DOGDAY AFTERNOON IN ZOMBIELAND.
Il nuovo non mi piace.La notte si agita,si lamenta,chiama i nomi di quelli che ha perduto per sempre.Non lo sa o forse non vuole farsene una ragione,ma sicuramente non è di aiuto per noi.Ci fa ricordare che da qualche parte abbiamo lasciato una casa,gente a cui volevamo davvero bene e loro lo volevano a noi.Era tutto perfetto,capite?Poi è cambiata ogni cosa.Non voglio parlarne,non ne vale la pena.Credetemi.Joe che è uno dei Guerrieri dice che abbia a che fare con qualche cazzata combinata dai nostri cari,ha perso la sua migliore amica per colpa di questo cambiamento.Tipo solitario,come tutti i Guerrieri.Se non ci fossero loro penso che domani l’assalto al Valhalla Supermarket,con il cazzo che potremmo farlo.
“Fallo smettere”mi dice Rollo,è arrivato insieme me alla Base,7 anni fa.Era assai giovane ora è decisamente un vecchio.
“Chi?”Domando
“Quello”Indica pigramente il nuovo ,mentre cerca di trovare una posizione comoda per dormire
“Perchè?”
“Infastidisce anche te,dai!”
“Non ha la nostra esperienza contro quelli.Noi come eravamo quando abbiamo perso i nostri cari?”
“Appunto non voglio pensarci”Mormora con voce tremolante Rollo.
Invece ci pensa :rivede Maurizio e Chiara al parco,andavano tutti i giorni insieme.Lì aveva incontrato Poe,successivamente sarebbe diventato il suo migliore amico,tranne stasera che si rifiuta di zittire il nuovo acquisto della compagnia,e altri che forse in questo momento si trovano tra quelli che hanno preso la strada per il sud.Non che al sud ci fosse qualcosa di lontamente migliore di quello che si possa normalmente trovare da loro,è?Anche li ci sono quelli.Sono tanti,ma per fortuna anche facili da eliminare.Per un misterioso motivo,visto che alla sera si chiedono tutti per quale motivo quelle bestie che sanno di marcio e qualcosa d’altro-di morte dice Il Professore-sono letali per i loro amici e non per loro.Cioè,lo sono.Ma solitamente non gli hanno mai creato grossi problemi.Il grande problema è stata la scomparsa di tutta quella gente che per anni hanno segnato la loro vita.Quel vuoto è terribile,terrificante,ingiusto.Pio dice che è perchè un tizio antichissimo,vecchissimo,che sta da qualche parte oltre alle nuvole si è incazzato e ha deciso che andasse così.Lui non ci crede.Tuttