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IL FABBRICANTE DI EROI

11 Nov

Arrivano tutti i giorni.  Tutte le ore, sette giorni su sette. Cambiano di faccia, corporatura,ma alla fine – dopo quasi venti anni di servizio- sono tutti un unico grande corpo: quello dei soldati semplici. Figli di contadini, operai, piccoli artigiani, invisibili bottegai. Si sentono importanti perché , nelle mani spesso tremanti e sudaticce , tengono la lista dei caduti.  I nostri eroi. Lista che viene consegnata a loro direttamente dall’Alto Comando. Molti di loro, forse senza supporlo, finiranno nella prossima di lista.

La gloria si fabbrica con il sangue di eroi. E io, da quasi venti anni- ve l’ho già detto, nevvero? Ebbene abbiate pietà di codesto povero anziano-fabbrico eroi.

In cosa consiste il mio umile lavoro? Scrivo lettere per le famiglie dei caduti. In poche parole: le guerre si vincono più a casa ,che al fronte. Perché un popolo convinto di fare un’impresa eccezionale, di essere imbattibile, di avere soldati coraggiosi e forti,ecco – vi dicevo- codesto popolo sosterrà ogni decisione della Giunta Militare.  Sempre. Anche quando magari saremo in difficoltà . Almeno, ma questo è un pensiero che spetta solo a noi romantici rottami , avranno un ottimo ricordo da consegnare ai posteri e alla storia

La storia non si scrive da sola. Ha bisogno di un piccolo, leggero aiuto. Io faccio questo.

Peraltro, scusatemi per l’inopportuno sfogo, sottolineare come il nostro lavoro “creativo” sia fondamentale, anche per una società come la nostra: pratica, militarizzata,efficace, produttiva. Bè, noi produciamo storie, leggende, eroi. Siamo la spina dorsale di questo regime. Creiamo la sua eternità. Nondimeno non veniamo mai accolti nelle stanze dei generali, mai invitati alle feste ufficiali, non siamo mai sul campo di battaglia- e questo è un bene assolutamente- non leggerete mai i nostri nomi.  Da nessuna parte.

Siamo fantasmi che scrivono di morti. Tutto molto macabro,ma al contempo pure romantico .

” Cara famiglia Kanazis,

L’Alto Comando Per La Difesa Della Patria e Dei Sani Principi Democratici, è orgoglioso di darvi codesta notizia : vostro figlio Jorge è da ieri sera , ( ore 17: 30), nell’Olimpo Dei Grandi Eroi della Santa Patria.

Avendo sacrificato la propria giovane vita, che avrebbe sicuramente dato prestigio alla sua famiglia e alla Patria , per salvare tre compagni di guerra dalle orde selvagge e disumane dei nostri reietti nemici.  Causando immense e pesanti perdite tra le file dei barbari, incutendo paura e soggezione per via del suo indomito coraggio e alla fine caduto per mano traditrice e vigliacca.  Colpito alle spalle, da un civile serbo Proprio lui , proprio noi, che con umanità e sincera partecipazione affettiva, siamo qui, lontani da casa, per il solo interesse della Libertà, Pace, Fratellanza

L’ALTO COMMANDO , i compagni di guerra, la cittadinanza serba- che ha fatto giustizia personalmente del vile attentatore- porgono le più sincere condoglianze a un figlio tanto eroico,coraggioso,fedele ai valori famigliari e della sua nazione.

Siate orgogliosi sempre di lui e mantenete vivo il suo ricordo parlando del suo eroismo ai giovani delle scuole. Che sia il faro illuminante della nostra leggendaria gioventù. ”

 

Ho perso il conto di quante lettere come queste io scriva in un solo giorno. Tantissime. Ho cominciato prestissimo a venti anni.  Oggi ne ho quaranta.

Alla fine anche l’eroismo diventa un fatto meccanico, anche la creatività diventa un lavoro da catena montaggio. Eppure io sono felice di scrivere cose buone per le famiglie dei caduti. Mi capita, quando sono in Patria , nella nostra Amatissima Casa, di sentire padri che recitano a memoria le nostre lettere. Sono commossi, pensano che i loro figli siano morti da eroi. La morte, la Bella Morte , è fondamentale per il nostro regime. Meglio vivere le pigre vite dei barbari, o sfidare la sorte con i propri compagni di guerra

” Un ordine di Comparizione davanti all’ ALTO COMANDO, per assegnarle la Medaglia di Fedele Servitore Dello Stato”

Per poco non abbraccio e bacio il giovane soldatino che mi ha dato questa notizia.  La Medaglia è tra le più ambite onorificenze da parte dei cittadini che lavorano per lo Stato.

Emozionato , sistemo la cravatta e mi sistemo alla svelta.  Il soldato mi aspetta per accompagnarmi a ritirare il mio premio.

 

Il Generale in persona mi consegna la Medaglia per i miei anni di servizio. Tantissime lettere, troppe vite.  Troppo giovani. C’è un piccolo banchetto, molto spartano.

Strette di mano calorose da parte dei pezzi grossi dell’esercito e dei miei colleghi: quelli che scrivono le lettere per i soldati al fronte, quelli che censurano le lettere in entrato e in uscita  ,( lavorano nello stesso ufficio hanno il complicato mestiere di tenere a bada le malinconie e timori di casa e dei soldati al fronte. In realtà la censura serve non tanto per le truppe , che sono analfabeti,ma più che altro per gli ufficiali. Capita che talora essi possano avere dei cedimenti,ripensamenti,umanissimi,ma dannosi per il regime),e poi , chiaramente , io.

” Possiamo parlare in privato, cittadino  Kirov?” Mi chiede il segretario personale del Generale

“Certo” Rispondo facendo un vigoroso saluto militare.

Ci accomodiamo in una stanza poco illuminata, mi pare una specie di ripostiglio o roba simile. Appena entro mi consegna un foglio.

” Una grana. Capita a volte. I vigliacchi purtroppo stanno nascosti anche nelle file dei nostri uomini più valorosi. Un sergente ha cercato di disertare. Lo abbiamo eliminato. Il problema è questo: si tratta di un figlio del  tenente Bernestein. Lei lo conosce molto bene ,vero?”

Certo, è un mio carissimo fraterno amico e quel ragazzino lo conosco benissimo.  Sergente alla sola età di 19 anni, uscito con gli onori dalla più prestigiosa accademia militare. Che disonore per Otto,  che brutto guaio.

Quindi , per non far perdere la faccia al Regime, dovrei trasformare codesto codardo in un eroe nazionale.

” So che questa volta il compito sia particolarmente odioso. Bernestein l’ha fatta assumere, vi conoscete da moltissimo tempo. Lui è un nostro eroe nazionale , il figlio….Bè, lo faccia per la Patria e per il suo amico. ” Il segretario mi stringe calorosamente la mano , poi esce dalla stanza.

Che fare ora? Un vigliacco potrà mai diventare un eroe? Un esempio per i giovani? Otto farà una festa enorme per il suo figlio, ne parlerà con i toni del padre orgoglioso di aver avuto un eroe in famiglia.

Così ritorno frastornato nel mio ufficio.  Passo una notte agitata, inventando una storia plausibile. Un uomo che scappa dal suo dovere, certo,ma che ne so io di quello che davvero capita al fronte? Cosa è davvero la vigliaccheria e il coraggio? Ho scritto molto di esso,ma mai visto.

Con questi pensieri mi avvio al bar, per bere qualcosa .

” Posso sedermi?” Una voce famigliare alle mie spalle. Mi volto e vedo Schmidt , il responsabile della censura. Uomo piccolo , in tutti i sensi, di scarsa capacità intellettuale e di ancor meno memorabili pensieri o parole. Taciturno e ottimo, zelante , lavoratore. E basta.

” Fai” Dico

“Senti,ecco…Hai già scritto la lettera?”

“Si, e non è stato facile. Devo trasformare in eroe un disertore, un vigliacco…”

“Kirov,ma davvero pensi che sia il primo? In oltre venti anni di carriera?Ma tu credi nelle storie che scrivi?

“Credo in un uomo forte, moralmente forte. Che sia d’esempio. Ci metto del mio, sono io quello che finisce su quelle lettere. Io non ho un fisico atto alla guerra. Tutti lo sanno, e tutti mi giudicano per quello. Lo so. Ma io quando parlo di quei giovani morti, e quando scrivo della loro morte , non parlo di loro,ma di me. E , sì,anche di loro. L’ideale , la coscienza immacolata, ecco cosa scrivo in quelle lettere. Perché so che abbiamo paura, siamo deboli, miseri, umanamente..” Non finisco la frase

” Questo è un vero eroe. Questo ragazzo è forse l’unico che si merita tanto onore. Tanto onore per il figlio, eroico del tuo migliore amico. ”

Schmidt , si accende una sigaretta con calma e mi passa delle lettere.

“Originali,mi fido di te. Forse faccio male, ma io sono un codardo. Non sono come i coraggiosi che hanno sempre un piano di riserva, io mi lascio guidare solo dalla mia coscienza. Che non è immacolata, eroica, come la tua. Solo umana, giusto. E per questo dalla parte giusta. Leggile. Poi decidi tu

 

Su quelle lettere nere su bianco c’è la verità: il povero ragazzo non era un disertore. Stava solo facendo scappare una ragazzina serba di undici anni, una delle tantissime che noi imprigioniamo e costringiamo a diventare i giocattoli sessuali dei membri dell’ALTO COMANDO.

Ecco cosa è un eroe: un uomo che salva una vita umana ,non che pone fine ai giorni degli altri. Poteva farsi i cazzi suoi, poteva non guardare, non fare nulla. Ma ha rischiato. La ragazzina è fuggita. Non l’hanno ancora presa e  forse , visto come va male la guerra per noi,non la cercheranno..

Rimango tutta la notte con la biro in mano. Che scrivere?

Scmidt, come da copione , è stato ucciso da un serbo. Ha pagato anche lui con la vita,ma ha lasciato a me una grande responsabilità. Ora che tutta la verità su questa guerra, su questo regime, è davanti a me , posso fingere come ho sempre fatto?

Altro che eroe, coscienza immacolata! Sono complice, perché non ho mai detto o fatto nulla. MAI. 20 anni di menzogne, di retorica squallida, di orribili cretinerie. Li ho uccisi e traditi anche io ,come i capi militari.

Ho paura ,ecco tutto.  Non sono come quel ragazzo o Schmidt. Non lo sono affatto.

Dopo otto mesi, giunsero all’estero foto di bambine serbe prigioniere sessuali dei valorosi guerrieri  venuti da ******* , il caso suscitò indignazione in tutto il mondo, che durò quanto deve durare per definirsi civili e increduli. Sopratutto per quelle Nazioni con cui la nostra è sempre stata molto vicina.

Nacque uno sgangherato esercito di liberazione, formato da alcuni ex reduci e da giovani stanchi delle retoriche oscene contenute nelle lettere che ho continuato a scrivere.  Morirono alcuni membri importanti della giunta militare. Arrivarono altri. Finiti i rifornimenti e le armi, i ribelli vennero trucidati come traditori

Bernestein lesse la lettera in ricordo di suo figlio. Vi erano numerosissimi pezzi grossi, tutti clienti di quel bordello.

Fu durissima per lui leggere la verità . Fu divertentissimo per me vedere le facce di quei codardi violentatori diventare cupe, la vergogna li stava sotterrando.

Arrivati al culmine dello scandalo e visto l’importanza per il regime di Bernestein , ci furono diverse fucilazioni . Per ripulire l’ambiente. Non fu proprio così,ma sai..

E io? Da anni ormai vivo braccato. Sui monti, insieme ai miei nuovi amici. Io, la mia penna, il fucile, l’amore per una donna , l’affetto per questa gente. E la speranza che nessuno , dovessi morire, mi rammenti come un eroe: siamo solo uomini.

Ed è una cosa bellissima.

NATALE A.D.

22 Dic

“Last Christmas i gave you my heart, but the next day you gave away..nanana nananan ..Ehi,cosa c’è?Non conosci gli Wham?”Domanda l’uomo con gli occhiali e una ridicola divisa militare larga e stracciata al cane che giace sdraiato ai suoi piedi.
Sentendo la voce del padrone, l’animale si mette seduto e comincia a ringhiare ed abbiare.
“Cosa c’è?Cosa vuoi?Non abbiamo da mangiare, lo sai!Accontentati dei miei auguri di natale, Achille!”
Una lama fredda e pizzicante puntata alla gola.Legionari,o pretoriani?Non è mai stato bravo in storia dell’impero romano.
“Arrenditi Longobardo”Dice il legionario
“Scusami,mi sono sbagliato, Achille. Abbiamo da mangiare”Sorride l’uomo.
Rhona si fuma una sigaretta. Lucia dorme. Vorrebbe svegliarla per baciarla,stringerla a se.Si acconteta di guardarla. Beata lei che riesce a dormire.Come farà?Una sigaretta,o una cosa che possa rimembrare lontanamente quel vecchio e delizioso vizio.Seduta sul letto di un grande magazzino,ultimo loro rifugio, Rhona pensa al “prima”
Si trovava a Roma,era primavera,o fine inverno…cazzo,la memoria! Bè, era arrivata in quella bellissima città per girare l’ultimo film di Steven Spielberg. Un film avventuroso su una donna che combatte gli alieni per salvare la figlia .Non l’umanità: la figlia. Bè, come aiuto regista c’era lei: Lucia. Timida e imbarazzata ogni volta che le rivolgeva la parola. Anche con Steven era così,ma in modo diverso. Una sera ,(stanca della vita da set :albergo e lavoro), aveva deciso di invitarla a bere qualcosa insieme. La ragazza italiana quasi sveniva.. Una bella serata,tanto alcol,tanti racconti picareschi e cameratismo. Così avevano cominciato a frequentarsi dopo il lavoro.Poi era cominciato.
Così, di punto in bianco. Senza avvisaglie di nessun tipo. Se non le notizie che avvisavano di terribili delitti,in numero crescente. Però nessuno diede importanza ad esse.
Il mondo non era finito per una bomba atomica,nemmeno per un virus, o per i morti che son tornati a camminare per le strade. Il mondo era finito perchè la gente, senza motivo, aveva cominciato ad uccidere. Una follia. Che passava e contaminava la gente.Come? Nessuno l’ha mai scoperto. Un uomo che avevano incontrato qualche giorno prima aveva raccontato a loro che la sua prima esperienza con quello strano fenomeno l’aveva vissuta in ristorante. Improvvisamente il cameriere prese il coltello e tagliò la gola del cliente.Dopo una pausa di dieci secondi, il suo vicino di tavolo si gettò armato di forchetta contro di lui.

Rhona annuiva.Era successo lo stesso sul loro set. Un giorno qualsiasi Improvvisamente Steven prese a pugni l’assistente operatore.Senza motivo.Poi scappò.Tornò dopo due minuti armato di ascia.Nella mano sinistra la testa della costumista gocciolava sangue.Poi un elettricista uccise a colpi di cacciavite la segretaria di produzione.L’inferno.
Lucia le salvò la vita.Per farlo dovette decapitare il suo amatissimo Steven.
Fuggirono per giorni,settimane,lei parlava di un posto:Porto San Ercole.Il mare,la salvezza.
Non puoi salvarti quando il mondo impazzisce .

Rhona si alza dal letto. Cammina pigramente nei vari reparti. Un tempo tutte quelle cose in vendita avevano una loro importanza.Ora a cosa servivano?
“Rhonaaaa!Rhonaaaa!”La sente urlare. Spaventata
Lei corre con il cuore in gola fino al letto.La trova rannicchiata contro la testa del letto.Con le braccia tiene strette al mento le gambe.
“Sono qui”Le dice ,accarezzandola.
Il cane corre per le strade di una Roma abbandonata.Tra le carcasse di auto e avanzi di cadaveri. Ossa.
Ponte…come cazzo si chiama quello di Castel Sant Angelo?E poi è proprio Angelo, il santo?
Guarda le nere acque del Tevere trascinare i poco amabili resti dei meno fortunati e dei rottami di cose che un tempo forse avevano una loro utilità.
Il suo padrone lo segue poco distante.Mazza chiodata,fucile,spade. Ricercato dalle guardie romane per omicidio,rapina,e altro… Molto altro.

“Achille,fermati”Ordina l’uomo.
Il cane rimane immobile.Poi scondinzolando corre verso il suo padrone. La mano dell’ uomo infatti sta frugando in tasca. Pappa!
Non è vero ,come dicono molti, che i legionari siano così cattivi. Sono davvero gustosi.

“Dobbiamo uscire da qui”Dice Lucia
“Perchè?”Chiede Rhona
“Voglio andar a Porto Ercole”
“Ercole?”
“Ercole”
“No,non credo sia una buona idea. Come facciamo ad andarci?”
“In bici”
“In che?”
“Bicicletta”
“Lucia..Qui abbiamo tutto.Cosa ci serve,andare ..”
“Non siamo sicure.Verranno prima o poi. Centurioni,legionari,pretoriani, qualcuno verrà! Dobbiamo muoverci. E ti dico, il mare…Prenderemo una barca e poi vivremo in mare aperto.Andrò a prendere da mangiare,pescherò per te.Sarà come una sorta di paradiso, credimi!”Lucia prende le mani di Rhona.
La donna inglese è titubante.
“Cosa è stato?”Chiede
“Cosa?”Ribatte la donna italiana
“Quel rumore…Qualcosa che cadeva”
“Niente,sarà…”Di nuovo un tonfo e uno strano rumore. Qualcosa che cigola e dei passi pesanti che calpestano il pavimento.
“Cavalli”Mormora a bassa voce Lucia
“Cosa?”Domanda esterefatta Rhona.

“Eccole!”Grida un Centurione a bordo di una biga correndo ad alta velocità contro le due donne.
Lucia e Rhona cominciano a scappare ,zigzagando tra le varie corsie.
“Le armi!”Urla l’indio-irlandese
“Sono sotto il letto”Risponde la giovane romana
Alle loro spalle sentono la merce cadere e il centurione bestemmiare,non è comodo correre con una biga all’interno di un centro commerciale.
“Di qui! Di…”Rhona si ferma di botto.Davanti a lei , in mezzo alla corsia, ci sono tre legionari armati fino ai denti e un centurione a bordo di un’altra biga.
“Darò ordine ai miei uomini di spararvi,signorine”Dice l’uomo sulla biga.
Rhona e Lucia non possono fare altro che arrendersi.
La malattia sta peggiorando. Canta, ride, parla, da solo. O con il cane. Ecco, quella bestia è l’ultimo aggancio con la realtà . L’ultimo.
“Da quanto tempo mi conosci?Saranno dieci anni?Bè, sono stati anni meravigliosi quelli spesi con te. Non so che altro dirti, per …”Non trova davvero le parole e sente un nodo alla gola, calde lacrime riempire i suoi occhi. Non un bello spettacolo quello del peggior criminale dell’Impero in lacrime. Accarezza il cane.
Dove si trova?Lungo la Cassia,gli pare.Vagabonda senza meta da un bel pezzo. Uccide,mangia,uccide di nuovo ,dorme, aridaje ammazza ancora e poi cammina. Tanto. Non sa quante volte abbia fatto avanti e indietro quella città .Bellissima e suggestiva ancora, nonostante tutto.
“Io e te…Io e te”Dice l’uomo mentre fa passare la mano sulla schiena robusta del suo animale di compagnia.
I Senatori l’hanno avvertito più di una volta. Il popolo si sta stancando dei soliti scontri tra ridicoli gladiatori.Non ce ne sono più di buoni, e quindi son sempre più malcontenti. Un popolo non contento,potrebbe cominciare a protestare e non è sicuramente quello che L’Imperatore vuole.
“Abbiamo bisogno di lottatori nuovi.Gli scontri ultimamente sono sempre più …Come dire?Prevedibili. Caronte e la sua squadra di gladiatori della nostra Accademia,sono troppo forti e i prigionieri..Per il Santissimo Giove, davvero debolissimi e impresentabili”
Il vecchio Lucio a nome dei Senatori si rivolge a Sua Meraviglia L’Imperatore di Roma.
“Selezionateli meglio. Che volete vi dica?Il popolo perchè mai dovrebbe lamentarsi?Roma è risorta!Siamo tornati alle nostre origini.Abbiamo una città che ha ripreso la sua tradizione imperiale.Diamo banchetti,spettacoli,abbiamo le migliori prostitute e gli enuchi più appetibili. Nondimeno, come sempre, essi sono scontenti?Bene,dicano cosa vogliono? La repubblica? Abbiamo i senatori. La democrazia? Bè,se rispettano le nostre regole, che sono le sacre regole dell’Impero, hanno tutte le libertà. Ricordate i vecchi tempi? Anche allora si lamentavano. Non sono mai contenti. Non ci baderei molto, però dopodomani sarà Natale e voglio quindi che abbiano un grandissimo spettacolo. Lo scontro degli scontri e poi un grandissimo banchetto.Cibo per tutti i Romani e Romane. Pane e circo,son sempre gli alleati migliori per noi Potenti e Onnipotenti.”
“Dovremmo trovare degli avversari degni di nota”Mormora un consigliere di corte.
“Li abbiamo!”Sostiene il capo dei pretoriani.
“Davvero?”
“Bè,oggi abbiamo catturato due donne…”L’uomo viene interrotto dal ridere del consigliere imperiale
“Non riderei,se fossi in voi. Sono le responsabili della scomparsa della Nona Legione”Conclude duramentee il capo dei pretoriani.
“Non c’è via che non mi ricordi una nostra impresa, vero Achille?”Chiede l’uomo al suo cane. L’animale agita la coda gioiosamente.
“Ne abbiamo ammazzati e amate ,vero?Si,ci meritiamo la nostra cattiva reputazione. Come se poi in questo inferno contasse qualcosa la reputazione”.
La Cassia è lunga,stanno andando verso nord.Quartieri bene,una volta almeno. Lui li odia. Tanto che le stragi migliori, si parla di intere famiglie, le ha portate a termine proprio in quelle zone.Sente l’adrenalina,la rabbia, l’odio e la violenza pompare nel sangue,ci siamo..Una crisi. Urla tirando fendenti nell’aria e ridendo istericamente.
La Follia, l’ha contaminato ,ma non del tutto. Ha una forza eccezionale grazie ad essa, un istinto potente,ma anche la durissima sensazione di perdersi,la disperazione dopo ogni strage e violenza.

Un suono acutissimo gli penetra il cervello. Si gira e lo vede:Achille è morto. Trafitto da una lancia artigianale.
Un uomo gli tiene un piede sopra,come se non volesse lasciar scappare la sua preda.Ha un sacco di iuta come vestito,legato malamente intorno al fianco.
“I miei bamabini mi han chiesto un regalo per natale..”Ridacchia l’uomo.
L’occhialuto prende la sua mazza chiodata.
L’uomo con la lancia capisce in quel momento il grave,gravissimo errore commesso.
“Non..”La frase gli muore in gola,poi comincia a urlare.Un chiodo gli ha perforato l’occhio. Con quello sano vede che pende dalla mazza.

L’occhialuto ridendo,piangendo,urlando,imprecando,colpisce fino a ridurre in poltiglia il malcapitato.Poi si abbandona sedendosi per terra. Prende il cadavere del cane e lo tiene tra le braccia. “Shhhhh. shhhh..piccolino,amore mio..Piccolino,amore,lo sai che ti voglio bene?”Passa la notte dell’antivigilia e la vigilia così.Fino a quando dei pretoriani lo trovano e lo portano nel carcere per i combattenti del colosseo.

Lucia cammina nervosamente avanti e indietro da muro a muro della cella. Rhona , più calma, sta seduta sulla brandina.Nella cella accanto le guardie si stanno divertendo con alcune prigioniere compiacenti.Sono quelle che dovranno fare le cortigiane nella lunga notte di Natale.Significa essere libere per almeno un paio di giorni,qualcuna potrebbe anche trovare la libertà e andar a corte.
“Dobbiamo scappare”Dice la donna italiana
“Come?”
“Prendere in ostaggio un paio di guardie”
“Ah,certo!Facile!Mica è un fottuto film questo,lo sai?”
“Grazie per l’informazione.Mi fanno schifo loro e quelle troie,le ammazzerei…”
“Dovresti allearti con il Massacratore. Lui,te e il suo cane,pensa che famigliola allegra. ”
“Famiglia?No,quale famiglia..”
“Quale famiglia,nemmeno con me?”Chiede Rhona
“Bè,ma quello…No,sarebbe diverso.Comunque..Non stai bene con me ,così?”Chiede Lucia
Rhona si alza sorridendo. L’abbraccia e la bacia.Lucia si sente il cuore in gola,leggera e felicissima.Ogni volta le succede di sentirsi in paradiso,un posto migliore,lontano dalla Follia e dai farabutti che da troppo tempo dominano Roma.
“Ce la faremo. Credimi”Le mormora all’orecchio Rhona.

Caronte è la vera star di quei tempi bui e crudeli. Ex attore di pessimi film d’azione,aveva dato sfogo alle cose imparate sul set , durante i primi giorni dell’apocalisse. Lui e un gruppo di suoi colleghi, stavano girando Mercenari 4, e stuntman.Uomini duri e cattivi.Macchine di guerra e repressione. La città era tappezzata di suoi manifesti. I bambini lo amavano e da grandi- quei pochi che riuscivano a crescere-volevano essere tutti come lui. Le donne lo desideravano e gli uomini lo temevano.
Purtroppo negli ultimi tempi le cose andavano male.L’Imperatore era un vanesio ,isterico e parolaio. Non si trovano più prigionieri degni di nota, si giocava il tutto per tutto quel Natale.Devono per forza dare un grande spettacolo.La popolarità arriva velocemente e ancora più velocemente se ne va.

L’uomo è in una cella singola,d’isolamento. Appena arrivato ha già ucciso tre innocenti prigionieri e quattro guardie.La Follia gli circola nel sangue .Non ricorda più il suo cane.La malattia e la paura di soffrire in modo troppo violento e straziante,anche per un assassino crudele come lui.

“Natale”
“Cosa?”Chiede Rhona
“Tra poco.Sarà Natale”Risponde Lucia
“Già.Ti manca?”
“Strano,prima non è che mi interessasse molto.Lo aspettavo per fare le immersioni a Porto Ercole.Ci vedevamo con i parenti,sai le cose che facciamo noi Italiani?”
“Immagino che lo faccino anche in altri paesi.Non credi?”
“Mi manca quello…Il mare,e la mia famiglia.Certo,la mia famiglia.”
“I miei hanno divorziato quando ero piccola,quindi..”
“Scusa,io..”
“No,parlami di cosa facevi con i tuoi…”
“Non riesco a parlarne.Non perchè non voglia farlo,ma è …Sento la loro mancanza.Così banale,non credi?”
“Perchè?Lucia perchè dovrebbe esserlo?Dopotutto,anche con questo mondo in rovina,con la Follia che ci ha contaminati,dopo tutta la violenza e orrore,perchè non dovremmo commuoverci pensando ai nostri famigliari?Perchè non dovremmo avere nostalgia dei nostri Natali passati?”
“Non sono una dura sai?Cioè,magari ..”
“Non ci ha mai creduto nessuno.Mai.E non devi pensare…Ecco,quan-
do mi hai fatto leggere quel libro,come si chiamava?”
“Un posto che si chiamasse arrivederci”
“Si,ecco.La cosa più dolce e ..Non ho le parole,credimi.Non può che essere una bella persona una che scrive quelle cose.E se tra poco,quando andremo a combattere,ecco io..”
“Tu cosa?”
“Io…”
“Non lo pensare nemmeno.Non lo fare.Non permetterò che ti facciano male,non lo faranno.Non lo faranno,hai capito?”Lucia quasi urla
Rhona si alza dalla sua brandina e si sdraia accanto a lei.Cercando di calmarla,sussurrando dolci parole e accarezzandole il viso.
“Come sta?”Chiede una guardia al suo collega
“Zitto.Prima dava in escandescenze.Urlava,cantava,rideva,chiamava il suo cane. Sopratutto quello.Ora sta zitto.”
“Dobbiamo controllare?”
“Cosa,ma sei pazzo?Lo sai chi è questo?Il Longobardo.Non so quante persone abbia trucidato.Non è forse Natale , oggi?Cerca di rimanere vivo e di festeggiarlo bene con i tuoi.”
Nella cella un pesante silenzio,presagio di cattive notizie,fa sentire la sua tenebrosa e potente forza.
Natale,cosa faceva?Il delirio era passato,ora sentiva il sangue scorrere tranquillamente,il cuore battere regolarmente.Cosa faceva a Natale?Andava al mare. Pietraligure,Loano,Varazze. Con i suoi. E Achille. Ricorda la bellissima atmosfera malinconica,tenera,dolce. Pace. Ecco,era in pace con tutti. Lui un tempo sapeva anche amare.Non lo vuole scordare. Prendeva tanti libri e li leggeva. Poi il lavoro ,il negozio, aveva cancellato quella bella e sana abitudine natalizia.
E Achille,ora?Cosa farà domani?Ci sarà la festa di natale nel paradiso dei cani?Non vuole pensarci.Fa male.
Tra poco combatterà.Il consigliere imperiale è venuto a trovarlo.Due ore prima.Gli ha detto che vuole uno spettacolo come si deve.Rideva viscido e schifoso come gli uomini della sua specie sono sempre stati.
L’uomo comincia a ridere a bassa voce
“Achille,cosa dici?Glielo diamo uno bello spettacolo?Buon Natale amico mio.Ogni goccia di sangue,ogni testa decapatita,ogni vita che strapperò dal corpo di questi figli di puttana sarà dedicata a te”
“L’Imperatore verrà ucciso?”Chiede Caronte sbigottito
“Certo”Risponde il consigliere
“Come?Ma è impossibile…”
“No,ho agganci tra i senatori e due pretoriani che ci lasceranno fare.Non lo sopportiamo più. Un mediocre è sempre utile,per qualsiasi tipo di regime. Però quando egli oltre alla mediocrità,ha la cattiva abitudine di essere vanaglorioso,vanitoso,megalomane,bè…Potrebbe rivelarsi pericoloso sia per noi che per L’Impero.Quindi domani,dopo lo scontro,che vincerete tranquillamente,un uomo alle spalle dell’imperatore lo pugnalerà a morte.Tu lo ucciderai e a furor di popolo sarai il nuovo Imperatore,che ne pensi?”Domanda mellifluo il consigliere
Caronte ride felice.
La gente si sposta lentamente verso il Colosseo.Vecchio rudere pericolante,fatiscente.Tra le erbacce,le rovine,combatteranno i Gladiatori e i Prigionieri.Loro staranno in bilico su gradini consunti dal tempo.E tiferanno per quello che il potere ha deciso debba essere il loro eroe.Lo faranno pensando di essere liberi.

Circondate da Pretoriani e Legionari,Rhona e Lucia vengono scortate verso il Colosseo.La folla urla bestemmie e maledizioni contro le due donne. Tengono nelle mani i ritratti de L’Imperatore e di Caronte e guardano con espressioni feroci e sprezzanti le prossime vittime

La folla continua a inveire,deridere,urlare,tifare,poi all’improvviso il silenzio cala sulla strada. Zitti,immobili,fissano l’uomo circondato da legionari e corpi speciali armati fino ai denti e oltre.
“Il Longobardo”Mormora un bambino terrorizzato.
L’uomo cammina sereno e tranquillo.La serenità e tranquillita di un pazzo.
Dalla folla un urlo. Una donna ha perso la sua bambina che corre verso l’assassino.
“Sei il Longobardo?”
“Certo”
“E dove è il tuo cane?”
“Morto”
“Spero che tu lo possa raggiungere.”
“Lo spero anche io,ma prima vi porterò tutti con me”Sorride l’uomo mentre viene trascinato via.

Caronte guarda la sua squadra. Paul sta controllando le sue motoseghe,Jason indossa la sua maschera da Hockey e lucida la lama della sua mazza-falce,Eletric Killer si diverte a giocare con la corrente elettrica che esce dai suoi aggeggi strani.
Tra poco lui sarà Imperatore e questi uomini le sue guardie del corpo.

Il boato si fa sentire per chilometri.La gente incurante del pericolo salta e si diverte .Chiama ad alta voce i suoi idoli,esalta L’Imperatore- odiato nei giorni della settimana e poi per ogni piccola distrazione che offre ai sudditi,perdonato e idolatrato.
Rhona cerca la mano di Lucia.La trova e la stringe forte.
“Stammi vicina”Sussurra
“Non ti lascerò mai” Risponde la ragazza.

L’Imperatore si diverte e lancia saluti al suo popolo. Il consigliere se la ride sotto i baffi.Tra poco questo inutile pirla sarà morto.

Eccoli che entrano:I Gladiatori!Le note di Eye of the tiger irrompono nell’aria.l’Urlo della gente arriva fino allo spazio e oltre.

Caronte,Paul,Jason,Eletric Killer. Fermi in mezzo al campo si godono le isteriche urla della gente affamata di sangue,dolore,violenza,morte.

Fischi e insulti quando arrivano Rhona,Lucia e il piccolo e folle Longobardo.

“Ti fidi di lui?”Domanda Rhona
“Non abbiamo altre scelte.Non le abbiamo”
Il Longobardo tace.Tre assistenti del direttore degli spettacoli entrano in arena e consegnano ai tre Prigionieri le armi.
Il Longobardo prende la sua mazza chiodata.Stringerla in mano, gli da una sensazione gradevolissima di invincibilità e di grossi guai per i suoi nemici.
Lucia ha una spada di quelle corte ,che usano i Legionari, Rhona ha deciso di prendere un tira pugni e una catena.
Che lo scontro cominci..

Paul facendo volteggiare con precisione e delicatezza le due motoseghe in aria ,si avvicina per colpire Lucia Lei sente la lama tagliente della motosega sfiorarle la guancia sinistra.Con un balzo salta agilmente la seconda motosega pronta ad amputarle le gambe.Tira con decisione un colpo di spada alla testa del Gladiatore,ma viene bloccata dalla motosega nella mano destra di Paul.
L’uomo avanza. Lucia evita tutti colpi anche se viene colpita di striscio .Retrocedendo inciampa a terra e cade .Con il piede sinistro colpisce violentemente ai testicoli il Gladiatore. L’uomo perde la presa sulla motosega alzata al cielo per colpire la ragazza.Lucia l’afferra al volo e lo colpisce con violenza alla gamba sinistra.Carne,ossa,sangue le schizzano addosso. Paul urlando cade in ginocchio ,Lucia con violenza lo colpisce al collo con la sua spada.La testa del Gladiatore si stacca di netto dal corpo rotolando pigramente per terra.
Lucia pucciata nel sangue urla la sua gioia al cielo.

“Non è possibile!”Urla Jason
“Cosa?”Domanda Caronte
“HAI VISTO?Hanno ucciso …”
“E allora?Allora?Avanti entra e fa fuori quel nanerottolo”Dice il Capo dei Gladiatori gettando di peso l’uomo dentro l’arena

Jason avanza Muovendo la sua mazza-falce a rasoterra da sinistra a destra e da destra a sinistra.
Il Longobardo fa volare in alto la sua mazza,poi l’afferra al volo e la scaglia con forza contro la faccia del Gladiatore.Lo colpisce in pieno.I chiodi perforano il cranio del poveretto bucando il suo cervello.
Nemmeno un minuto di scontro
Il Longobardo si gira verso Imperatore e Popolo,mostrando a loro il dito medio.

Caronte è preoccupato.Quelli ci sanno fare.Eletric Killer entra in arena conoscendo per la prima volta la paura di morire

Rhona viene colpita in pieno dalle scariche dell’uomo e vola per cadere malamente sul terreno. Lontano arriva la voce di Lucia..Le gambe e le braccia si agitano,si sente bruciare.Capisce che l’uomo la sta colpendo ripetutamente.Le scosse non sono forti,ma ripetute diventano dolorosissime.Si sente abbandonare. Dovesse morire è contenta.Ha avuto una bella vita. Un bel lavoro,ha viaggiato, ha amato,sopratutto ora,sopratutto Lucia.
Poi con la mano desta afferra la catena.La sente ,si agrappa con forza e disperazione.
Urlando si alza e tira un colpo violentissimo al braccio destro del Gladiatore immobilizzandoli l’arto.Poi lo colpisce violentemente al viso con il tirapugni.Colpisce ,colpisce,colpisce,fino che sente le ossa della testa sgretolarsi,la carne lacerarsi,gli occhi fuoriuscire dalle orbite.
Poi molla la presa.

Il consigliere è nervoso.Il suo piano sta fallendo.Cosa fare?

Caronte entra in arena.Solitario,sa che andrà morire. Quante volte è toccata ad altri?Le cose vanno così.Non diventerà mai Imperatore.Morire a Natale.Una carneficina il giorno della bontà,dell’amore. Ironico.

Rhona,Il Longobardo,Lucia, sono al centro dell’arena.Come belve
affamate e arrabbiate.

Caronte urlando si getta contro i tre brandendo una pesante spada e tenendo uno scudo nell’altra mano
Lucia corre e poi si lascia andare in scivolata,centra l’uomo al ginocchio sinistro, spezzandolo.
Caronte cade.Rhona gli prende la spada e lo colpisce alla schiena.
Il Longobardo afferra lo scudo e glielo spacca con violenza sulla testa fino a quando è completamente spappolata.
Un silenzio innaturale avvolge il Colosseo. Poi da qualche parte un lieve e debole applauso.A quello si unisce dall’altra parte del Colosseo un altro applauso,e poi altri,e altri ancora
Alla fine la folla è in piedi ed osanna i tre nuovi eroi

Il consigliere è furioso,sta per esplodere.Dannati hanno fatto fallire il suo piano.Guarda i Pretoriani,si stanno avvicinando a lui.Intuisce di colpo di essere stato scaricato dai Senatori.Lo hanno usato e lui ha creduto troppo nelle sue capacità.
L’imperatore è in piedi. Applaude anche lui.
L’uomo si getta contro quel maledetto vanesio che non sopporta affatto e insieme precipitano rovinosamente verso terra.
Nell’impatto L’imperatore muore sul colpo.
Il consigliere si alza con fatica.Sputa e vomita sangue,si regge a malapena in piedi.Vede i Pretoriani correre verso di lui.Lo faranno a pezzi.Pensa al presepio.Lo faceva sempre ,ogni Natale. E passava una bella giornata con sua moglie e i loro tre bambini.Poveri piccoli,poveri innocenti.Un giorno arrivato a casa, con la bella notizia della promozione e la possibilità di comprare quella bella villa che sua moglie tanto ammirava,aveva trovato la donna davanti alla lavatrice.Al suo interno le tre teste dei suoi bambini.
Il consigliere piange.Lacrime che diventano rosse sangue quando puliscono le sue ferite.Ha perso tutto. Chissà se il Natale per lui potesse concludersi con un viaggio in paradiso.No. La gente come lui non ci va.Non ci andrà mai.
Così abbassandosi con fatica prende la spada imperiale e con dolore ,rabbia,angoscia,malinconia per vita che se ne va si getta contro i tre prigionieri.
La mazza chiodata del Longobardo gli squarcia il ventre.Lucia lo infilza con la spada appena sotto il cuore e Rhona lo colpisce violentemente al naso con un pugno. Il consigliere cade moribondo.Morirà abbandonato nelle segrete della prigione imperiale.Tre ore dopo.

La colpa sarà tutta sua,i Senatori denuncieranno tutti quelli che sapevano del complotto.Portando la falsa giustizia dei perfidi al trionfo.

Porto Ercole
L’acqua accarezza i piedi di Lucia.Lei si sente in pace con il mondo intero. Rhona la raggiunge e l’abbraccia.La stringe a se.
“Non avevo ragione?”
“No!”Ride la donna inglese.
“Qui saremo sicure.Sai ho ripreso la mia attrezzatura da sub,se vuoi ti insegno”Dice la donna italiana scompigliando i capelli di Rhona
“Tu insegni a me?A Eden Sinclair?”
Le due donne ridono.
“Il Longobardo?Non l’ho più visto..Doveva venire con noi”
“Non può,non è la sua terra questa,Rhona.Non può vivere come noi.Sarà da qualche parte”Risponde Lucia.
Poi le donne si allontanano camminando abbracciate lungo la spiaggia.

 

M-IL CACCIATORE DI MORTI

11 Giu

 

M-IL CACCIATORE DI MORTI

Un vento radioattivo e pestilenziale alza pigramente la polvere dalla strada.La porta del bar cigola e sbatte pigramente,come se fosse questione sessuale tra due ottantenni.La luce fioca,illumina l’interno di una povera e triste osteria.Pochi tavoli,poche sedie,ancora meno clienti.

Carlo Rambaldi non sa che fare,barista da una vita.Anzi,a ben pensarci,nato in un bar.Abbandonato da qualcuno che aveva una vita troppo misera da condividere con altri.Se ci pensa , ironicamente, scopre che ha vissuto sempre tra la cassa e la macchina del caffè.Cazzo che vita! Eppure è vivo.Non una cosa da poco ,visto i tempi.

Un rumore lo riporta nella grigia e monotona realtà.Sul piattino dei resti gira una moneta e pare non abbia intenzione di fermarsi.Davanti alla porta un uomo.

“Una birra”

“Uh..certo!E magari ha una marca che preferisce”Ironizza il barista.

“Quella che mi gela l’inferno che ho in gola”Risponde lo Straniero.

“Bella risposta..Abbiamo Tarantino in persona .Oggi!”

L’uomo si avvicina al banco e si siede.Ha un paio di occhiali da sole ,indossa un cappotto lungo e scuro-con questo caldo del cazzo,pensa Rambaldi- capelli brizzolati.Una faccia conosciuta.

Lo straniero prende un sigaro e se lo accende,aspirando ampie boccate di fumo rigorosamente rivoluzionario from cuba.

“Ehi bello,non leggi?Vietato fumare”

“Ah,si?”

“Si”

“Dice che è vietato fumare in locale pubblico,ma dimmi:barista,il pubblico dove cazzo sta?”

“Il pubblico ?Ci sono io e loro!”Dice Carlo,indicando un poster attaccato e sconfitto dal tempo.

“Loro?”

“Si,loro.Hai presente il 2010?Scudetto,coppa italia,coppa campioni?”

“Davvero?E di cosa stai parlando?”

“Come????Di cosa?Ma che cazzo!Ehi,ti parlo dell’unica squadra nel mondo che ha fatto quello che ha fatto ok?”

“Interessante.Dovevano essere dei grandi,no?”

“Più grandi dei fottutissimi giganti,cazzo!”

“Forse ne ho sentito parlare”

“Leva il forse,stavano ripetendosi se…”

“Ok,basta così.Ti ho pagato no?”Interrompe bruscamente lo Straniero.

“Certo!Certo!”Ribatte stizzito il barista.

L’uomo si alza e si dirige verso la porta.Una volta lì,si gira.

“Un anno che ho sempre nel mio cuore e nella mia anima.Peccato che i morti ci hanno rovinato la festa per il secondo triplete.”Dice lo Straniero sorridendo a Carlo.

Rambaldi rimane di sasso.Mourinho è vivo!E lotta insieme a noi.

 

 

“E così tu sapevi dove andare?”Chiede l’occhialuto piccolo all’occhialuto grande.

“Avevo calcolato..”

“Calcola le mie balle,va!Zone incontaminate non esistono.Non solo,qui non c’è nemmeno la Milizia a difenderci e noi cosa siamo?”

“Come?”

“Dico:ehi,cosa cazzo siamo?”

“Vivi”

“A parte questa sfiga.Dai!La sfiga delle sfighe..su!”

“Ne abbiamo così tante…Posso scegliere?”

“Minchia,ok!Te lo dico io:siamo occhialuti!Geni incompresi,guerrieri del pensiero e dittatori della poesia,ma inutili come uomini di azione.Ora me lo spieghi come possiamo sopravvivere ai morti?”

“Milano ha una zona incontaminata.Te lo ripeto.Esistone due zone in quello che una volta era l’Europa che sono incontaminate,ok?”

“Il Danese te l’ha detto,vero?”

“Si Lars mi ha parlato di Zentropa..”

“Quello è un sadico figlio di puttana.Dici Von Trier e dici :tortura e morte infame.Ora starà sghignazzando credi a me.”L’occhialuto piccolo si alza dal marciapiede e si mette in mezzo alla strada.Non c’è anima viva.I morti dormono?

“La generalessa Lucy Skywalker vedrà che manchiamo no?”

“Lei odia gli occhialuti,sopratutto quelli snob come te .Testa di cazzo,non verrà nessuno a salvarci ok?”Il piccolo puffo quattrocchi nota che il cielo si sta oscurando.Piove, e non pioggia normale:radioattiva e acida.Tocca trovare un rifugio ,al più presto.

“Trova un rifugio”

“Perchè?”

“Pennellone,cazzo la pioggia!Vuoi liquefarti qui?”

I due si mettono a correre,(bè a camminare per i normali,correre per gli intellettuali da biblioteca quali questi due),disordinatamente e pigramente cercando un posto.

“Ecco,li quella casa!La porta è aperta,ma è una casa!”

Il piccolo,diciamolo,è più sveglio e trascina il compagno dentro il rifugio.

“Dormiamo qui,ok?Poi ci mettiamo in viaggio.”

“Va bene Achille”Dice lo spilungone occhialuto

“Certo,Simone,che deve andarci bene!Cosa cazzo pretendi?”

“Chiamami Ken.”

“Cosa?”

“Pretendo che mi chiami Ken.Come il guerriero.”

“Guerriero?”

“Si,come lui”

“Santo cielo!Noi siamo sopravvissuti solo grazie alla Milizia di Lucy Skywalker ok?Senza di lei e senza i suoi soldati,cosa saremmo?Morti viventi.Tu non hai niente di Ken.”

“Era il mio cartone preferito.”

“E il mio la clinica dell’amore,va bene?Ora dormiamo.Cioè,tu prova a dormire e io faccio la guardia.”

“Ok,Achille”

“Non chiamarmi Achille!”

“Come…?E come ti dovrei chiamare?”

“Semir!Come lo sbirro di Squadra cobra 11”

 

 

Cosa è caduto?Un rumore distante,eppure chiaro.Achille apre gli occhi faticosamente.Simone dorme,bella guardia del cazzo.

Mezzo rincoglionito dal sonno,si alza faticosamente dal pavimento.Tonf!Di nuovo.Allora il rumore è reale.

Deglutisce ,che altro fare?Con la mano cerca di svegliare il suo amico.Cavoli se ha un sonno pesante quel bastardo.

Tonf!Ancora.Un passo.Pesante.Trascinato.

“Aveva ragione Romero.I morti non corrono.Camminano.Lentamente,ma camminano.Sono tanti e affamati,per cui quando sentite un rumore come questo:Tonf!Sappiatelo:è il passo della morte e voi siete fottuti!Sopratutto se siete due occhialuti come quei due in ultima fila!”Dice Lucy Skywalker indicando Simone e Achille.

“Cazzo..”Mormora l’occhialuto piccolo.

Tonf!Sempre più vicino.Nell’aria odore di morte e decomposizione,sono qui.Sono fottutamente qui!

Si,si,la generalessa parlava di armi da cercare e che alla fine basta che si spacchi la testa a quei bastardi.Solo che lui stava sognando di zigzagare sulle strade di colonia nei panni di Semir e quel coglione del suo amico di sconfiggere suo fratello Raul.Dannata tv!Ci farai sbranare dai morti!

Eccolo!Un vecchio in ciabatte ,la spalla è staccata e ci sono dei vermi che fanno una manifestazione su di essa,talemente sono tanti,una ferita alla gola,(squarciata), e un paio di orribili ciabatte ai piedi.Si avvicina verso i due.

“SIMONE!”Urla Achille

“Chiamami Ken ,cazzo!”Risponde nel sonno l’amico

“SIMONE CAZZOOOOOOO!!!!!”

L’occhialuto alto si sveglia di botto e si ritrova il viso ghignante del morto a pochi centrimetri dal suo viso.

Urla.Il morto mette le sue mani sulla testa del povero occhialuto e si avvicina per mangiargli il viso.

Sente già i denti del mostro sul naso.Il suo dannato nasone del cazzo.

Poi succede qualcosa..I due aprono gli occhi e vedono uno Straniero che tiene il suo ginocchio sullo stomaco del vecchiaccio zombi,mentre con l’altra mano ,impugnando un machete , preme sulla gola del mostro .Fino a staccargli la testa.

Il locale è stracolmo:tutta la Milizia è presente.Nessuno vuol perdersi la gara di braccio di ferro tra la Generalessa Lucy Skywalker e i suoi uomini .Gli uomini in divisa gridano,bestemmiano,puntano,mentre lei tranquilla mette fuori combattimento il settimo dei suoi Legionari.Sigaro e bicchiere di whisky,tranquilla aspetta il prossimo sfidante.Domanda al suo assistente Frank Costello quanti cazzo di soldi stan facendo quella sera.”Tanti!Un fottuto diluvio universale di fottutissimi soldi,Generale!”Dice lui.

Oh,eccolo :Ursus!Un capolavoro di gigante,tanto forte e muscoloso,quanto infantile.Lo chiamano Alex l’ariete perchè lo mandano sempre in prima fila a combattere i morti e le bande,che da decenni ormai imperversano per le città-stato.

A fatica,cercando di farsi spazio tra quei giganti,arriva il segretario del Presidente di Stalingrado,come avevano ribattezzato ormai da anni quella che una volta era Roma,ha paura di quelle bestie sempre agitate e preferisce stare comodo nella stanza della politica e della teoria con il Presidente.

“Oh,cazzo!Eccolo che arriva.Nascondi i soldi”Mormora Frank a Lucy.

“Cosa??”Chiede lei mentre è impegnata a spezzare il braccino a un suo uomo che non vuol cedere assolutamente

“Il segretario del Compagno Commissario Davidovic Vessarionovic Berjia”

“Merda!Gli occhialuti fottuti!Non potevano mangiarli tutti!”Lucy lascia di scatto la mano del suo Legionario che pesantemente sbatte sul tavolo.

“Generale P..”Dice il segretario

“Skywalker!Generale Lucy Skywalker”Ribatte duramente lei

“Come?Ma..Lei sa cosa pensa il nostro Compagno Presidente…”

“Davidovic Vessarionovic Berjia”Rispondono in coro ridendo i Legionari.

Il segretario diventa rosso di collera,oltre che di sacro comunismo,ma decide di lasciar correre.

“Lo so cosa dice.Lo diceva ancora prima dell’invasione dei morti e lo dirà fino al giorno che creperà.Nessuna immaginazione solo realismo rivoluzionario,è il suo fottuto slogan del cazzo .Noi siamo soldati,noi combattiamo,noi facciamo il culo ai nemici di Stalingrado.Quindi il Presidente le regole le ricordi ad altri e non a me!”Riprende polemica la generalessa

“Le leggi dello Stato…”

“Ehi,ma sei sordo o che?Cosa cazzo vuoi?”

“Una missione.L’Amato Compagno Presidente vi affida una missione.”

“No,ma come?Cosa cazzo!Lo fa apposta eh?Arriva …Ma Santo Romero,cazzo lo sapeva che giorno è oggi o no?Certo che lo sa.Oggi chi arriva?”Chiede Lucy ai suoi uomini

“Rhona!”Rispondono in coro.

“Ecco,lei è qui per me.Non per …Maledetto fottuto occhialuto!Mi manda in missione così può fare il Galletto!”

“Si moderi!Si moderi!Lei sta parlando del nostro Amato Presidente !”S’infervorisce il segretario.

“Oh,io al tuo presidente del cazzo ho salvato la vita,ok?Lo sai?No?Bè,per forza quello sarà il prossimo racconto.Ora dimmi che missione sarebbe?”

“Zentropa”

“Cosa?”

“Una zona libera e incontaminata”

“Dove?”Chiede Lucy

“Proprio questo deve scoprire”Risponde il segretario

“Ehm…Ma Zentropa,quella …Si,quella Zentropa?”Chiede Frank

“Quale ?Cioè,cosa intendi con quella?”

“Segretario,segretario.Cazzo lei è l’uomo fidato del Presidente e non sa cosa significa Zentropa?Chi venera il nostro Amato Compagno ?”Domanda innervosito Costello

“Stalin”

“E poi?”Chiedono in coro Lucy,Frank e i loro uomini.

“Mourinho”

“E POIIIIII?”Urlano in coro i soldati

“Ah,Von Trier!”

“Dannato Danese!Lo stavo ammazzando e lui…”Pesta i pugni sul tavolo la generalessa Skywalker.

“E allora?”Il segretario non ha capito un cazzo.

“Una casa di produzione.Non esiste altro.Lars però per puro sadismo mette in giro voci su un paradiso terrestre che si chiama come la sua ex casa di produzione.Quindi…Ehi chi punta contro Lucy?”Urla Frank.Gli animi si accendono.

Il segretario viene del tutto ignorato.

Poi la porta si apre ed entra il Presidente.Il silenzio cala nel locale.

“Lucy,quando vuoi…Mi pare che IO ti abbia affidato una missione”Ruggisce il Piccolo Padre della Repubblica Socialista di Stalingrado.

“Missione?Si,ce ne ho una:Rhona.Lo sai che intendo?”

“Vuoi fare un nuovo giro nel Gulag Centocelle,o preferisci soggiornare nel Laogai Testaccio?Dimmelo e nel nome della nostra vecchia amicizia ti accontenterò”

“Bastardo, sei anni per spaccio di materiale fantascientifico!Ok,cosa cazzo dobbiamo fare?”

“Due uomini: Simone Deodato e Achille Fulci sono scappati.Quanto pare stanno andando a nord.Cercano Zentropa.Trovali,riportali.”Ordina l’Amato Compagno Presidente.Poi si volta e lascia il locale.

Achille è furioso.Simone vuole a tutti i costi tentare di trovare la zona incontaminata.Il suo amico ,lo spilungone,è quello che ha maggiormente assorbito la storiella sull’immaginazione e il suo potere che tanto è stata propagandata da certe generalesse.Il piccoletto invece è un Realista convinto come vuole la dottrina di partito e il suo Amato Compagno Presidente.Si sono salvati per culo,l’altra sera.Lo sanno.Per questo Simone vuole cercare lo Straniero che ha salvato a loro la vita e poi ingaggiarlo per portarli a Zentropa.

Si fida di Lars,che pirla!

“Non c’è niente.Tranne :pioggia acida,un sole impazzito che ci vuole ustionare,una notte che non scende mai,i morti e i maniaci.E i cani che mangiano i morti,prima di accanirsi su di noi.Questa è la fine.Dovevamo stare a Stalingrado.Il Compagno Davidovic Vessarionovic Berjia sta costruendo uno stato rivoluzionario!Invece il cretino si lascia infinocchiare dalle storie..”

“No,non è finito.Non può finire,qualcosa..Magari non proprio come ce l’hanno raccontata,ma qualcosa esiste!Non possiamo vivere miseramente.L’uomo non può e non deve farlo!Dobbiamo sopravvivere!E per farlo:immagina,sogna,crea con la tua fantasia…”

“Inganni borghesi!Inganni!”Achille è davvero furioso e raccoglie da terra dei sassi che lancia contro il suo amico.

A parte il vecchio della notte precedente,non avevano incontrato nessuno.Un lungo viaggio che li aveva sfiniti,ma intorno l’immobilismo della noia,della fine,dell’apocalisse.Niente.Come se anche i morti si fossero annoiati.I Navigli sono prosciugati e la città silenziosa.La zona incontaminata dove sarà?

 

 

Con calma lo Straniero fuma il suo sigaro.Eccoli,stanno ciondolando per la piazza del Duomo.Una volta si muovevano in branco ed erano pericolosissimi.Se li ricorda quando entrarono nello stadio.Rammenta con sofferenza quei lunghissimi minuti di violenza e cannibalismo.Tutta la sua squadra si erano mangiati.Dell’altra e del suo allenatore non vuole ricordarsi,non importa.Ma la sua squadra!Avrebbe rivinto la Champions League,per la seconda volta con L’Inter.Battendo quell’armata di coglionazzi in maglia bianco e nera.Invece…Ricorda il fuggi fuggi generale.Giocatori divorati da cadaveri in putrefazione.Lui si era salvato.Non poteva e non doveva morire!Troppo grande la rabbia!Come osano costoro rovinare la sua Leggenda di Vincitore?

Per questo da anni vagava per le città e il mondo con un unico scopo:distruggerli tutti.

Poggia per terra la sacca.Apre lentamente la cerniera ,ed estrae una grande e possente Motosega legata sopra un ak-47.La caccia è aperta!

La testa del morto esplode in mille pezzi,i suoi compari continuano a pascolare ignari della fine che faranno tra poco.

Braccia e gambe che saltano,stomaci squarciati,teste che esplodono.Poi una volta finite le munizioni,è il tempo della Motosega!

Dopo cinque lunghissime ore di massacro Lo Straniero si ferma.Stanco,svuotato,senza soddisfazione.”Avrei vinto ancora la Champions”pensa.Poi si abbandona per terra e spera che il sogno gli sia amico e fratello.E non se lo voglia inchiapettare con qualche fottuto incubo.

 

La scritta GELSEMINI O GETSEMINI,non riesce a vederla bene, si illumina e spegne con regolare irregolarità.La seconda E è una bella parata di lampadine bruciate.

Sotto la collina verdeggiante e satura di profumi meravigliosi vi è una lunghissima tavolata.Tra Coppe d’Oro ricolme di vino pregiato e ogni forma di ghiottoneria ad arredare la tavola,la compagnia di “banchettieri” se la spassa.Cardinali,vescovi,dieci papi ,generali,uomini di affari.Tutti a ingozzarsi come bestie.

Sulla collina ,che ora nota essere di pessimo cartone,un giovane hippy si dispera.Dice che non si farà crocefiggere per lasciare che il suo nome venga sputtanato da quella gente.Poi smette di dannarsi e si gira verso di lui.

“Sei qui?Sei davvero tu?”Il capellone frichettone si asciuga le lacrime e gli sorride.

“Non avrebbe mai giocato con me”Pensa M nel sogno.

“Eccola..Eccola è tua!L’avresti vinta di nuovo tu!La coppa campioni!”Il tizio si avvicina alla Leggenda tenendo malamente tra le mani martoriate una pregiatissima Coppa dei Campioni.

“Mia!Essa è e sarà sempre mia!”Precisa arrabbiato M

“Si,si,ma quelli..Loro hanno portato il contagio.Come sempre loro hanno distrutto le mie parole e quello che volevo per l’azienda mondo.L’Ingegnere Padre si è incazzato !Non hai idea!Ora ,io ti darò questa coppa…Ma tu devi ripulire il mondo!”

“Lo farò!”

“Bene:Vai!Spazzino di Dio e fai pulizia”Dice il cappellone hippy lanciandogli la coppa.

M l’afferra al volo,ma ora nelle sue mani non ha un trofeo:ha una motosega.Si volta verso il banchetto e li vede!I morti vestiti da uomini di patria,affari ,dio,stanno divorando una povera fanciulla.Viva.Strappando brandelli di carne,maledetti bastardi.

“Ehi voi!!Non dovevate invadere il mondo prima della conclusione della partita!”Esclama M.

Si avventa come la fine del mondo sul gruppo di zombi facendoli a pezzi,Segando mani sante e pederaste e infilando nel culo santo degli uomini di religione la sua arma di distruzione ,squarciandoli e distruggendoli.

Una mano,qualcosa,sulla faccia..Lui continua a farli a pezzi con la motosega mentre il cappellone con le mani indicando il suo pacco dice agli zombi:beccatevi questo!No Vatican!No Vatican!

Ma la mano,qualcosa,insiste.Noooo!Un sogno!Eccolo di nuovo sveglio.

“Te lo dicevo che era lui!”Sbotta gioioso uno spilungone occhialuto.

 

L’ufficio del Caro Leader è quanto di più spartano ci possa essere nel mondo.Una scrivania,due sedie per gli ospiti , un attaccapanni sempre sprovvisto di panni appesi,una sorta di armadietto pieno di documenti.Sulla scrivania poche foto.Ricordi vecchi di tempi, ormai svaniti.

“Bene,questi sono i documenti che ti serviranno”Dice L’Amato Presidente alla sua Generalessa .

“Cosa sono?”

“La strada fatta dai fuggiaschi,i contatti,robe così.”Spiega lui.

“Non capisco a cosa possa servire.Mi hai fatto scontare sei anni di rieducazione per spaccio di materiale fantascientifico e poi te ne esci con questa cazzata su Zentropa.E guarda che tutti lo sanno che sia una grande cazzata.”

“Un Ordine.Del Partito e sopratutto Mio.Niente discussioni.Dobbiamo diventare più forti,ampiare la nostra potenza economica,dobbiamo dare ai nostri compagni una vita migliore.Ci siamo riusciti?”Domanda lui con una piccola nota di amarezza nella voce.

“Si,credo di si.”Lei getta uno sguardo veloce verso una foto incorniciata posta sulla scrivania del Caro Leader.

“Ricordi?”Chiede sorridendo all’uomo.

“Cosa?”Ribatte distrattamente lui.

“Dove abbiamo fatto questa foto”

“Quale foto?”

“Questa”Sottolinea lei indicandola

“Ah,si…Si.”Taglia corto lui.”Bè,come dicevo ti ho assegnato :trenta arcieri,trenta balestrieri,dieci del reparto motorizzato.Il tuo cavallo,quello con quel nome così stupido!”

“Paul Ws Anderson?Ma come cazzo osì!”Sbotta Lucy

I due ridono di gusto.Sembra per un momento di essere tornati come tanti anni fa,prima che un sottile gelo li separasse.Una con i suoi uomini a combattere e far ganassate,tamarrate clamorose.L’altro ormai chiuso nel suo austero ufficio,con il suo direttivo a creare le regole e farle rispettare.Lei per un momento si sente gli occhi lucidi,pensando a cosa hanno perso,lui se ne accorge e guarda oltre.

“Ti ho fatto riparare anche la tua Christine,la mitragliattrice funziona.Credo che ora dovresti radunare i tuoi uomini e poi partire immediatamente.”Taglia corto lui e poi la congeda con un saluto militare.Lei vorrebbe stringergli la mano.Una volta le loro riunioni erano diverse.Una volta tanto tempo fa.

Appena uscita dalla stanza,Davidovic prende la foto che aveva attirato l’attenzione di Skywalker tra le mani.Loro due sorridono allegri e forti brandendo nelle mani delle armi:lui una mazza chiodata e lei una motosega.I loro piedi sono appoggiati sopra uno zombi massacrato.Il loro primo morto vivente distrutto,la volta che lei gli aveva salvato la vita.Il brutto dei ricordi è che sanno farti molto male anche a distanza di tempo.Automaticamente pigia il tasto per chiamare il suo segretario.

Meglio buttarsi nei suoi ambiziosi piani politici.

Lo Straniero è stanco.Ha usato tutti i modi possibili e immaginabili per togliersi dai piedi quei due rompipalle e niente!Sopratutto lo Spilungone!Continua a blaterare di una zona incontaminata,pare persino che scenda la notte di tanto in tanto.Cazzate.Lui nemmeno li ascolta.Nella testa ha le immagini del sogno che fa ogni santa notte:il capellone hippy che gli ordina di salvare il mondo.Lui pensa solo alla seconda coppa campioni vinta con una squadra italiana.Un nodo alla gola lo assale,se non fosse chi è si aspetterebbe di sentirsi frignare.Lui non lo farà,cazzo le leggende non piangono:fanno piangere!

“E poi non ci sono i morti.Nemmeno le bande.Per arrivare fino a qui,bè..Non le dico!Non le dico…!”Blatera logorroicamente Simone

“Ecco,bravo:non dirmelo!”Si gira di scatto lo Straniero guardandolo minaccioso.Poi estrae una pistola e la punta alla testa dell’occhialuto alto e un po’ ciula.Il colpo rimbomba nelle orecchie e nella testa di Deodato.Frastornato,ma vivo.Si volta e vede per terra un morto con la testa spappolata.

“Mi hai salvato!Cazzo!Mi hai salvato la vita,allora ci credi!Ci aiuterai!Devo informare Achille!”Simone saluta sorridendo il suo nuovo amico e corre a cercare il suo compagno di sventura.

Lo Straniero coglie la palla al balzo per tentare una fuga,ma è breve…”Maestro,ci aspetti!Eccoci!”I due occhialuti lo stanno già raggiungendo.

 

Rhona apre gli occhi.Le catene stringono i suoi polsi e le sue caviglie.La prigione è buia e stretta.Ci sono dei topi che camminano e corrono allegri e spensierati.Beati loro,pensa lei.Anni difficili quelli.Prima, anni e anni fa ,l’invasione dei morti mentre a Roma girava DOOMSDAY 2.Li aveva conosciuto quella ragazza carinissima e sempre piena di mille attenzioni e gentilezze nei suoi riguardi e quel tipo goffo e imbranato.Neal le aveva detto che era lo sceneggiatore del sequel.Quei due avevano salvato la sua vita e quella di Neal.Poi si erano separati.Lei pensava che sarebbe stato tutto diverso in Inghilterra e invece anche l’apocalisse.La fine.Non come nei film.Per caso aveva trovato una vecchia foto:quei due disgraziati!Forse erano vivi.Non una eventualità da scartare con sufficienza visto che ai tempi si erano mostrati assai in gamba nel salvarle la vita.Era riuscita ad avvertire il braccio destro di Lucy,Frank,che sarebbe arrivata a Stalingrado.Poi..chi lo sa.Invece era bloccata lì a Milano,la Città Fantasma.Luogo anche dove soggiorna e domina silenziosamente Il Signore delle Tenebre e della Morte.Lei è sua prigioniera.

 

La lunga fila di cavalli,carri,moto,soldati a piedi si dirige verso l’uscita della Città Stato Stalingrado.Non hanno ancora ben capito cosa possa servire quella Missione,ma pensano che in ogni caso sia una buona scusa per muovere le mani,e loro sanno muoverle benissimo!

Hop Frog il nano deforme e Gran Ciambellano del Regno delle Miserie del Signore delle Tenebre e della Morte, si trova al cospetto del suo Sire.

Il quale siede su un trono ,quello che lui si vanta di possedere,ma è solo un ridicolo sdraio mezzo rotto e traballante.La sua corona di plastica con i diamanti falsi,ma veramente falsi,in testa e uno scettro di cartone in mano.

“Hanno avvistato uno Straniero in città.Non è solo,quanto pare due valorosissimi guerrieri dotati di ben quattro occhi :due di vetro che riparano dalla luce accecante tanto odiata anche da lei Sire,e due normali.I nostri uomini sono terrorizzati e per questo li ho inviati nella prigione a divertirsi con quella straniera.Forse che ella sia una spia inviata da una potenza nemica?E quello straniero con i suoi aiutanti in cavalliere ai suoi ordini?Cosa devo fare?Chiamo Lo Svedese e i suoi Mercenari?”

Il Signore delle Tenebre e della Morte annuisce.Hop Frog corre ad avvertire quella banda di avvinazzati messi male I Lanzichenecchi o come cazzo si chiamavano dello Svedese..

In realtà il suo Padrone non lo aveva ascoltato:pensava di nuovo ad antiche cene eleganti e a sontuose gare di burlesque,che anni e anni fa davano in quel luogo.Lui non le aveva mai viste da vicino,ma se ne parlava .Mentre stava fuori con gli altri a far da scorta ai vecchi viziosi e alle troie che se la spassavano là dentro.

Lucy è a bordo della sua Christine ,alla guida il fidato Frank.Hanno lasciato le mure fortificate e sicure di Stalingrado .Ora sono in marcia verso le lande note come :Cazzi tua.

“Bè?”Chiede Frank

“Cosa?”Ribatte lei.

“Tesa per il viaggio?”

“Io?Figurati.Non comprendo affatto il motivo di questa Missione.La vita di questi uomini dipende da me.”

“Lucy,lo sai no?Davide raramente sbaglia.Si è lasciato prendere la mano ,certo ma è pur sempre quel goffo occhialuto che abbiamo conosciuto quando la Fine è cominciata.”

Un uomo,un soldato corre velocemente verso la macchina della Generalessa.

“Indiani!Indiani!”Urla prima di crollare esamine per terra.Quattro freccie piantate nella schiena.

“Angelo stermiantore?”Chiede sorridendo lei.

“Angelo sterminatore!Credi di farcela .Sai l’età a voi donne gioca sempre brutti scherzi.”

“Non a una donna di mazzate come me ,caro!”Dicendo questa epocale frase,Lucy esce dal finestrino e si mette in piedi sul tetto della sua automobile.

Frank pigia l’acceleratore,ben presto si trovano sui duecentochilometri andanti.

Lei estrae le spade poste nelle fondine che tiene legate alla schiena.

Li vede arrivare da lontano:due massicci,incazzosi,pelati e crudeli indiani.Stanno preparando i loro archi.

“Frena!”Urla Lucy.

Frank frena di botto.Lei vola leggiadra verso i due indiani sorridendo come uno splendido angelo della morte.Passa tra i due lestofanti decapitandoli e poi leggiadra poggia la punta dei piedi per terra.Aspetta che la testa sulla sua destra stia precipitando per terra.Con il tacco la colpisce e la getta davanti a lei.La ferma sul piede e aspetta che un altro indiano si avventi su di ella.Violentemente lancia la testa,come fosse un pallone, contro il suo nemico .Che cade a terra con la testa macciullata dallo scontro con il cranio decapitato.

Lucy fischia e lui arriva:Paul Ws Anderson!Lo sente che calpesta il suolo come un fottuto dio della rivoluzione e del tuono.Lei corre mentre lo splendido animale corre velocissimo a fianco della sua padrona,entrambi forze non domate della natura.Saltando con estrema precisione,Lucy si ritrova in piedi sulla sella.L’uomo sta avanzando velocemente verso di lei,ha una lancia in mano.La donna salta e con la punta dei piedi si ferma sull’asta dell’arma.Poi con un ulteriore salto si mette di schiena contro l’uomo,con le mani afferra la testa del nemico e spingendo con forza gli fa compiere una piroetta.Ora ce l’ha di fronte.

“Di : ahhhhh”Mormora lei mentre gli mette la canna della pistola in bocca e spara facendo saltare il povero cristo giù dal cavallo.Intorno a lei infuria la battaglia.I balestrieri e arcieri fanno carne da macello dei nemici.Frank a bordo di Christine falcia la cavalleria nemica a colpi di mitraglia,posta sul cofano della macchina.

Lucy respira a pieni polmoni il profumo del sangue,del fuoco,della violenza.Si sente viva più che mai.

 

“Deliziosa,davvero deliziosa!”Dice Mistress Crudelia,sorella e amante del Signore delle Tenebre e della Morte.

“La nostra carne migliore.Direttamente dalla colonia infantile di Caspoggio”Risponde l’uomo mentre giocarella con il vino nella sua coppa di vero oro sapientemente falsificato.

Questo mascalzone,dovete sapere care lettrici e cari lettori,è proprietario di alcune colonie sparse in quella che una volta era la Lombardia.Qui allevano i bambini fino a due o cinque anni e poi entrano in azione Le Strangolatrici.Una volta morti i bimbetti finiscono nelle tavolate degli scagnozzi del malvivente.Questi poveretti sono il frutto di giovani donne rapite e violentate ripetutamente dalle guardie del Signore delle Tenebre e della Morte

La tavolata lunga è miseramente apparecchiata.E le luci da discoteca che una volta accompagnavano le esibizioni di donnette e i deliri di vecchi sudici ora gettano una debole luce su una ridicola orgia di prostitute tossiche e anoressiche e vecchi,grassi,barbuti,transessuali.Su una sedia Hop frog nel suo abito da Giullare, che gli sta peraltro larghissimo, si fuma stancamente un avanzo di sigaretta del padrone.Lui lo odia:ha ucciso la donna che egli amava.Certo,quel nano deforme ,si era innamorato di una Strangolatrice la quale si era rifiutata di assassinare un bimbo.Il Signore l’aveva fatta decapitare.Hop Frog non ha mai perdonato quel lurido bastardo per quanto fatto.

“Le armi sembrano di buona qualità”Dice Mistress Crudelia.

“Certo,ottima.Armeremo i nostri uomini,cara,e saremo pronti per allargarci.Mi diceva il dottore Strangelove,che il suo esperimento sui soldati zombi sta ottenendo buoni risultati.Non male”Risponde lui.

Il suo esercito è un’armata disperatissima di viziosi,pervertiti,emarginati ,esclusi,dalla società.Presto saranno soldati pronti a distruggere e schiavizzare.

“Non credi che sia ora di accontetarmi?”Mistressa Crudelia guarda il suo Padrone con lussuria e sottile crudeltà

“Vuoi la Straniera?”

“Si”.

L’uomo suona una ridicola campanella che non emette nessun suono .Così è costretto ad alzare la voce.

Arrivano le guardie.Lui dice di portare la donna inglese.Sua sorella,la Regina vuole divertirsi.

Rhona si trova al centro del palco.Non vede bene,quelle dannate luci da discoteca!Sente dei rumori e lo vede entrare. Un uomo chiuso dentro un’aderente vestito di gomma avanza a quattro zampe,saltellando.Ha guanti con artigli.Lei è spaventata,ma vuole vivere.E poi cazzo,quanti film di azione ha interpretato?Deve farcela.

L’uomo si avvicina .Lei sente gli applausi e le urla di quella compagnia di fetenti che si stanno gustando lo spettacolo.Li odia.Il dolore sul volto arriva improvviso.Un po’ più in alto e avrebbe perso l’occhio sinistro.Lei reagisce dando un calcio violentissimo allo stomaco di quel essere.Il colpo è forte e quella cosa che una volta era stata forse umana ,viene gettata violentemente a terra.Una costola rotta gli ha bucato il cuore.

“Sorry Ladies and Gentelmen,the show it’s over”Dice lei.

Vede Mistress Crudelia arrabbiata per uno spettacolo così poco avvincente.Rhona le sputa addosso,poi ride forte . Due guardie arrivano alle sue spalle.Sente la corrente elettrica che parte dai manganelli e poi sviene.

Un gruppo di zombi sta divorando una carcassa umana.Affamatissimi.Lo Straniero e i suoi due aiutanti arrivano giusto in tempo per godersi lo spettacolo.

“Ci hanno sentito”Mormora M ai due imbranati aiutanti.

Lentamente i morti viventi si alzano ,attratti dal profumo di carne fresca.Una lacrima scende sulla guancia putrefatta dello zombi più anziano.Lontani i tempi di caccia grossa,e dominio.Ora però quel tipo di odore è ancora presente nell’aria.Il branco di morti viventi si muove verso le vittime.

“Ok”Dice Lo Straniero ,aprendo il suo lungo cappotto nero.All’interno una lunga scelta di coltelli,mannaje,scuri.Prende due coltelli.

Corre verso il branco e decapita velocemente i malcapitati zombi.La lama stacca di netto le teste decomposte dei morti.In scivolata spezza la gamba destra a uno zombi.Mentre quello sta cadendo ,M lo blocca con il suo piede sulla schiena.Poi gli punta la pistola alla testa.

“Bum “dice mentre la crapa del morto esplode in mille pezzi.

“Non dovevate intromettervi prima di farmi vincere la coppa”.Sentenzia accendendosi un sigaro.

 

Il segretario del Caro Leader si gode un buon bicchiere di vino nel suo ufficio.Ci ha messo anni e anni,ma ormai è sicuro:Lucy e Davidovic sono separati.Certo le armi per armare i suoi uomini non sono ancora arrivate,per questo ha mandato a Milano due suoi uomini.Uno ignaro,l’altro invece decisamente suo complice.Tempo di cambiamenti,di riprendere la democrazia dei liberi mercati,delle libere imprese.

 

 

La foto nelle mani del Presidente è testimonianza di un periodo lontano,intrappolato in un presente senza fine.Lui è su un palco.Alle spalle grandi bandiere rosse,sulla sinistra Lucy in divisa e alla destra R.S.Lerner.Il suo segretario.

L’inaugurazione della nascita di Stalingrado.Quante lotte,quanti errori.Cosa era diventato nel frattempo?Forse si era fatto prendere troppo la mano.Ma che vuol dire?Una solitudine sottile e dannosa lo accompagna in questi giorni di somma tristezza.La sua ambizione forse lo sta allontanando troppo dalla sua migliore amica.Ricorda,ma poco perchè servono questi ricordi per il secondo racconto,quando giunto a Roma era sopravvissuto all’attacco dei morti.Lui,Lucy,Frank e Rhona.Vorrebbe tornare indietro,ma anche no.

 

Le perdite non sono tante.Gli uomini seppelliscono i morti,e si ubriacano.Giochi di forza e astuzia,rutti liberi,risate grasse.Ama quella compagnia.Lucy seduta davanti al fuoco fuma una sigaretta.Frank parla di Jazz con Ursus,ma il gigante è troppo ubriaco per ascoltarlo.Lucy pensa che Rhona sarà già arrivata a Stalingrado.Una amarissima tristezza le fa a pezzi il cuore.

 

Rhona si riprende con enorme fatica.Le braccia le duolono.Di nuovo legata a una corda che pende dal soffitto.Non tocca per terra.Urla.

“Mi piace quando fai cosi”Dice Mistress Crudelia.Con un calcio colpisce il ventre della splendida inglese,la quale viene gettata quasi contro il muro della cella.

“Mi piace”orgasma la sadica,colpendola e colpendola e colpendola , di nuovo!

Rhona vomita sangue.

Il dottor Strangelove è contento,un po’ perchè indossa lingerie nuova e trucco di qualità,un po’ perchè i suoi morti dopo decenni stanno diventando una vera armata.La manualità è nettamente progredita nell’uso dell’arma bianca..Lo deve dire al suo amante e fratello :il Signore delle Tenebre e della Morte.

 

Simone sogna una terra incontaminata,libera,si chiama Zentropa.Achille pensa a quello che deve fare.Trovare le armi.Lerner minaccia di uccidergli Black,il suo amatissimo cane e unico legame con la vita che gli rimane.Mourinho sogna di quel giovane hippy e della missione che gli ha affidato:sterminare i morti.E vincere la coppa campioni.

La colonna di soldati avanza silenziosamente verso nord.Lucy è in sella al suo cavallo,Frank la segue in auto.Se la spassa ridendo con Ursus.

Improvvisamente il vento porta uno strano e inquietante rumore.

“Cosa è stato?”Chiede Lucy a un arciere.

“Non lo so,Generale!”Risponde l’uomo.Il silenzio cala minaccioso.

Proprio mentre tirano un sospiro di sollievo,di nuovo e più forte ritorno quello strano rumore.

“LUPI!”Urla un soldato.

Lucy non fa nemmeno in tempo a reagire,qualcuno o qualcosa,velocissimo la getta giù dal cavallo.Poi li vede e li sente:velocissimi e fortissimi ,evitando balestre e archi i Lupi straziano i suoi uomini.Infine sviene.

L’odore del sangue ,apre gli occhi e a stento si alza.Corpi straziati,divorati,membra staccate dai corpi.Subito è in piedi e si guarda intorno spaventata e arrabbiata.Alcuni Lupi tengono legato Frank e altri Ursus.Una fila di suoi uomini,una decina sono in ginocchio piangenti mentre quei colossi ricoperti di pelli di animali selvatici,(vabbè dai facciamo orsi che è più facile ok?), li controllano e li terrorizzano.

“Un onore ,per me,Lupo Grigio signore dei Lupi avere per pranzo la generalessa Lucy Skywalker e i suoi uomini.”Ridacchia il robustissimo capo di quel branco di antropofagi.

“Ne sei sicuro?”Chiede lei.Con il piede sinistro colpisce duramente la terra dove è posata la sua spada.La quale vola fino a raggiungere la sua mano.

“Ti conveniva essare vegetariano”Ride lei.Poi corre velocemente contro il suo nemico .Con un colpo netto gli stacca la testa e con un altro lo divide in due.

Coperta di sangue si gira verso i lupi.Terrorizzati quelli si danno alla fuga.Lei camminando con calma recupera un fucile a canne mozze dalle mani di un suo soldato defunto.Spara e mira ogni volta schiene e teste nemiche.Poi si lascia cadere per terra esausta.

 

“Sopravvissuti?”Domanda incazzato R.S. Lerner al messaggero che lo informa dello scampato pericolo per Lucy e i suoi uomini.

“Hanno subito grosse perdite,ma lei è viva.L’imboscata però colpito duramente il suo esercito.”Spiega l’uomo.

“Mmm…Pensavo che i nostri uomini fossero ben addestrati.Non hanno capito che erano nostri soldati vero?Son convinti che siano I Lupi?”

“Credo di sì.Il lavoro però è stato ottimo.Sono rimasti pochi soldati,tenga conto che vi son anche i nostri 4 agenti.Hanno solo quella stupida macchina,e il cavallo di Skywalker.”

“Si,si,non è del tutto fallito.Ma era meglio se fossero già morti.In ogni caso..Bè,ho un piano per screditare quella donna agli occhi del Presidente.Vai pure ora!”Lerner con un gesto della mano nervoso allontana il messaggero..

 

Un disastro:troppi morti,mezzi distrutti,una disfatta.Lucy si cuce le ferite e guarda amareggiata quella fila di fosse dove con somma tristezza i vivi gettano i compagni morti.Suoi uomini ,amici di bisbocce e sbronze leggendarie.

Frank le si avvicina pulendo con un fazzoletto bianco e intonso,la sua preziosa giacca nuova.Egli era un mito a Marsiglia dove gestiva un locale per appassionati di musica jazz e anche per incontri clandestini di pugilato.Da giovane aveva tentato la strada della poesia e della pittura.Poi aveva visto che riusciva meglio a compiere furti nelle abitazioni dei ricchi.Pensava di finire la sua vita tranquillamente davanti al triste mare francese.Invece ,per motivi che leggerete nel secondo racconto,si era trovato a Roma .Tra i morti viventi e un duo di sciagurati combattenti contro quell’apocalisse.I suoi migliori amici.Da tempo però nutriva dei sospetti su qualcuno dei grandi capoccioni all’interno del Partito.Qualcuno che cercava nell’ombra di dividere Lucy e il loro Amato Compagno Presidente.Sospetti.

“Continuiamo la missione?”Le chiede

“Certo”

“Abbiamo pochi uomini.I mezzi sono andati distrutti,anche la tua Christine.Dispiace”

“Taglieremo per i boschi.Abbiamo ancora i viveri.Questa una volta era la Toscana,ho guardato la mappa.Siamo vicini a Firenze.Anche se è andata completamente persa.Come tutto”Dice Lucy.

“Bè,abbiamo pur sempre la nostra Stalingrado”Costello cerca di tirarle su il morale,sorridendo.

“Non lo so.Quando torneremo voglio dare le dimissioni.Mi ritiro”

“Non dire sciocchezze.Come potresti vivere lontana da noi?”

Lei si alza in piedi e si allontana.Troppi pensieri negativi nella testa.

 

 

Lo Svedese ,una volta,era un importante giocatore di calcio.Detto La Peripatetica per il suo vendersi a qualsiasi squadra,bastava pagare.Dopo l’nvasione dei morti viventi,aveva formato un gruppo di mercenari e razziatori composto dai peggiori pendagli da forca.Un suo vanto.

“Quindi:abbiamo questa inglese .Nostra prigioniera e poi quel terzetto di stranieri che da un po’ di tempo girano per le strade di Milano”Informa Hop Frog.

“Il nostro compito?”Chiede lo svedese accendendo un fiammifero strofinandolo violentemente sulla sua faccia.Poi si mette a fumare orribili sigarette nazionali.

“Chiaro prenderli e portarli ,possibilmente vivi, dal mio Padrone”Spiega mellifluo il nano deforme.

“Avete soldi?Lo so,molti dicono:ehi ,il mondo è finito.Non tornerà più indietro,cosa serve il denaro?Serve.Sempre.Quindi :quanto?”

Hop Frog ,a fatica, trascina una pesante sacca fino ai piedi del Mercenario.

“Questo è un piccolo anticipo”Borbotta affaticato H.P.

Lo Svedese e i suoi uomini ridono soddisfatti.

“Una volta questa città era bellissima,sai?”Chiede Mourinho ad Achille.

“Non so,non riesco a ricordarla”

“Un anno fantastico quel 2010.A ripensarci oggi meglio ancora.Sono tutti morti.Alcuni li ho uccisi io.Erano diventati morti viventi.”

“Ti è dispiaciuto,Mister?”Domanda Simone.

“Certo.Molto.Brutte cose i ricordi,per gente che non ha più scopi nella vita.Non mi piace.Li detesto.”

I tre sono seduti sotto la galleria ,una volta gloria milanese e non solo,appena tornati da una epica battaglia contro un risicato numero di zombi.Troppo facile la battaglia,troppo umiliante la vittoria contro quelli che ormai è chiaro sono debolissimi residui di un passato truculento,ma anche migliore della Grande Noia dominatrice sulle loro vite e sul tempo.

I ragazzi non parlano quasi più di Zentropa.La quotidianità ripetitiva dei loro giorni e gesti,ha sedato quasi del tutto i loro piani e sogni.Achille è ancora roso dal dubbio se rinunciare alla missione affidategli da quel maledetto di Lerner o proseguirla.Gli altri due aspettano che arrivi la fine del giorno e forse un sonno che li culli per qualche ora.

Affaticati dalla camminata ,Lucy e i suoi uomini procedono lentamente lungo i boschi e sentieri secondari.Lei è in sella al suo fido destriero ,(rammentiamo che la povera bestia porta il nome del peggiore regista di questi anni),stanca e demotivata.Ormai anche la mappa non serve più.Vagano.Alla fine usciranno da quella cazzo di Toscana.

“Vedo delle case!Laggiù!”Urla un soldato.

Il vociare concitato dei suoi uomini la riporta alla realtà.Vero:ci sono delle case.

Una corsa allegra e disperata li spinge verso una nuova pericolosa trappola.

 

“Come vedi Davidovic,qui.Lucy sta distribuendo libri ineggianti alla Fantasia individualista.Chiaro che lei sia una spia della controrivoluzione all’interno del nostro Stato”R.S.Lerner mostra documenti falsi per incastrare la Generalessa e creare una lotta intestina all’interno del Partito.

“Si,vedo.Dubito però che ella sia mai stata contro di noi.Indisciplinata,ma lealissima.Controlla da dove arriva questa spazzatura e poi consegnami il colpevole.Lo voglio ammazzare con le mie mani”Sbotta il Caro Leader.

“Compagno Presidente,come sempre hai ragione,tuttavia devo rammentarti che costei è già stata ospite delle nostre galere rieducative.Per sei anni.Hai firmato tu l’ordine.”Insiste Lerner

“Già.Lo firmai.Con un dolore nel cuore immenso.Ma la mia fiducia non è mai venuta a mancare.Ripeto:indisciplinata alle regole,ma ottima combattente.Fedele.”

R.S. suda freddo forse ha compiuto un passo falso.

Non si dà per vinto,comunque,quei due -in un modo o nell’altro-dovranno perire e lui dovrà diventare il nuovo,indiscusso,temuto,leader dello Stato.

 

Deserto.Silenzio.Solo il rumore del vento,lo sbattere di qualche finestra.Il villaggio sembra abbandonato da tempo.Solo loro tredici sono le uniche forme di vita umana presenti.

“Passeremo la notte qui.Domani,alle prime luci,partiremo”Ordina Lucy.I suoi disciplinati e veloci eseguono.Lei trova comico parlare di notte,quando è da anni che non se ne vede una vera in giro.Un tramonto di rara mestizia e poi di nuovo l’accecante luce del sole.

La guardia controlla che tutto vada bene.Questa è la sua prima missione.Infatti molti lo reputano una sorta di mascotte.Lui però è orgoglioso di far parte dell’esercito e di servire la Generalessa del Popolo.

“Ciao”Una voce alle sue spalle.Lo riconosce è Giovanni.Un vecchio reduce.

“Ciao”Risponde agitando pigramente la mano in segno di saluto.

“Tutto bene?”

“Si”Dice il ragazzo.

“Mi hanno mandato per sostituirti.Puoi andare a dormire se vuoi”Giovanni informa il giovane compagno.

“Ok,a domani.Buona notte”Risponde il giovane alzandosi e dirigendosi verso la sua tenda.

“E sogni d’oro”Mormora il soldato traditore mentre afferra il giovane e gli recide la gola.

Le altre spie stanno colpendo nel sonno i loro compagni.Poi si ritrovano con Giovanni.

“Manca una tenda sola.Quella della nostra amatissima generalessa.Amata sopratutto da morta!”Ironizza Giovanni.

Cercando di non fare rumore i tre entrano nella tenda di Lucy.Lei dorme,anche Ursus e Frank.Devono fare in fretta.

Camminando in punta di piedi si avvicinano alle loro vittime.Alzano i coltelli pronti a colpire,quando uno strano rumore li agita.

“Cosa è stato?”Mormora a bassa voce un compare di Giovanni.

“Non lo so”Risponde l’uomo.Poi riprende il suo lavoro avvicinando la lama del coltello all’occhio destro di Lucy.Proprio mentre la lama è ormai premuta contro la palpebra e sta per infilzare l’occhio,la donna si risveglia.Con il ginocchio della gamba destra colpisce violentemente l’aggressore all’inguine.Lui di scatto lascia cadere il coltello,lei velocemente scosta la testa prima che la lama la infilzi.Afferra l’arma e la pianta con immensa violenza nell’orecchio sinistro del traditore che urla in modo disumano.Lei calca fino a quando la sua mano con il coltello non esce dall’orecchio destro..Poi con uno scossone ritrae il braccio.Un fist fucking abbastanza anomalo e assai doloroso,no?

Ursus e Frank stanno riempendo di mazzate le facce ormai ridotte in poltiglia sanguinalente e pezzi di ossa spezzate dei due complici di Giovanni.

Un rumore violento,come il tuono li blocca.Cosa è stato?

La risposta arriva subito:Zombi,pronti a un banchetto notturno.Entrano spingendosi e dimenandosi nella tenda,riempiendola di corpi putrefatti e affamati.Lucy con le sue spade decapita velocemente molti morti viventi. Frank si difende usando Ursus e la sua forza come sicura roccaforte,nel frattempo carica la sua pistola.Poi si getta di lato,abbandonando la grande schiena e rifugio del guerriero gigante e spara,spara,spara.Ne becca uno.Di striscio.

“Merda!”Urlacchia,mentre due avvenenti zombette cercano di pasteggiare con i suoi gioielli di famiglia.Le colpisce duramente sulla testa con l’impugnatura della pistola.Spaccando a loro il cranio.

Ursus li afferra due alla volta e poi sbatte violentemente le loro bogie una contro l’altra e ridacchia felice.

“Cazzo abbiamo una fottuta invasione zombesca e questo ride!”Commenta Frank,scappando dalle mani e dalle bocche dei morti affamati.

Lucy porta a spasso infilzati sulla lama della sua spada tre morti viventi.Li getta infine con immensa forza dentro il fuoco che avevano usato per la cena e poi mantenuto acceso.

Ormai sembra tutto finito.I tre sopravvissuti controllano in giro che non vi siano brutte sorprese.

“Paul?”Chiede Ursus.Anche lui è affezionato a quella bestia.

“Andiamo a cercalo”Dice Frank.I due si allontanano.

Lucy rimane sola.Sente il suo respiro affannoso e i muscoli doloranti.”Sto invecchiando,cazzo!”Pensa.

Poi una detonazione forte,alle sue spalle.Infine pezzi di qualcosa che le volano sulla faccia.In terra vede un corpo.Uno zombi.

“Ti stava attaccando”Dice una ragazza.Molto giovane.Lunghi capelli castani ,dall’aspetto minuto,ma forte.Incinta.

“Grazie”Dopo molto tempo ,Lucy trova il coraggio di sorridere.

La marcia è lunga.Ormai però hanno da un pezzo abbandonato la Toscana e sono arrivati sul confine emiliano -lombardo.

Non hanno avuto grossi guai e l’arrivo della fanciulla in attesa ha messo di buon umore sia Lucy che i suoi unici due uomini sopravvissuti.

 

Lo Svedese e i suoi uomini battono ogni angolo di Milano per trovare quei tre maledetti spioni.Lui e i suoi sono assai felici.Il Signore delle Tenebre e della Morte li ospita nel suo palazzo.Orgie,gare di mazzate,vino scadentissimo e droghe leggere.Tutto va bene per loro.

In particolare amano i lunghi scontri tra Mistress Crudelia e la prigioniera inglese.

“Quella è il bottino di guerra di mia sorella.Non ti conviente cercare di fartela .O mia sorella si fa te.Mai provato cosa voglia dire 18 ore di strap-on?”Chiede il cattivone a un arrapatissimo capo dei mercenari.

“Che vuol dire?”Domanda lui.

“Guarda”

Sul palco viene trascinato un povero cristo che tenta vanamente di scappare.

“Quello aveva messo in discussione le nostre abitudini alimentari.Dice che i bambini sono esseri umani come noi!Figurati!”

Per un momento nelle testa dello Svedese passa il pensiero che il ricco cibo di quella sera fosse a base di poveri fanciullini.Lo assale il vomito,ma fa di tutto per trattenerlo.

Poi lancia un’occhiata sullo schermo.Il povero cristo piegato a 90 gradi veniva brutalmente sodomizzato da una furiosa e lussuriosa Mistress Crudelia.

“Quello è lo strap-on,ti piace?”Ridacchia il Signore delle Tenebre e della Morte.

Presa dall’orgasmo Crudelia sgozza l’uomo fino a decapitarlo ,poi lancia la testa verso il fratello-amante.Che la bacia e poi alzandosi in piedi la schiaccia con il suo piede sinistro.Pezzi di sangue e frattaglie varie volano in viso allo Svedese.

Forse per una volta tanto era meglio non prendere i soldi.

La riunione della Quinta Colonna a Stalingrado ha deciso di eliminare Lucy e Davidovic una volta che ella fosse tornata. E quindi di dare la colpa alla follia di un singolo uomo.Poi avrebbero sistemato il resto.I loro piani sono falliti:le loro spie morte,le armi probabilmente perse.Quello era il solo e unico piano a disposizione.E deve funzionare.

“Guardali!”Ammicca sorridendo Frank indicando Ursus e la giovane ragazza incinta.L’uomo l’aiuta a sistemarsi per terra nel giaciglio che ha fatto con le sue mani.

“Che coppia!”Ridacchia Lucy.Sono giorni strani quelli.Hanno capito che qualcuno ha cercato di eliminarli,ma chi?La missione era a conoscenza solo degli alti vertici del Partito.Lei non vuole credere che Davidovic abbia deciso di sbarazzarsi di una fedelissima compagna di avventure.Anche i suoi uomini sono propensi a pensare una cosa simile.Nondimeno ultimamente qualcosa è cambiato,qualcosa si è rotto.E poi c’è la ragazza.Da quanto tempo non vedevano una donna incinta?Strana sensazione.Come se improvvisamente avesse ricordato a loro che la vita ,anche quando l’Apocalisse ha distrutto il tuo pianeta,non sia solo dare e prendere mazzate.Invecchiano e a chi lasciano la loro eredità?Chi li ricorderà non solo come valorosi compagni?Lucy si alza e si dirige verso il suo cavallo.Una lunga corsa ,per non pensare,per non abbandonare alle lacrime e a una sottile,ma bastarda malinconia quel poco di dignità di guerriera infaticabile che si è guadagnata nella vita.

“Ecco un bar!Proviamo a chiedere se hanno mai visto quei tre che cerchiamo”Dice un mercenario dello Svedese.

“Proviamo,al massimo scrocchiamo qualche birra”Risponde il suo compagno.

Carlo Rambaldi è perso in ricordi lontani,a navigare in un mare di noia.Con la sua barca che imbarca acqua e lui non ha nemmeno il salvagente.

“Vecchio!”Un tizio barbuto,pelato,con un giubotto da motociclista,ma senza motocicletta,lo sta chiamando.

“Si?”

“Una birra”

“E magari anche qualcosa da mangiare vero?”

“Esatto”

“Bè,la birra e il cibo sono finiti.Ho acqua calda e potenzialmente inquinata e qualche topo morto in cucina.Morto da settimane.”Taglia corto Carlo.

“Allora forse puoi esserci utile.Hai visto passare di qui Uno Straniero e due disgraziati?”Chiede l’altro mercenario.Un tizio magro con una grande cresta colorata.

“Può darsi,ma non ho mai dato informazioni alla polizia .Non so perchè dovrei darla a due come voi”

I due impugnano le pistole e le puntano contro il barista.

“Eh,no cari miei.Le armi non piacciono al mio bambino”Dice scuotendo la testa l’uomo.

I due mercenari ridono. “Il tuo bambino?O porello!Dove si trova che gli facciam passare la paura?”

“Qui dietro”

“Chiamalo”

“Chiamarlo?Motociclista ne sei convinto?”

“Si,nonno!Ci piacciono i bambini…Sono deliziosi!”

“Con il sugo vengono bene !”Fa lo spiritoso il punk spilungone.

“Bene,l’avete voluto voi.Vieni qui bambino mio.Ci sono due amici per cena”Comanda Carlo Rambaldi

Dal retro del bar esce ET. Tra le mani tiene un mitra e sulla testa una fascia rossa,all’angolo sinistro della bocca un sigaro.

“Cosa?”Chiede sbalordito il Motociclista.

“Amico,tu sei il male…e io sono la cura!”Dice l’alieno.Poi scatena un uragano di proiettili sui due malcapitati.Che finiscono a pezzi,ridotti in fumanti brandelli di carne straziata.

“Stasera si mangia,piccolino!”Dice Carlo accarezzando delicatamente la testa del suo “bambino”.

 

Lo Svedese nota il grande dispiegamento di mezzi ed armi nelle mani di quel buffone folle e della sua banda di stronzi pervertiti.Un grande carico,potrebbe interessare anche i suoi uomini.Tuttavia meglio non rischiare,ha visto quello che è successo a quel povero cristo che aveva blandamente criticato il padrone di quel circo degli orrori.

Mistress Crudelia è di nuovo nella cella di Rhona,la sua migliore preda.La ragazza indo-irlandese è resistente e non da alla sua aguzzina il piacere di supplicare pietà.Il suo pensiero per un momento vola verso quella ragazza che a Roma sotto l’invasione dei morti aveva salvato più volte la sua vita.

Hop Frog piange silenziosamente la morte della sua amata e maledice la vita del suo stupido e crudele padrone,ma che può fare?

Dr Strangelove è felicissimo per la sua armata di morti viventi.Micidiali e disciplinati.

In città Lo Straniero e i suoi due aiutanti continuano ,per inerzia e senza particolare soddisfazione , la loro guerra contro i morti viventi.Vittime troppo facili della loro rabbia e desolazione .Nerissima e senza speranza.Niente Zentropa,niente salvezza.Il mondo è finito nel nulla e nel tedio.

Lucy si avvicina alla ragazza.Sa che forse non è una buona idea,anzi una pessima idea ,ma visto che li ha seguiti e che ora sono giunti in Lombardia,bè due chiacchiere deve pur farle.

“Ciao”Le dice

“Ciao”risponde la ragazza.

“Come va?”

“Potrebbe andare peggio,visto i tempi.Non credi?”Ribatte lei.

“Si,ehm..Come …Cioè,come ti è capitato?”Lucy indica la pancia della ragazza.

“Mi hanno rapita le guardie del Signore delle Tenebre e della Morte.Mi hanno ingravidata.Io e altre tre siamo scappate.Sai ci fanno partorire e poi ammazzano noi e i nostri bambini.Vengono serviti come cibo per quel dannato e i suoi complici”Dice tutto in un fiato la ragazza.

“Cosa?”Lucy è incredula.

“Così.”

“Oh,cazzo e noi ti stiamo riportando..”

“Lo stesso, per me.Non c’è un posto buono dove nascondermi.Le mie amiche sono morte in ogni caso.Qui o altrove,voglio solo farlo nascere.”La voce è leggermente rotta da un pianto trattenuto.

“Bè,noi siamo diretti…A essere sincera,non so nemmeno io dove cazzo stiamo andando.Mai sentito parlare di Zentropa?”Chiede Skywalker

“Si,una nostra compagnia di prigionia.Da un danese,mi pare.Non lo so,forse è solo illusione”

“Mi servirebbe anche quella, ora.Credimi”Taglia corto Lucy alzandosi e allontanandosi dalla ragazza.

“Un bar?”Chiede Lo Svedese.

“Si”Risponde un suo uomo.Testimone della scomparsa dei suoi due compari,massacrati da Rambo Et.

“Dove?”

“Ho controllato una volta quella zona la chiamavano Porta Romana”

“Ricordo”Dice l’uomo alzandosi e preparandosi a una lunga e violenta caccia.

 

Mourinho non sogna più quello strano hippy che gli affidava la salvezza del mondo.Un giorno si è trovato senza scopi,senza interessi.Anche ora che sta estraendo la sua scure dalla testa di una grassa donna zombi.Forse deve chiedere seriamente a quei due pistola mola ,dove cazzo sta quella fottuta Zentropa.Meglio ritirarsi,basta guerra.

“Ecco,dico che dovremmo fermarci lì”Dice Achille indicando il bar di Rambaldi.

“Uh,dove è iniziata questa stupida storia?”Chiede M

“Bè, è l’unico che ho visto aperto”

I tre entrano.Il locale è vuoto.Silenzio.

“Carlo?”Chiede Lo Straniero.

Nessuna risposta.

“Carlo?”

Un lieve e debole rumore.Come qualcuno che pianga a bassissima voce,trattenendo il dolore.

I tre si avvicinano al retro e vedono.

Per terra ,fatto a pezzi,c’è Rambo Et.Carlo delicatamente accarezza i resti straziati della sua creatura.Ferito mortalmente anche lui.

“Cosa è successo?”Chiede Lo straniero.

“Gente senza immaginazione,gente che non può amare.A parte i loro soldi e la morte.”Risponde Rambaldi.

“Eccoli qui i nostri uomini!”Ridacchia soddisfatto Lo Svedese.

Simone,Achille,Mourinho ,si girano e vedono un esercito di figli di puttana con le loro armi puntate alle loro teste.

 

Il viaggio forse dovrebbe concludersi a Milano.Ormai non sono più soldati,ma molto probabilmente ricercati.Se davvero Davidovic avesse voluto eliminarli,cosa che preferirebbero non sapere mai.

La città è morta e deserta,gli zombi passano indifferenti e corrono da qualche parte.Come han sempre fatto gli indaffaratissimi milanesi.

 

Un urlo nella notte sveglia Lucy e Frank.

“Presto!Presto!”Grida Ursus .La ragazza sta partorendo.Il figlio nascerà settimino,brutta notizia.

I tre la osservano e sentono pesantemente il senso di impotenza,che fare?A cosa serve la gloria e la leggenda sul campo se poi non sanno nulla di come si porti al mondo la vita?

Poi Ursus si muove.L’unico che riesca in qualche modo a dare un minimo di aiuto alla giovane donna.La quale urla e si dimena.

Frank ha la sigaretta che trema tra le labbra e la tentazione di mettere le mani sulle orecchie per non sentire.

Lucy vorrebbe scappare.

Poi quelle grida cessano.

“Guarda”Dice Ursus,tenendo tra le braccia qualcosa.La ragazza non risponde

“Guarda”Ripete teneramente il gigante.

“Come cazzo fa a guardare se è morta????Non vedi che anche…Oh cazzo ma cosa è?”Grida Frank

Lucy si volta e lo guarda.Un piccolo essere con tre occhi,le mani senza dita ma due lunghi artigli e una coda.

Ursus lo tiene tra le braccia come se avesse chissà quale angelo provvisoriamente caduto dal cielo.

Lucy si avvicina e lo prende.Morto anche lui.Lo tiene stretto.Non sa come comportarsi.Sente la gola che brucia,le lacrime ustionano i suoi occhi.Non deve cedere.Nel Partito non sono accettabili debolezze di questo tipo.Ma si ricorda che dopo tutto non ha mai visto nessuno piangere disperatamente qualcuno come Davidovic,quando è morto il suo cane.

Si ritrova a piangere senza nemmeno accorgersene.

 

Un grande locale,buio.Sulla parete di fronte un gigantesco ventilatore,dalle grandi e pesanti pale.Lo Straniero apre faticosamente gli occhi.Scopre con immensa insoddisfazione e rabbia che è legato su una sedia.Scomoda,per giunta.A metà strada tra lui e il grosso ventilatore c’è un tizio.Alto e imponente.Palleggia.Bravino.

“Un piacere ritrovarti.Avevo lasciato quella squadra di sfigati per vincere la Champion e poi sei arrivato tu.”Dice il tizio continuando a pallegiare

“Ho vinto talmente tanto ,ragazzo,da non ricordare nemmeno il volto dei perdenti.Sai come è?La vita”Risponde sarcastico Mourinho.

Lo spilungone smette di fare il ganassa con la palla.La ferma in bilico sulla punta del piede e poi tira un potentissimo colpo al pallone.

Lo Straniero viene colpito in pieno stomaco e lanciato violentemente contro la parete.Il colpo contro il muro è violentissimo .Tossisce e vomita sangue.

“Dovrai imparare a perdere,allora.”Mormora sottovoce Lo Svedese.

Achille scopre con terrore che le armi di Lerner sono in mano a una banda di farabutti pervertiti e viziosi.Simone è quasi impazzito,straparla di nuovo di Zentropa,mentre le guardie lo colpiscono con i manganelli e Mistress Crudelia lo violenta brutalmente. L’occhialuto basso sente una grande rabbia crescergli nella sua anima,ma manca una cosa importante:la forza.

 

Le vie di Milano sono deserte.Non c’è nessuno.Nessuno.Dove sono finiti i branchi di morti viventi che avevano visto agitarsi inutilmente e senza scopo, al loro arrivo?

Paul Ws Anderson trotta tenendo in sella Frank.Ursus non parla più ed è come perso in un mare in tempesta di tristissimi pensieri.Lucy è stanca,demotivata,ha bisogno di uno scontro.Le munizioni scarseggiano,dovranno d’ora in poi affidarsi alle armi bianche.

“Un bar”Dice Frank

“Dove?”Chiede Lucy

“Laggiù”Risponde l’uomo indicando un locale con l’insegna in bilico sul patatrac.

Il locale all’interno è vuoto.I tre si guardano intorno insospettiti.Lucy prende il fucile a pompa -non nel senso di blow job eh!- tra le mani.Dal retro esce un uomo :bomber,capelli corti,una svastica tatuata sulla testa.In mano la testa di ET.

“Era il mio film preferito,da bambina .”Mormora Lucy .Incazzata e guardando con uno sguardo da Caronte,pronta a trascinarti all’inferno.Il nazistello tenta di estrarre una pistola,ma lei è più veloce.Il colpo alza l’uomo da terra e lo getta di violenza all’interno del retro.

“Non dovevi farlo”Avverte una voce alle sue spalle.Lei si gira di colpo e spara contro il tizio alto ,pelato e tatuatissimo che tiene sotto minaccia di pistola Ursus e Frank.La testa del tipo esplode in mille pezzi.

“Cosa ?Questo?”Domanda lei al cadavere decapitato.

Improvvisamente dal pavimento escono tre braccia che afferrano i nostri eroi.Ursus tira violentemente in su le sue gambe.Due braccia muscolose rimangono attaccate ai suo piedi.Un urlo disumano giunge da sotto il pavimento.Lucy spara gli ultimi colpi contro le mani che la bloccano,disintegrandole.Frank,con somma pazienza si abbassa e ustiona con il sigaro, le mani che lo imprigionano.

“Bravi!Molto bravi!”Dice un uomo entrando nel locale.Alle sue spalle ci sono almeno una ventina di uomini e altri trenta stanno arrivando.Ben presto Frank e Ursus sono bloccati e incatenati.

L’uomo si avvicina a Lucy.”Solito errore”Pensa lei.

“Le donne non dovrebbero girare per le città da sole e armate.Da noi ,non funziona così”Dice il tipaccio e subito fa partire un pugno.La donna però lo evita e brandendo il fucile come una mazza colpisce violentemente al ventre il suo agressore,il quale cade in ginocchio.Poi con furia incontrollabile sfascia il fucile sulla testa del tipo.Il cranio è squarciato con scheggie di legno infilzate nel cervello.

Lei è stanca e respira faticosamente.Getta l’arma che gronda sangue sul pavimento.Ora può arrendersi.

 

Le guardie la gettano senza troppi complimenti dentro una cella fatiscente.Lucy si siede appogiandosi al muro in fondo a quella lurida stanza.Topi,li vede che corrono.Ne afferra uno al volo e ne stacca con un morso la testa.C’è da mangiare almeno.Poi la porta della cella si apre.Una donna semi-svenuta,lamentosa,viene trascinata da alcune guardie all’interno del locale.Cade come peso morto su un pagliericcio ,una sorta di giaciglio penoso.

Dopo le guardie arriva una donna:alta,capelli rasta raccolti dietro la nuca,lingerie e stivaloni di cuoio.Tacchi vertiginosi e unghie lunghissime.Rosse,ma non di smalto.

La donna si gira verso Lucy.La fissa,con uno strano desiderio e crudeltà.

“Ci risiamo,ancora una volta”Pensa Skywalker,(cosa è successo lo saprete nel racconto che seguirà questo uè!,mentre quella donna si avvicina a lei

“Uh,carne fresca nuova!Meno male.Mi stavo stancando di quella lì e dei miei prigionieri.”Lei si abbassa guardando negli occhi la Generalessa.

“Ti ammazzerò”Dice Lucy

“Oh,certo .Dicono tutti così”Risponde la donna girandosi per allontanarsi ,poi ritorna indietro velocemente e tira due calci pesantissimi contro il volto di Skywalker.Lei sente dei denti che saltano e un forte dolore al viso.Non solo l’ammazzerà,ma la farà morire morendo.

Ora è sola.L’altra prigioniera non smette di lamentarsi.Il dolore delle ferite,l’umiliazione subita per le botte prese e non restituite,la portano ad alzarsi faticosamente e ad avvicinarsi traballando verso l’altra donna.

“Senti…Ascolta!Cazzo!Che male,insomma:mi ascolti?La pianti di frignare eh?Oh,devo ammazzarti con le mie mani così la smetti?”Dice incazzata all’altra prigioniera.Ora è vicina.Si inginocchia furiosa.Cazzo,però se l’hanno massacrata.

Quel viso..La conosce di già.Pensa frettolosamente alle donne che ha incontrato nella sua vita.Nessun volto in particolare,tranne…

“Rhona?Rhona?Che …Che cosa ti hanno fatto!”La sopresa e il dolore sono troppo forti per essere controllati,così Lucy urla e piange nello stesso momento mentre tiene tra le braccia il corpo martoriato della ragazza indo-irlandese.

Achille è nervoso e dolorante,dannatissima Mistress Crudelia.Simone ormai è impazzito e vive in un mondo di tenerezze e fantasie disneyane.La porta si apre e all’interno vengono spinti due uomini.

Uno cade proprio sopra di lui.L’occhialuto nota che indossa una divisa assai famigliare.L’esercito popolare,l’armata rossa del generale Lucy Skywalker è lì..in prigione con loro.Sono forse dei sovversivi venuti a prendere le armi?

“Armi?”Chiede Frank,mentre si aggiusta vanitosamente il ciuffo e sistema la giacca per non sfigurare,chissà con chi.

“Si,quelle di Lerner”Spiffera tutto Achille.

“No,non direi:cercavamo Zentropa.Il paradiso terrestre,per il nostro Amato Presidente.”Lo informa Costello.

Achille capisce di essersi messo in guai ben peggiori rispetto a quelli che sta vivendo.

Lo Svedese conta i soldi.Tanti,davvero tanti.Il Signore delle Tenebre e della Morte si sta ubriacando con del pessimo vino pasteggiando con goduria una cena a base di bambini della colonia di Monza.Sua sorella Mistress Crudelia si sta preparando allo scontro che avrà tra poco con la nuova prigioniera.Hop Frog tiene nascoste all’interno della manica della sua camicia da buffone e gran ciambelliere ,le chiavi per liberare i prigionieri.

 

Un rumore,alle sue spalle.Mourinho apre con fatica gli occhi.

“Shhhh!Ti sto liberando.Tra poco lui sarà qui.Sai come sistemarlo?”Domanda Hop Frog.

Lo Straniero sorride cattivo.

 

Fischiettando Lo Svedese entra nella stanza dove hanno imprigionato M.Si blocca appena entrato,la mano sinistra ancora sulla maniglia.La sedia al centro del salone…Vuota.

“Cercavi me?”Chiede Mourinho mentre chiude con violenza la porta.Il braccio del capo dei mercenari si spezza .

M apre la porta e prende la testa dello Svedese e poi la richiude violentemente tre volte.Quando è sicuro che l’osso del collo si sia spezzato,afferra i lunghi capelli dello Svedese e lo spinge per terra.

Lo Straniero si avvicina al pallone ,che si trova in mezzo al salone.Tutta la sua vita.Da grande e infaticabile guerriero sportivo.Tanti successi,tanta gloria.Svanita.Persa.Palleggia distrattamente.

Un rumore,alle sue spalle,si gira.Con grossa fatica Lo Svedese cerca di rialzarsi.

Mourinho tira un violento calcio al pallone che va a sbattere con immensa potenza distruttrice sul volto del Mercenario .La faccia dell’uomo è distrutta e il grosso naso frantumato.L’osso buca il cervello dell’uomo ,uccidendolo.

“Ciao Pinocchio”Ridacchia M.

Hop Frog velocemente entra nella cella di Simone,Achille,Ursus,Frank.Li libera e li conduce fuori dalla loro lugubre prigionia.

Sul suo trono tarocco Il Signore delle Tenebre e della Morte ,circondato dalla sua armata di viziosi ed emarginati,puttane tossiche e grassi transessuali ,si prepara a godersi lo spettacolo dello scontro tra sua sorella e amante Mistress Crudelia e la nuova arrivata.Pensa che magari una sega Regale per questo scontro potrà pure spenderla.

Sul ring Lucy fissa duramente la donna che ha massacrato Rhona.Per fortuna non è morta quindi la farà soffrire,ma non come aveva intenzione di fare all’inizio.

Crudelia si avvicina spavalda:un frustino malandrino nella mano sinistra,una sorta di vibratore con una lama nella destra.

Lucy,calma si prepara a farla soffrire soffrendo e morire morendo.Insomma un bel spettacolo che farebbe impressionare lo Splatter eh!

Crudelia cerca di colpire al volto Lucy,ma la donna schiva quel calcio.Evita anche un colpo di vibratore tagliente alla gola e rimane invece ferita dal frustino che le taglia lo zigomo sinistro.Skywalker si trova contro le corde del ring.I fetenti fanno tifo per la lurida sgualdrina del bdsm,la quale si pavoneggia sicurissima.

Di nuovo un calcio,ma questa volta oltre ad evitarlo,Lucy riesce a imprigionare la gamba della sua avversaria tra le corde e poi le tira tre violente gomitate alla tempia sinistra,Crudelia è a terra con la gamba imprigionata.

Non doveva toccarle la sua Rhona,cazzo!Lucy si avventa saltando sullo stomaco della donna,fino a quando sente le costole spezzarsi e lei vomita sangue.Poi si allontana mentre sente i fischi del pubblico.Lei si ferma in mezzo al ring e sorridendo con gli occhi chiusi ,alza la cielo le mani.Dito medio ben in evidenza per quel pubblico di farabutti.

Improvvisamente un dolore acuto alla spalla destra.Crudelia la sta tagliando con il suo fottuto vibratore dotato di lama.Lucy lascia esplodere tutta la violenza e rabbia covata in anni e anni di durissima sopravvivenza.Con un calcio volante colpisce violentemente alla tempia sinistra la Mistress.La testa della donna si sbriciola facendo volare materiale celebrale,scheggi di ossa,sangue.

Non contenta e in preda a una isterica rabbia ,Lucy afferra l’arma tagliente della sua nemica e comincia a sezionarla.Ridendo cattiva e satanica,squarcia la carne ,strappa organi.Infine completamente coperta di sangue e con lo sgaurdo folle di chi è appena tornato dall’inferno indica quel pirla del Signore delle Tenbre e della Morte.

Il panico esplode in sala,tutti cercano di scappare.Proprio in quel momento arrivano M,Simone,Achille,Ursus e Frank.Armati fino ai denti e incazzati come il diavolo quando non riesce ad afferrare qualche anima.

Mourinho con le sue mannaje stacca gambe,braccia,sventra e tagliuzza senza pietà l’intera banda dello Svedese.Simone ormai ha capito che Zentropa non è un luogo,ma la rabbia di vivere e con un fucile a canne mozze fa esplodere toraci e teste delle guardie e del troiame del Signore di quel dannato posto.Achille nervosamente spara con un mitra sui disperati che tentano la fuga.Frank,annoiato,guarda la pessima coreografia di quegli scontri e di tanto in tanto spezza qualche collo con la sua arte da karateka.Ursus è un tornado che spazza via ogni resistenza,in una sinfonia macabra di osse spezzate e teste strappate dal busto.

La fuga del Signore delle Tenebre e della Morte è quella dei sadici contro i deboli e vigliacchi quando viene il momento di pagare quello che si è fatto.Vizio delle società borghese,che spezzerem…ehm,non è un mio comizio!Pardon,dunque il racconto…Ah,si:il cattivo scappa.Urlacchia:Guardie!Guardie!E intanto inciampa ,cade,si rialza a fatica,striscia,implora,piagnucola.Hop Frog,il suo buffone compare all’improvviso.

“Oh,eccoti!Eccoti!Amico mio,aiutami!”Frigna il Padrone.

“Venga ,venga,mi segua”Dice il nano deforme,mentre velocemente punge al braccio sinistro il fetente Signore delle Tenebre e della Morte.

“Ahi!”Gridacchia il cattivaccio,ma è troppo spaventato per riflettere su quanto avvenuto.Hop Frog lo guida verso la cantina dove ha preparato una trappola mortale.

“Fermo!”La voce potente di Erminio Giannetti,capo delle guardie ex tenore pop e reazionario in libera uscita e molestatore di bambine durante i suoi tour di turismo sessuale,esplode nei corridoi.

Hop Frog sanno che son lì per lui.Fanculo.Bè,lo stronzo l’ha avvelenato.Ci pensarà il veleno o forse quegli stranieri.Sa che ha fatto quello che doveva fare.Lei non si era mai accorta di quel patetico nano,buffone di corte e viscido Gran Ciambelliere,probabilmente lo odiava pure.Una lacrima scende sul volto del grande,piccolo uomo.Chissà come deve essere L’Amore,quella cosa che tanti hanno cercato senza trovarla e troppi l’hanno dispersa da sciocchi quando l’hanno avuta.Ridendo si gira e spara tutto il caricatore della pistola contro Erminio e i suoi.Gli uomini vengono colpiti a morte,ma anche Hop Frog è messo male.Cade per terra.

Un calcio violento lo colpisce sul fianco destro,e poi altri e altri e altri.Il Signore delle Tenebre e della Morte si sente di nuovo grande e immortale.

Hop pur stremato dal dolore ride sempre più forte.

“Cosa hai da ridere stronzo?”

“Ci rivediamo all’inferno,ti servirò vivo ai bambini che hai fatto trucidare.”Dice il nano morendo.

Lucy corre lungo i corridoi.Nonostante sia piena di ferite,la compagna come tutte le donne socialiste è pressochè imbattibile eh!Alle sue spalle avanzano velocemente i maschietti.

Davanti a lei arrivano due guardie armate di lance,lei si lascia scivolare sulle ginocchia e scivolando arriva a passare sotto le lame delle armi,estrae i coltelli e colpisce al ventre i due malcapitati sbudellandoli.Poi si alza e fischia forte

Nella stalla Paul Ws Anderson sente il richiamo della sua padrona.Subito tira con forza le catene che lo imprigionano e le spezza.

Le due guardie intente a giocare una partita di carte non hanno nemmeno il tempo di reagire,gli zoccoli della bestia spaccano le teste dei poveracci.Ora è libero e si lancia alla ricerca di Lucy.

L’unica certezza di farcela è liberare L’Armata Delle Tenebre,quei morti viventi creati da suo fratello e occasionale amante-come lo era Mistress Crudelia-che è Dr Strangelove.Arrivato in Laboratorio ,nota sua fratello che si trastulla violentando e frustando un povero zombi.

“Cosa fai?Qui siamo vicino alla fine…Liberali!Liberali!”Supplica e si incazza Il Signore delle Tenebre e della Morte.Afferra per il bavero del camice il fratello e si accorge che è completamente fatto.Lo lancia per terra.Libera dalle catene lo zombi schiavo dei vizi praticati dall’uomo di scienza e abbassa la leva che apre la cella dei soldati-morti viventi.I quali,lentamente,escono.

Dr Strangelove vede il suo schiavo inchinarsi su di lui.L’orrore e la paura invadono i suoi pensieri.Con una mano tremolante cerca di nascondersi la visione del viso putrefatto del morto che vuole vendicarsi per le violenze subite.

Ben presto comincia a cibarsi della carne del dottore,a piccoli e dolorosi pezzi strappati con calma.Un morto vivente che ha imparato a non abbuffarsi.La fine tremenda dello scienziato,consumato fino alle ossa.

Lucy vede Paul avanzare verso di lei.Affrettando la corsa salta in groppa all’animale e guida i suoi uomini all’assalto finale contro le ultime guardie rimaste vive.

Achille e Simone si mostrano combattenti confusionari,ma particolarmente feroci infierendo spesso e volentieri anche contro le povere guardie che si vogliono arrendere.Frank con pochi colpi di spada infilza le truppe sciolte e disordinate dei mercenari dello Svedese,ormai rimasti pochissimi ,e delle guardie del Signore delle Tenebre e della Morte.Ursus infaticabile spezza colli,braccia,schiene.

M,nella sua eleganza e determinazione ,offre una lezione di sterminio delle forze nemiche di rara efficacia.Sbudellando,decapitando,tagliando in due i sventurati che capitano a tiro della sua ira.

Silenzio.Tutto finito.I nostri eroi si guardano in faccia,sono stanchi.Poi uno strano rumore.Tonf!

“Oh ,cazzo!Di nuovo!”Dice Achille

“Cosa?”Chiede Frank

“ZOMBI!Ma tu dove cazzo eri quando la Generalessa Lucy Skywalker ci faceva lezione sui morti viventi?”Si infuria Simone.

“Oh,meno male che qualcuno ha prestato attenzione alle mie parole”Esclama sarcastica Lucy.

Mourinho si prepara,ancora morti viventi.Prende un sigaro e se lo accende lentamente.

“Bè,è ora di fare un bel massacro”Dice mentre prende dal suo cappotto due lunghe spade.Al suo fianco si mette Lucy,che peraltro pensa :che eroe e che errore per me tifare Roma e non Inter,anche lei armata di spada e pronta allo scontro.

“Mi devo proprio rovinare il vestito?”Domanda Frank.Ursus lo prende di peso e lo getta davanti con gli altri.

Tonf!Tonf!Tonf!

“Questo però è diverso!Stanno marciando,non strisciando i piedi”Avverte Lucy.

“Una cazzo di Armata delle Tenbre ?”Domanda Mourinho

“Si”Risponde lei,poi si accorge che ai suoi piedi giace una guardia morta.Vicino al cadavere del soldato c’è un fucile.Lo raccoglie e carica.

“Sono Lucy,reparto ferramenta!”Cazzo è tutta la vita che sognava di dire una frase simile.Oh,ognuno ha i suoi sogni!

Eccoli arrivare :L’Armata delle Tenebre.Morti viventi vestiti come antichi legionari.Scudo e spade

“Prendiamoli a calci nel culo fino all’inferno!”Urla M.E si getta facendo roteare nelle mani le spade .Tre morti viventi si avventano su di lui,ma egli riesce ad evitare i colpi e a infierire ,infilzandoli,sui corpi decomposti degli zombi.Lucy con calma spara agli zombi soldato.Esplodono in mille pezzi teste e corpi.Ursus tira pugni che frantumano scudi e soldati.Frank con la sua abilità evita di farsi infilzare poi colpisce duro con un’ascia recuparata dal cadavere di un mercenario.

Achille e Simone cercano di resistere all’assalto.Se la cavano,ma sono stremati dallo scontro.Paul tira calci ai morti viventi, staccando dal corpo la teta dei nemici.Ben presto hanno la meglio sull’Armata dei morti viventi.

Il veleno non è abbastanza forte per ucciderlo,ma Il Signore delle Tenebre e della Morte avanza ormai barcollando e tremando.Si ritrova nella sala del Trono,dove per anni ha comandato con cattiveria e ferocia.Strisciando e in deliro cerca di avvicinarsi al trono.Supera con fatica i tre gradini che lo separano dalla sua sdraio di merda,ma che per lui è un vero trono.

Mentre con forza e disperazione tenta di alzarsi in piedi,sente un rumore alle sue spalle.Si gira e li vede.

Sono tutti lì.Liberi,armati,pericolosi.

Piangendo chiede gesticolando pateticamente un po’ di pietà

Il plotone di esecuzione prende la mira e getta violentemente contro il fetente capo dei cattivoni i coltelli che tengono in mano.

L’uomo finisce infilzato e cade sul suo trono.Ancora vivo,seppure terribilmente straziato,come una sorta di San Sebastiano del Male.

M si avvicina.In mano una bomba.Afferra la Corona di plastica del Re dei bastardi.Vi lega la bomba e poi pone la corona sulla testa del Signore delle Tenebre e della Morte.

Poi con calma Lo Straniero si allontana.Fa schioccare le dita.La testa del cattivo esplode lanciando pezzi di cranio,cervello,osse in ogni parte della stanza.

Epilogo.

Il viaggio è lungo,ma senza incidenti.

Paul porta Rhona ,ferita,ma viva .Seppure spesso svenga,ma ce la farà.

Gli altri come cavallieri sputati dall’inferno dei Grandi Figli Di Puttana camminano godendosi la fine della battaglia.Lucy ha in mente solo una cosa..Bè,due.La prima riguarda la giovane indio-irlandese,ma la seconda è quella di farla pagare duramente a quel bastardo di R.S.Lerner.Sapeva che Davidovic non l’avrebbe mai tradita o lasciata sola.Anche perchè non sarebbe capace di sopravvivere pensa ridendo.

“Credo che mi fermerò qui”Dice M.

“Come ?”Chiede Frank

“Si,in questo villaggio.C’ è della terra,tanta terra.Verde e un po’ di vento fresco.Potrei trovarmi bene.”

“Anche noi ci fermeremmo qui.”Dice Achille,parlando di lui e Simone.

Lucy si avvicina ai tre uomini e stringe fortemente le mani dei tre valorosi guerrieri.

“Ci rivedremo”Dice mentre si allontana.

Giorni lunghi di viaggio,notti insonni perchè non vuole perdersi nemmeno un attimo della guarigione di Rhona.Che farà ora,quando lei sarà completamente sana?Non ha risposte.

 

Stalingrado è in festa:tornano i suoi Soldati.

Su un palco Davidovic e tutto il direttivo aspetta con impazienza il ritorno di Lucy.Le cose cambieranno,dovranno parlarsi a lungo.Che stupido è stato a far in modo che sciocche incomprensioni rischiassero di mettere in crisi il loro rapporto di fraterna amicizia.

R.S.Lerner guarda l’orologio,presto scatterà l’attentato.Sorride soddisfatto.

La porta d’entrata nella città viene aperta:eccoli!

Istintivamente Lucy e Davidovic avanzano abbandonando una i suoi uomini e l’altro il palco,per stringersi calorosamente la mano e sorridersi con sincerità

Proprio in quel momento qualcuno spara dei colpi di fucile.Lucy e Davidovic cadono morti.

“Un atto vergognoso,un grave attentato al nostro Stato .Con dolore oggi mi tocca prendere le redini del partito,e portarlo verso una nuova tappa.Davidovic e Lucy sarebbero fieri di noi,della giustizia che abbiamo fatto.Veloce e spietata contro il vile attentatore.Io R.S. Lerner mi prendo la responsabilità…”Il vigliacco non finisce il suo discorso, mentre intorno a lui i suoi uomini applaudono,la porta della Sala Congressi esplode.

Lucy e Davidovic avanzano lentamente ,armati e pronti a mettere fine alle malefatte dell’Opposizione.

“Caro Leader,sono loro..Loro!”Urla Victor Serge indicando Zinoviev,Kamenev e R.S.Lerner.Davidovic punta il suo mitragliattore contro l’infame e spara tutto il caricatore.Il corpo del traditore esplode sotto la furia dei colpi.Lucy mira alla testa di Zinoviev ,che implora pateticamente pietà.La rivoluzione non ammette giustificazioni o pentimenti tardivi.La testa del traditore viene squarciata dai colpi di pistola di Skywalker.Ben presto i due eroi del popolo e della rivoluzione fanno a pezzi le quinte colonne.R.S.Lerner punta la pistola contro Lucy,mentre lei le offre le spalle.Davidovic se ne accorge e con un salto -l’unico che a un non atleta come a lui sia mai riuscito- si becca i colpi mortali sparati dal vigliacco infame .

Lucy si gira e prende tra le sue braccia l’amico.Una lacrima scivola sul suo volto.

“Le donne socialiste non piangono,compagna.Vai e portami la testa di quel bastardo”Ordina Davidovic

 

R.S. cerca di scappare.Spaventato,senza direzione o possibilità di farcela.Sente dei passi veloci dietro di lui.Con la coda dell’occhio guarda dietro le sue spalle.Lucy sta arrivando.Non l’ha mai vista così arrabbiata.Lei con un salto afferra l’uomo e lo fa cadere per terra.Poi si siede sopra e gli tira dei fortissimi pugni in faccia.Fino a spaccargliela del tutto.Rendedola un ammasso scomposto di carne sanguinolenta.Si alza estrae una pistola e svuota tutto il caricatore contro il cadavere di R.S. Lerner.

 

Una sala d’ospedale,come tutti i suoi compagni -cittadini.Nessun privilegio.

Davidovic sta morendo.Lo sanno entrambi.

Lucy seduta su una sedia osserva l’amico di tante avventure e battaglie,quante volte gli ha salvato la vita a quel maldestro quattrocchi.Lui è sveglio.

“Sai una cosa?”Chiede lei

“Cosa?”

“Ho trovato Zentropa.Avevi ragione .”

“Io e Lars”

“Si,tu e quel dannato danese.Ti piacerà sai?”

“Dici?”

“Certo.Appena ti rimetti,ti porterò.C’è..ehm..si dicevo:c’è una grande vallata.Per il kolchoz,sai?Ci potranno andare tanti nostri compagni e viverci bene.Tranquilli.Ti farò costruire una statua che ne dici?”

“Che sono egocentrico e quindi va bene.”

I due ridono.L’uomo tossisce.

“E comunque è stato un piacere per me”Dice lui

“Cosa?”Chiede lei

“Averti conosciuta.Ed essere stato tuo amico”

“Vale anche per me”

“Bè,credo che questo sia il momento in cui parte una musica triste,la mdp effettua il suo dolly ,la protagonista saluta l’amico che muore e fine,no?”

“Come ?”

“Si,così manca solo una cosa però…”

“Ma che dici?”

“Vai ,ti sta aspettando”

“Chi?”

“Sai bene chi?”

“Oh..no,bè…Dopo quando tu uscirai da qui.”

“Non fare la sciocca.Ti sto dando un ordine,abbiamo combattuto troppo tempo.Hai combattuto per troppo tempo.Meriti di vivere ora.”

L’uomo sorridendo si lascia morire contento.

Lei chiude i suoi occhi

“Buon viaggio comandante”Mormora

 

Frank e Ursus trattengono le risate a stento.Il primo nuovo Caro Leader e il secondo Generale dell’armata rossa.

Lucy la vede.Rhona è seduta su una panchina.Che fare?Comincia a camminare verso la donna indio-irlandese.Mentalemente si ripassa qualche frase,qualcosa da dire.Niente.Dannazione,un’altra guerra per favore!

Eccola.Lei si volta e le sorride.Oh,madonna..

Lucy si siede accanto a lei.

Si guardano sorridendo.Rhona la fissa come se si aspettasse che l’altra le dovrebbe dire qualcosa di misterioso.

“Si,ecco…ehm..io…cioè…”Lucy un po’ fissa la ragazza un po’ guarda verso il magnifico panorama della città di sera.

Poi sente qualcosa che stringe la sua mano.E’ la mano di Rhona.

“Thank you my hero”Dice la ragazza e abbraccia Lucy.

 

LA BANDA KOLK

27 Gen

 

 

 

Non è umano…Non è umano”Mormora il camerata Mariani,mentre inciampando e stando appena in bilico cammina per Milano.Quello che ha visto fare quella notte al prigioniero è qualcosa che non si sognava neppure si potesse immaginare o fare.Non umano,anche nel senso di crudeltà umana.La sua mente sconvolta pensa al viso di Kolk,la trasformazione quando ha abbandonato ogni aspetto fisicamente umano per diventare altro…Cosa?Non vuole ricordare,pensa che non potrebbe resistere di nuovo alla visione di quel mostro infernale,quella creatura delle tenebre che ha preso il posto del camerata Piero. Gli altri si erano fermati in silenzio due secondi,che parvero durare un’eternità al povero Mariani,per guardarlo:visi spenti,inespressivi,insoopportabilmente pallidi.E gli occhi?Vuoti.Eppure lui in quei due secondi ha visto l’inferno come dovrebbe essere veramente e loro una banda di demoni.Assetati di sangue e di carne umana.Tra le mani brandelli del corpo del malcapitato prigioniero.Augusto palleggia tranquillamente con la testa del defunto.Eppure si sono fermati e l’hanno guardato.

“Non mangi?”Chiede delicatamente Kolk.Gli porge con gesto autoritario una parte del cuore del prigioniero.Mariani vomita.

Ora fuori nella notte che soffre di solitudine per via del coprifuoco,il giovane camerata vorrebbe solo tornarsene a casa.Scrivere al Partito affinche lo mandino da qualche altra parte.Qualsiasi altra parte,anche combattere contro i ribelli.Lui è sempre stato un camerata assai virile e coraggioso,mai temuto la pugna,la battaglia,la guerra.Ne ha torturati di comunisti e oppositori.Mai un passo indietro.Eppure,eppure ora che ha visto come è fatto il diavolo e che le porte dell’inferno sono state aperte,una primitiva paura si è impossessato di lui.

“Francesco”Un sussurro.Debole ,ma comprensibile.Mariani si gira per vedere se qualcuno lo stia seguendo.Ombre sconosciute,improvvise,qualcosa si muove,ma non riesce a comprendere se sia vero o immaginazione.La paura freddissima,gelida,comincia ad avanzare dalle gambe,fino alla testa.”Francesco” di nuovo quella voce.Un sussurro che taglia la notte placida della città sotto assedio.

Il giovane fugge,senza direzione,inciampando e cadendo,alzandosi faticosamente.”Camerata Mariani”,”Francesco”,”Vieni a mangiare con noi”,”Non scappare”,tante voci che lo raggiungono come pugnalate alle spalle.Chi parla?Di chi sono quelle voci.

Vorrebbe gridare aiuto.Una caserma dei carabinieri,o della polizia.La sua fuga disperata e senza senso gli ruba solo energie.Ormai è stanco.

Si inginocchia in mezzo alla strada.Aspetta con terrore la sua fine,non può fare altro.Pensa di sfuggita a quante volte abbia riso mentre avvicinandosi a un condannato a morte ci metteva tanto tempo per sparargli in testa.Tanto che quello piangendo spesso supplicava che gli sparasse,basta con quelle sofferenze.E lui rideva.

Ora sa che non c’è proprio un cazzo da ridere.La notte è tornata normale.Niente voci,nessuna presenza.Il suo respiro affannoso e rotto,si normalizza.Nessuno in giro.Quanto è stato stupido.Ride,ride,ride forte,nervosamente.Quando sta per alzarsi è accecato dalle violentissime luci di due fanali e poi sente le urla bestiali e le risate sataniche dei ragazzi.La banda è lì,ed è tutta per lui.

Mariani si rialza e corre di nuovo.Dove andare?Non lo sa.Non riesce a pensare.

Dietro di lui l’automobile si avvicina sempre di più.Loro urlano come bestie. Ruggiti bestiali dell’oltretomba.Con il tallone sente di aver toccato la macchina,sono lì.Poi una mano esce dalla portiera posteriore,lo afferra e lo trascina dentro all’abitacolo.

Il silenzio cade pesantemente,come se non fosse successo nulla.

 

 

1

Le acque del lago hanno il potere di calmare la mente di Ettore.Fuma una sigaretta distrattamente mentre pensa agli ultimi giorni.I ribelli sono in montagna e non accennano non solo a fermarsi,ma anche a diminuire.Rammenta che solo pochi anni prima la maggior parte degli italiani si era piegata al volere del Partito.Che giorni di festa spensierata,che ardito sentimento patriottico e che tempra guerriera avevano dimostrato gli Italiani. Un popolo sempre sbeffeggiato e umiliato alzava la testa con orgoglio,onore,coraggio.Altri giorni e tempi,Ettore non ama nemmeno vivere nel ricordo e nel rimpianto.Robe da donnette.E a proposito di donnetta,eccolo arrivare:Alessandro.Anzi,il conte Alessandro.All’interno del Partito tutti erano,anzi sono camerati e basta.A parte chi ricopriva un ruolo di grossissimo prestigio.Però nessuno ostentava il suo titolo nobiliare o altro.Tranne quel maledetto Alessandro.

“Camerata”La mano alzata distrattamente.Un saluto che nulla aveva di cameratistico e fiero,ma un gesto pigro e donato quasi per pietà al suo “inferiore”

“Conte”Risponde alzandosi in piedi e facendo battere i tacchi dei lucidissimi stivali

“Per favore,per favore.Il ticchettio non lo sopporto.I rumori mi danno noia”il Conte fa una delle sue notissime facce schifate.Poi si sistema meglio sulla sedia esposta fuori al rinomato bar con vista sul lago. Manco fosse l’oceano pieno di meraviglie marine.

“Uhm,giornata nuvolosa.Come sempre,eppure non fa freddo.Lei ha visto se hanno pulito codesta sedia?No,perchè ho un vestito nuovo…”

“Dite conte,volevate parlare con me circa..”Ettore lascia a metà la frase per permettere al camerata Alessandro di arrivare dritto al sodo.

“Oh,quanta fretta.Quanta fretta,aspetti!Prima beviamoci qualcosa.So che qui i cocktail sono buonissimi.Sa,a me piacciono molto quegli ombrellini.Ha presente quelli che mettono nel bicchiere…”

“Si,si,sentite sono dispiaciuto di interromperla:ditemi perchè mi avete fatto chiamare da Milano.Sapete che le strade ormai sono pericolose?Pensiamo che i Ribelli scenderanno, dopo questo inverno , dai loro rifugi.Dunque…”

“Scendano pure.Vengano.Illusi,come se poi a loro lasciassero ricostuire la Nazione.Non credo cambierà nulla.Qualcuno, che è stato fermo una settimana in montagna a giocare all’alpino, finirà nel nuovo governo voluto dai vincitori:americani e inglesi.Non serviamo più ormai.Anzi,voglio precisare:serviamo ancora,ma non in queste vesti.Non più.Peccato,sa?Tuttavia è inevitabile.Dobbiamo preparare un bel funerale”Conclude con amarissima ironia il Conte

Ettore vorrebbe ammazzarlo lì,seduta stante.Frocio di merda.Rotto in culo,busone,culattacchione,ricchione,che non sei altro!Lui era entrato nel Partito perchè attratto dalla perfezione delle Parate,per la bellezza delle divise,per l’estetica che l’architettura di Regime sapeva dare alla Nazione.Era colto,almeno così sosteneva Ben.Lo diceva il capo e allora andava bene per tutti.Ma quando mai aveva preso azione?L’aveva mai visto malmenare qualcuno?Ah,no…L’Ovra aveva riferito che spesso andava nei carceri,quando c’erano interrogatori contro i detenuti politici perchè amava sodomizzarli.Per pura passione sessuale e fedeltà al partito.Eccolo il portavoce del governo,l’uomo a cui affidavano la Propaganda Popolare.

“Un funerale?E per chi?”Chiede trattenendo malamente la rabbia il Camerata giunto da Milano

“Kolk”Risponde serissimo il Conte

“Kolk?Ancora lui?”Domanda stupito Ettore

“Lo conoscete?”

“Lo avevamo trasferito dalla capitale..”

“Noi?Noi abbiamo fatto trasferire Kolk?Oh,forse sono stati i nostri padroni,anzi scusi:Alleati,o meglio Alleati Padroni,a farlo allontanare dalla capitale?”

“Non importa.Non comprendo nemmeno questo tono,caro camerata!Noi stiamo ricostruendo con fatica la Nazione,che qualche vile e traditore sta consegnando agli americani.In ogni caso,non voglio perdere tempo…io schifo il disfattismo!Dicevo?Ah,si:Kolk.Lo allontanarono da Roma,per via di una brutta storia di spaccio di cocaina e alcune rapine fatte passare per azioni di guerriglia partigiana.In realtà ha svaligiato diverse case di alti gerarchi del Partito e dei nostri Alleati.Hanno pure violentato diverse dame,donne rispettabilissime dell’alta borghesia nobiliare e ponteficia.”

“E lo hanno graziato?”

“Si,è pur sempre l’uomo che ha arrestato il generale Caracciolo.Se non rammento male”

“Uh,si!Avrebbe dovuto assistere a che razza di gioia scomposta il Ben si è lasciato andare.Tuttavia,perchè le parlo di questo Kolk?Perchè a Milano ha ucciso due persone :un ragazzo e una giovane donna incinta.Stava dando la caccia a un ribelle e si è messo a sparare come un coglione per strada.Ammazzandoli”Conclude il conte

“Un grave danno per il Regime .Sopratutto in questo momento”Sottolinea amaramente Ettore.

“Si,vogliamo morire da vergini.Come se durante questi anni non siamo vissuti come animali in branco,assetati di sangue e scioccamente violenti.Credo che c’entrino di più la cocaina e i soldi che la banda ruba o tiene per sè.Però comprendo anche Graziano ,il suo superiore,o Ben.L’omicidio di Kolk per questo grave danno al sistema potrebbe aiutarci a vivere meglio e giungere a un accordo soddisfacente.”Il conte si alza stancamente dalla sedia e poi si allontana

Ettore rimane a fissarlo:odio e compassione per quel maledetto dandy.Poi si alza e si dirige verso il traghetto che lo porterà sulla riva opposta dove ha parcheggiato la sua automobile

“Ah,Ettore!”Il Conte lo sta richiamando.

“Cosa c’è?”Domanda il camerata

“Mi faccia sapere poi se è riuscito a ucciderlo”Dice il dandy

“Perchè?”Chiede sbigottito Ettore

“Non è umano”Sorride il conte andandosene e fischiettando allegramente.

 

Carcasse di automobili,palazzi squarciati e pericolanti,polvere e dettriti per strada,a ogni lampione di corso Buenos Aires e non solo i cadaveri putrefatti dei ribelli impiccati,spesso due o tre persone che si aggrappano ai piedi dei morti per rubare un paio di scarpe.Eppure la sera molti vanno ancora nei teatrini improvvisati a vedere tristi numeri di avanspettacolo.La risata non ti guarisce dalle ferite di guerra,ma almeno offre una piccola pausa.

Kolk ride e applaude forte,scompostamente.Spesso si diverte a ridere prima che il comico faticosamente arrivi a una penosissima battuta.Vuole che tutti sappiano:il dio Kolk è tra di loro ed è perennemente affamato.Dietro di lui siedono due tra i suoi uomini migliori:Armando e Augusto.Ridacchiano anche loro,mentre macabramente salutano attori e pubblico con le mani mozzate ai prigionieri.

“Zitti !Zitti tutti!”Tuona Kolk quando sul palco,per la disgrazia dell’arte,arriva la sua amata Tiziana.Una ragazzetta ,bizzarro incrocio tra il romanticume più zuccheroso e la perversione più depravata.Per questo piace al capo della banda di aguzzini più maledetti d’Italia.

Lei di professione fa l’amante-tutto il regime l’ha conosciuta molto bene- poi per pura cattiveria nei confronti del canto e del teatro fa la soubrette di rivista.

Il silenzio scende sulla folla di spettatori.Mentre Kolk e i suoi uomini puntando le pistole contro il pubblico sottolineano i punti da applaudire del ridicolo spettacolo .

“N

on pensavo di rivederti”Dice la ragazza mentre si strucca.

“Perchè?”chiede Kolk

“Ti danno la caccia”

“Chi?”

“Ettore”

Kolk ride forte ed allegro:”Ah,bè allora posso stare tranquillo”

“Ettore è un eroe,un vanto del nostro Partito”Ribatte lei leggermente stizzita

“Eroe?Cara,se tu potessi capire ti spiegherei che gli eroi non esistono e a ben vedere non servono.”Risponde svogliato e sdegnato l’uomo

“Cosa non posso capire e perchè?”

“Perchè sei una donna,anzi una ridicola puttanella cocainomane.Il che,nel pauperistico universo femminile,è la rappresentazione migliore.Tuttavia te lo spiego:eroe…Dunque,ah si ecco!Una bella invenzione dello stato attribuita al più coglione ed autolesionista tra i suoi imbecilli servitori,un fanatico che crolla dopo il primo interrogatorio,una nullità.Ecco cosa è un eroe.Questo è quel tuo Ettore tanto stimato.Si vede che ti paga meglio di me.Preferisco i mediocri,sai?Danno maggiore soddisfazione.I miei uomini,prendili ad esempio.Un modestissimo operaio,un piccolo burocrate, uno scrittore fallito,gente simile.La mediocrità è una virtù che possiedono solo i migliori.”L’uomo si appluade ironicamente.

“Sarò pure una donna e tutto quello che dici,ok?Comunque rimane il fatto che ti cercano e non per un trasferimento.”Chiude il discorso seccata la ragazza

“Cocaina?Bè,quella è il lasciapassare sia nel Partito che tra gli informatori e per entrare in te,no?”

“No,scemo!Non si tratta di cocaina,ma dell’altra storia.”

“Sistemata”

“Sistemata?”

“Si. Se ti dico sistemata,che significa per te?”

“Che hai ucciso un ragazzino e una donna incinta”

“Oh,certo!Mi mancavano nel mio elenco di vittime.No,dico sistemata-mia cara- perchè ho arrestato un noto intellettuale socialista.Anzi,il coglione è deceduto oggi in ospedale.Comunque ho ricevuto da Ben,dico Ben stesso,le congratulazioni.Lui è come me,ha un gusto alto per la violenza e la morte.Roba che questi alla Ettore non hanno.Non come noi,perlomeno”

“Hai un nuovo prigioniero?”

“Come?”

“Si,dico volevo assistere alla tortura di qualche prigioniero”

“Ti sei divertita l’altra volta eh?”

“Si”

“Vedi anche te che sei una soubrettina di merda,quando lasciata libera di essere veramente te stessa sei una formidabile torturatrice.Questa è la nostra natura”

“Lascia perdere i discorsi sulla natura dico:hai qualcuno o no?”

“Qualcuna”

La ragazza sorride soddisfatta

“Ah si?”

“Una tizia dei Gap”

“Una rossa?”

“Siamo tutti rossi ,se ci fanno a pezzi”

“L’hai fatto?”

“Cosa?”

“A pezzi”

“No”

Tiziana tira un sospiro di sollievo.

“L’ho lasciata per te”

La montagna è un rifugio silenzioso e amico,ma può essere anche una trappola mortale.Giovanni e Dante sono seduti su un tronco a tentare di accendere un fuoco,ma senza che si possa notare a distanza.Impresa davvero complicata.

“Non è tornata”Dice Giovanni

“No”Risponde sbadigliano Dante.

“L’hanno presa”

“O forse si è dovuta nascondere”

“Lo spero.”Una sottile lacrima scende sulla guancia del ribelle,il quale velocemente l’asciuga sperando che il compgano non l’abbia visto .

“Quante armi abbiamo?”Vuol sapere Giovanni

“Le solite.Per questo Ida è andata in città,abbiamo un compagno.Fidato”

“Si,si.Sono tutti fidati e leali,poi al primo interrogatorio!”

“Perchè?Tu pensi che un uomo si giudichi su come subisca un interrogatorio?”

“Un compagno non tradisce mai.Mai”

“Non c’entra il tradimento.Non in quelle situazioni.”

“E come la chiameresti quella spia che abbiamo fucilato oggi?”

“Quella è un’altra storia.Il Partito ce l’aveva mandata per farci prendere.Però un compagno o una compagna che viene arrestato o presa che potrebbe mai fare?”

“Non parlare”

“Siamo umani”

“Purtroppo”Conclude Giovanni.

Le armi americani e inglesi le danno tutte a quei borghesucci e nobili che giocano a fare le grandi manovre e la parate nei boschi.Non a noi rossi.Anzi,se possono darcele difettose e in grosso ritardo lo fanno più che volentieri.Giovanni parla di un grande avvenire ,come nella SSSR.Lui ci è stato.Ha fatto anche la guerra in Spagna ,con il comandante Gallo.Convintissimo che comanderemo il paese,che Ercole sarà il nostro Stalin.Mica ci credo io,invece.Combatto perchè non possiamo farne a meno.Perchè ci sono dei venduti agli Alleati di Berlino che hanno condannato la mia nazione a una serie mostruosa di barbarie.Poi ci sarà la democrazia,e quella non è roba nostra.Quella è roba di ricchi,industriali,preti.Ricicleranno anche qualche camerata,sicuramente.O li ammazziamo tutti fino alla settima generazione:famiglie intere,insomma,o qualche riciclato ci sarà sempre.Sempre.

Però io ammiro Giovanni:è forte,veloce,non l’hanno mai preso nè ferito.Una macchina di guerra clamorosa.E temo moltissimo per Ida.

Un palazzo in macerie,cadaveri abbandonati a marcire per le strade,detriti sparsi per terra testimonianza di qualche casa.Poi una donna con una carozzina.Canticchia allegra guardando la piccola creatura dentro a quel piccolo mezzo di trasporto per infanti.Tiziana con la testa appoggiata al finestrino della macchina l’osserva meravigliata e commossa.Un piccolo istante.Poi si ricorda che la sua vita è diversa e allora tenta di pensare solo all’appuntamento con la giovane prigioniera.Sorride con cattiveria.

Graziano è fermo sul molo al lago.Morire in questo modo?Con la noia di questo paese disabitato?Con attricette,registucoli,leccapiedi e criminali?Ben è da moltissimo tempo che non si fa vedere. Kapler comanda.Ben esegue.Tuttavia rimane ancora convinto che morto il Capo non sarà del tutto finito il Partito.E perchè mai?Qualche contatto con inglesi e americani c’è stato.Il conte Alessandro ne parlava distrattamente con lui ieri sera.Quando parla in quel modo,quel birbante frociesco,vuol dire che ne sta combinando una delle sue.Si,alla fine gli viene da ridere:la morte,la bella morte!Anche quella mattina l’aveva detto ad alcuni giovani della milizia.Che poi sono dei ragazzini allo sbaraglio.Non tutti però,alcuni sono davvero dei grandi sadici e aguzzini.Però annota mentalmente che la leggenda dei poveri ragazzi di Salò potrebbe sempre essere utile.Per il dopo.

Potrà sempre trattare con i nuovi alleati,diranno che magari è colpa di Ben,anzi no!Lui va salvato .Nella memoria,almeno.E a dirla tutta non esiste un popolo come quello italiano che ha spesso grossi problemi di memoria.No,daranno la colpa ai tedeschi.

“Graziano”

L’uomo si gira:”Ettore!”

“Ciao,quindi..”

“Quindi?”

“Kolk”

“Ah,si..Perchè?”

“Ho avuto l’ordine di ucciderlo.Lui e la sua banda,poi un contrordine e ora?”

“Stagli addosso.Sai,Ben non lo odia affatto”

“Per quelle imprese da sbruffone.E la cocaina?Sai che dietro ad alcune rapine e stupri in casa di donne del Partito c’è lui e la sua banda”

“Lo so.Non ora,però.Aspetto solo come vadano le cose.Non dobbiamo correre il rischio del 25 luglio,vuoi farti processare a Verona?”

“Cosa stai aspettando?Dobbiamo essere efficaci ed efficenti al fianco dei nostri alleati e colpire a morte e con crudeltà traditori,rinnegatori,ribelli.L’arma segreta..”

“Oh,no!Ettore l’arma segreta no,ok?Almeno noi non cadiamo nella trappola delle fantasie della nostra propaganda.Cerchiamo semmai di sopravvivere non solo a questo inverno,ma anche al prossimo anno”Ribatte annoiato e inviperito Graziano.

“Cosa succede?Proprio noi?Non ci posso credere e non lo posso sopportare.Ben ci ha dato la gloria e l’impero.Non possiamo perderli!Non dobbiamo”

“Non è che non possiamo o non dobbiamo.Tu sei cattolico come me,no?Fatalità”

“Ci sono ragazzi che schifati da questa situazione si arruolano…”

“Si arruolano?E chi?Degli sfigati a cui importa soltanto di dar soddisfazione alla loro violenza,cattiveria o scemenza.Oppure gente che viene arrestata o portata con forza ad arruolarsi.Resistiamo,certo!Dobbiamo solo capire che margine per trattare abbiamo.Vedrai che noi e i nostri ex camerati ora ribelli azzurri o attendisti che dir si voglia,governeremo insieme.Democraticamente.La democrazia è la miglior forma di dittatura,credimi!!”

“Graziano.Ho combattuto in Spagna,Africa,sono stato in Grecia e non per me.Per il Partito ,la Nazione,Il Capo.Non posso accettare questi tuoi discorsi piccoli borghesi”

“Non devi accettarli e vedrai che dopo ti faremo un nostro martire.Tuttavia ora blocca l’operazione Kolk,per il momento.Ci sarà sicuramente un’occasione più propizia.”

Ettore si allontana disgustato.

 

“Bravissimi giovani!Voi siete la meraviglia di questa italia”Il conte Serbelloni già sbronzo e sotto l’effetto della cocaina brinda alla banda Kolk.

“Si,davvero dei bravissimi e sanissimi ragazzi:italiani!Eroici!Loro difendono l’Italia,la sua Chiesa,le sante donne che sarebbero violate da quei bruti della plebe!”Civetta quel troione anziano della moglie,cercando con il piede di toccare Kolk.

L’uomo non ancora trentenne,come il resto della banda,non ci fa caso.Conta il danaro.Mentre Armando e Augusto si abbuffano avidamente e Vito silenzioso osserva i due anziani debosciati e viziosi.Borghesucci che per paura di dover lavorare e vivere come buoni cittadini si sono attaccati come le sanguisughe al Partito.Non sono da meno di certi liberali e imprenditori che hanno finanziato quel movimento di teppisti per prevenire il pericolo rosso.Gentaglia,pensa Kolk

“Lei è iscritta al Partito?”Chiede stancamente Kolk a una vogliosa e patetica contessa

“Si.Mio marito ha fatto anche la Marcia,sa?”Ribatte lei facendosi passare la lingua sulle labbra,per provocare .In effetti ci riesce:Kolk ride.

“Già giovanotto.Conosco personalmente Ben e anche altri pezzi grossi.Miei carissimi amici.Ho fatto la guerra in Spagna e in Africa.Noi abbiamo un Impero,ricordi!”Esclama il vecchio conte.

“E io mi ci pulisco il culo”Mormora piano,ma in maniera udibile il giovane camerata

“Come?”Chiede basito Serbelloni

“Si.Chi ha messo in queste condizioni la mia nazione?Voi eroi.Implosi e vigliacchi.Uno scappa tra le braccia alleate al lago,l’altro scappa con il Re.Il vostro impero è crollato miseramente in una settimana e tutti i gerarchi,almeno quelli furbi,cercano accordi con inglesi e americani.Il mondo domani sarà loro.Purtroppo,anche degli ebrei.Voi lavorerete per loro,perchè questo vogliono anche i vostri inflessibili eroi.Rimangono solo quei maledetti rossi.Loro ci colpiscono duramente.Non comanderanno mai domani,ma intanto ci colpiscono.Lei perchè non li caccia?Perchè non indossa eroicamente una bella divisa e va in montagna a prenderli?No,l’eroe preferisce lasciare il lavoro a noi.Così domani,quando si metterà a pecora per prenderlo nel culo da qualche circonciso sionista o americano,potrà sempre dire :sono innocente,il cattivo era Kolk.”Il giovane uomo si alza e prende per la cravatta il vecchio poi spinge facendogli battere violentemente la testa sul tavolo.Il conte cade rintronato dal colpo.

“Che fate!!!”Urla la vecchia bagasciona inginocchiandosi di fianco al marito.

“Nulla,solo un po’ di violenza”Dice Armando afferrandola per i capelli e trascinandola verso il soggiorno.

Vito e Augusto ripuliscono l’appartamento.

“Kolk…Kolk..per pietà…”Sussurra il conte

“Kolk?Pietà?Ti concedo solo un favore ora.Di guardarmi.”

Il conte tiene gli occhi chiusi per la paura,come i bimbi sa che se non guardi l’orco lui non potrà mai mangiarti.

“Apri gli occhi,avanti…”Mormora Kolk

Il vecchio lottando con l’istinto di vedere cerca vanamente di non fissare la bestia nella sua reale forma.Sente però che gli occhi non gli obbediscono e pregando per la sua anima alla fine guarda

Il suo urlo terrificante di paura e terrore riempie la casa andando a confondersi con quello di sua moglie trucidata a coltellate negli organi genitali e impiccata a testa in giù,attaccata al lampadario,in soggiorno.

“Un cazziatone come quello subito stasera dal federalmaresciallo della mia minchia non me l’hanno mai fatto!Mai!Dice:scioperi,volantini e stampa clandestina,attentati vigliacchi contro la nostra splendida gioventù..Leggete,leggete qui!Il suo gruppo camarata Ettore messo in fuga dagli operai della Falk,presi a mattonate!A mattonate!Ora facciamo una rappresaglia e quelli ci ammazzano.Eh,non sono mica i monarchici o i liberali.No!Questi rossi combattono!E poi,ecco..Dove l’ho messo…Quel documento,eccolo!Trucidati il conte Serbelloni e sua moglie.Un eroe nazionale della marcia su Roma”Il questore Guidi si ferma per riprendere fiato.In quel momento il commissario De Lorenzo un uomo disilluso,stanco,di tiepidissime e moderatissime simpatie socialiste pensa che amerebbe essere nato in altra epoca.Una qualsiasi,ma non questa.In tasca ha la lettera scritta da una sua informatrice,Tiziana la giovane amante di Kolk.Descrive l’azione a casa Serbelloni nei minimi particolari.Potrebbe consegnarla al questore,o gettarla.Oppure darla a Ettore.il loro Capo Supremo,Ben, è notoriamente assai amico del povero conte.Lo considerava un fratello.Voci dicono che nel suo rifugio-prigione,per quanto dorato,abbia pianto la morte del camerata tanto fedele.La sola cosa che gli interessa è vivere in pace.Che si ammazzino tra loro questi camerati ,che lui per carità ha sempre servito il Partito con fervore del tutto esteriore,perchè deve fare così.Poi sistemata questa faccenda,avrebbe servito nuovi padroni.

“Faremo del nostro meglio,per arrestare questi mascalzoni..”Dice il commissario

“Arrestare!Arrestare!Sono piene le carceri di questi ribelli,eppure non passa giorno che altri ne prendano il posto.La cosa che mi pesa è il disprezzo totale dei nostri alleati.Ci trattano come idioti.”Conclude amaramente il questore.

“Il caso dell’omicidio Serbelloni?”Domanda Ettore

“Un caso davvero terrificante e non è il primo.Stiamo lavorando e voi lo sapete bene,per capire di chi si tratti…”

“Kolk”Risponde gelido Ettore

“Kolk?Uno dei nostri uomini migliori,un poliziotto!Commissario dite anche voi..”

“Kolk è un ottimo poliziotto.Giovane,ma assai preparato.Le sue azioni contro i ribelli…”De Lorenzo non finisce l’improbabile osanna al macellaio di Milano

“Si,si,contro i ribelli!E lo spaccio di cocaina,gli stupri,le rapine?Sappiamo benissimo che Kolk sia dietro a molti di questi casi”

“Ma che dite!Avete prove in merito?”Sbotta il questore

“Sto indagando,anche se mi risulta difficile.Ha diversi conoscenze importanti.Troppe”Taglia corto Ettore

Al commissario ritorna in mente quello che diceva suo padre:”Tu sei sfortunato,hai troppi amici e nessun conoscente.E in Italia sono loro che ti aprono le porte per i posti migliori,non gli amici”Evidentemente Kolk è un uomo fortunato.

Sulle scale della questura De Lorenzo ferma il gerarca e gli consegna la lettera

“Chi è questa…”

“Tiziana?Una mia informatrice.Sa conosce,nel senso biblico,moltissimi uomini e quindi è assai preziosa per avere certe delicate informazioni,mi comprende?”Risponde mellifluo il commissario

“Li ricatta”Sentenzia gelido Ettore

“Eh..ricatto!Che sarà mai!No,no,pressioni talora.Nell’interesse del Partito”In realtà quelle informazioni se le tiene per sè,come elementi di trattative con i nuovi padroni in arrivo.Che non saranno i rossi,ma i soliti liberali e cattolici in compagnia di americani e inglesi.

“Dove abita?”

“Perchè?”

“Voglio parlarle”

A malincuore,ipocritamente,il commissario scrive su un pezzo di carta l’indirizzo della signorina.

Giovanni fuma una sigaretta,mentre tiene salda in mano -la sinistra-una borsa con dentro la bomba che metterà nel più rinomato e amato ritrovo per pezzi grossi dei nazisti e fascisti.Qualcuno un giorno gli dirà:ma i morti non sono tutti uguali?No,sarà la sua risposta. E alla fine comunismo e nazismo non son la stessa cosa?Solo per i coglioni,risponderà . Dante dice che non è una lotta per il comunismo,ma per la democrazia e infatti sostiene che con i liberali si dovrebbe parlare e che i fascisti presi prigionieri dovrebbero essere sottoposto a regolare processo.Come quello che hanno subito loro?Il confino,le rappresaglie,i delitti dove li vuole mettere Dante?Sotto il tappeto?La pietà è nè più nè meno che un sentimento borghese,ognuno ha le sue responsabilità e per quelle deve pagare.

Ricorda le lunghe battaglie in Spagna,l’entusiasmo per la difesa della repubblica,l’esaltante esperienza nelle brigate internazionali,ma anche le quinte colonne del Poum e le castronerie anarchiche,fino alla crudeltà nazifascista.In quella terra e in quel tempo avevano fallito,ora non potevano permetterselo.

Ora deve muoversi.Lentamente,con calma avanza verso il ritrovo.Ha una bella divisa nazista che indossa con una certa grazia,i capelli ossigenati di biondo,alcuni soldati e uomini delle ss lo salutano con un bel braccio steso e un sigh heil.Lui risponde.

Entra e li osserva:ballano,bevono,giocano a carte.C’è uno che suona la fisarmonica e altri che ridono.Dovrebbe provare pena per loro,non ci riesce.Pensa alle stragi che hanno commesso questi prima di ritirarsi nel loro locale.Lascia per terra la borsa e si allontana.La gente balla,ride,vive un momento di pace e tranquillità,un piccolo assaggio di umanità.

Poi l’esplosione violentissima e le fiamme che illuminano un’altra nera notte di coprifuoco.

 

Alessandro accarezza i capelli del suo ultimo giovanissimo capriccio sessuale.Ah,quale goduria insegnare i segreti delle passioni più perverse a dei giovincelli,è importante essere dei buoni maestri e lui pensa di esserlo.Sa di Milano e dell’attentato al ritrovo tedesco.Fessi!La notizia ha stravolto Ettore e anche Ben,ma lui e forse anche Graziano sanno che i nazisti ormai hanno perso e non contano un cazzo.Devono patteggiare con gli americani ed inglesi.Lui pensa anche con gli ebrei.Dopotutto si rammenta che moltissimi di loro avevano sposato la causa del Partito,prima che diventassero ingombranti per le alleanze future.Sapeva anche che in Palestina gruppi di sionisti effettuavano attentati e che alcuni di essi sostenevano persino i contatti con i nazisti,perchè speravano che in quel modo sempre più ebrei abbandonassero le terre straniere per far sorgere Israele.Un suo amante delle ss gli aveva riferito questi particolari.Come sapeva che la sua relazione con il giovine e delicato fanciullo che giace nel suo letto,gli aveva causato la grossa antipatia di Keppler.Anche lui interessato a quel ragazzino.Un pericolo ,certo,ma che lui non teme.Deve solo aspettare con calma ancora tre giorni.Poi avrebbe avuto un contatto con qualche agente inglese.

Le solite patetiche parate,le solite stucchevoli rappresentazioni militari,ma nessuna battaglia.Pochissime e nemmeno così degne da essere narrate.Tuttavia loro le armi le danno solo a queste macchiette disumane della Resistenza.Jones si era permesso di aiutare un giovane imbranato a scrivere un romanzo sulle “sue”avventure come partigiano azzurro.Sarebbe servito dopo la guerra,per dare l’idea che l’unica resistenza giusta fosse la loro.Che hanno salvato l’italia sia dal pericolo nero,ma sopratutto da quello rosso.Sarebbero stati molti i partigiani,dopo.

Un suo collega ha detto che -non sa a quale titolo-persino Indro sta cercando di avvicinare i partigiani,quelli perlomeno liberali.Nondimeno è certo,anzi certissimo che anche tra i vecchi membri del Partito vi siano delle persone valide.Non può salvarle tutte,ma sicuramente qualcuno si.Per esempio quel conte Alessandro,non male.Potrebbe sempre risultare utile.

 

Cosa dobbiamo sapere della banda?Non c’è molto.Lo so,si dovrebbe sempre avere molte informazioni,perchè in questo modo li umanizziamo e poi voi potreste pur sempre dire:”brutte bestie!Ma quante ne hanno passate in gioventù!”Ecco,a me non interessa darvi questa soddisfazione.Ve la nego.Armando è figlio di un modesto impiegato.Ha avuto una modesta vita,con piccoli e insignificanti sogni.Entrato nel Partito trova un certo giovamento nel menare .Gli piace questo.Quando ha incontrato Kolk ,bè ha capito che lui era il diavolo e che ad esso si deve solo cieca fede e collaborazione.Vito era un piccolo delinquente,amava tiraneggiare i più deboli e piccoli,veloce come ladro e con la lama.Mediocre in tutto,anche come criminale.Augusto si sente uguale a Kolk,ma non lo è.Un represso della piccola borghesia che si sfoga torturando chi gli capita

Questi uomini sono destinati a morire,ma forse a loro questo non importa.

“Lei chi è?”Chiede Tiziana

“Mi conosce.Ettore”

“Ah,sei tu?”

“Si.Mi soprendi sempre: amante di Kolk e informatrice di De Lorenzo.Sai che con quella lettara hai firmato la sua condanna?”

“Temo per la mia vita”

“Inventane un’altra,non ci credo.Vuoi solo liberarti di una persona che sta diventando troppo scomoda anche per te.Non sei come Clara che morirà con Ben se dovesse essere il caso”

“Stupida non trovi?”

“No,non lo trovo.Però quanto pare oggi è diverso.Il Partito..”

“Ettore per favore!Piuttosto,guarda dentro quel cassetto.Ci sono i gioielli che lui mi ha portato da casa Serbelloni.Sono una prova no?Uccidilo se ci riesci,ma ti avverto lui:non è umano!”

“Balle,che stai dicendo?Lui è uno come gli altri,anzi peggio.Sicuramente un vigliacco.”

“Ti sto avvertendo e basta”Taglia corto lei.

“Dove si trova ora?”

“Stasera è in missione,a caccia di ribelli.Sono molto eccitanti i suoi interrogatori sai?Mi fa anche partecipare attivamente.Mi piace sottomettere gli uomini o le donne,proprio l’altra sera mi sono divertita assai con una “rossa””

“Queste perversioni…”Mormora schifato Ettore

“Piacciono anche a te.Che volete,noi siamo la nuova generazione del Partito,puro movimento di violenza e terrore.Voi siete vecchi e superati,lo hai capito?”

Ettore esce scosso e arrabbiato dalla casa della ragazza.

Dante è legato a una sedia.Intorno a lui le bestie della banda Kolk.Ha bruciature su tutto il corpo e i testicoli doloranti,quasi staccati.Gli hanno tolto le unghie e gettato acqua bollente addosso.Lo hanno massacrato di pugni e calci.Non ha parlato.Non sa nemmeno lui perchè,ma non ha parlato.Troppo grande lo spavento quando ha visto la faccia,quella vera di Kulk e dei compagni.Prega solo di morire in fretta.

Purtroppo sopravviverà altre 72 ore di infernali torture in mano a quei demoni.

 

Jones fissa l’orologio aspetta che il conte Alessandro giunga all’appuntamento.Uomo vanesio,lo sa.Però anche di parola ,chissà cosa lo ha trattenuto improvvisamente.

 

Kappler ride mentre i suoi uomini torturano il suo rivale.Il conte da vera donnetta urla implorando pietà e quelli rincarano la dose.Poi Kappler prende il ragazzino tremolante e davanti agli occhi del conte prima lo violenta e poi lo sgozza .Mette il sangue del giovane in un bicchiere e lo pone al conte.

“Bevi il sangue della gioventù,manterrà forte la tua anima..All’inferno!”Sentenzia il tedesco sparando un colpo in testa al conte.

Graziano entra in quel momento,sorridendo

“Grazie per l’informazione”Dice Kappler

“Ci mancherebbe,colonello!”

 

Così all’appuntamento con Jones si presenta Graziano,il quale avrà in questo modo la vita salva.Morirà di vecchiaia,però del tutto dimenticato e senza nessun ruolo di spicco nel dopo.In miseria.

 

Morto anche Dante,ucciso anche lui dalla banda Kolk.Come Ida.Giovanni medita vendetta,assoluta e spietata vendetta.

Vito è in casa da solo.Il lavoro lo ha stancato,il diavolo oggi era veramente insaziabile e hanno dovuto lavorare il doppio per accontentarlo.Fuma una sigaretta,quando la porta di casa viene abbattuta.Sono Ettore e i suoi uomini.

Lui cerca di sparare,ma loro lo crivellano di colpi di mitra.La sua carne è squarciata dalla violenza delle pallottole,il primo a finire dritto all’inferno.

 

“Ogni sera esce da quel portone alle 20 precise”Dice il contatto a Giovanni.

Una stafetta tramite una sua amicizia aveva saputo dove viveva Ettore,notissimo torturatore di partigiani e uno dei pezzi grossi del Partito.Ormai è giunto il momento che paghi.

Prima però si era permesso di disobbedire al comando militare della sua formazione e aveva cercato informazioni su conto di Armando,un uomo di Kolk

Mentre il contatto sta ancora parlando,si ode una fortissima esplosione in lontananza

“Cosa è successo?”Chiede spaventato l’uomo

“Niente ho avuto una buona informazione.”

Kolk è a casa di Tiziana,i due si sono divertiti sniffando cocaina e torturando una sventurata rimorchiata casualmente in un bar.Ora l’uomo se la stava cucinando per cena.

“Non sei preoccupato?”

“Perchè?”

“Vito e Armando sono morti”

“Capita a tutti”

“Erano tuoi amici”

“Può darsi”

“Non hai paura?”

“Di chi?”

“Dei ribelli e di Ettore”

“No.”

“Dovremmo scappare”

“Dove?”

“Prendere un treno e fuggire in Svizzera”

“Uh..bel piano quello di De Lorenzo”

“Come?”

“Me l’ha detto lui.La gente quando deve decidere se vivere o morire solitamente è molto loquace”

Tiziana ha paura,cosa gli farà?Lo scoprirà quando Kolk avendo finito il primo sente il bisogno di mangiare un buon secondo.

 

Ben è solo con il fantasma del suo passato,alla sua amata Clara l’ha detto.Ormai è finita.I ribelli sono già a Milano e anche lui si trova lì.Tentare una fuga,ma dove?Deve salvarsi,ma l’amarezza lo fa sprofondare.Hanno tradito tutti.Una parte cerca la salvezza,ma gli accordi per ora sono finiti male.Per un secondo pensa che la fine ormai sia davvero vicina.

 

La città di Milano si risveglia dopo una lunghissima notte di terrore,i ribelli occupano gran parte della città insieme agli operai e alle avanguardie comuniste.La caccia al camerata,ottimo sport,ha portato un po’ di pulizia dopo anni di sporcizia.Sarà una breve e bellissima illusione di rivoluzione e cambiamento.

 

Giovanni attende.Ha tempo.

Ettore esce di casa,la testa è piena di tristissimi pensieri sulla fine ormai prossima del Regime

Quando lo vede gli sorride.Finisca così,è meglio.

Giovanni gli spara in testa.

 

Kolk è solo ormai,nessuna banda.Solo.La città esplode di canti partigiani e di colpi di pistola che spazzano via il Partito e i suoi uomini.Lui cerca solo di salvarsi,non sa dove andare ,dove fuggire.De Lorenzo è passato subito con le nuove forze e pare che non abbia mai fatto altro che il ribelle.

Mentre raggiunge la macchina sente un colpo di pistola alle spalle,poi un dolore fortissimo al ginocchio sinistro.Cade.

Un uomo si avvicina lentamente.Punta la pistola e gli spara all’altra gamba.Kolk urla di dolore.

Il ribelle gli prende una mano e la lega al parafango con una catena poi gli mette un seghetto vicino.

“Vedi questa borsa.C’è una bomba.Ho già azionato il timer,se riesci a scappare meglio per te.Vai all’inferno coglione”Giovanni quasi ride:il diavolo è un ragazzino spaventato.

Il ribelle prende le chiavi della macchina ci sale sopra e avvia l’auto.E parte trascinando per diversi metri Kolk.Lo fa sbattere contro i marciapiedi,lascia che l’asfalto lo spelli.

Poi si accorge che l’uomo non è attaccato dietro.Ha perso un braccio ed è un macabro essere ricoperto di sangue in mezzo alla strada.Lo vede mentre dolorosamente si alza in piedi.Giovanni punta l’uomo e getta la macchina a fortissima velocità contro di esso.La bomba è azionata.Il ribelle si getta dalla macchina,sente che qualche ossa si è spezzata,ma non ha tempo per il suo dolore

Vede la macchina avvicinarsi a Kolk e poi esplodere.L’aguzzino viene squarciato in mille pezzi dall’espolosione e dal contatto con l’autovetture

Giovanni ride.Sa che domani,con i nuovi padroni,non ci sarà assolutamente nulla da ridere e che tantissimi fascisti finiranno riciclati,ma oggi ,in quel momento,è felice.

Fine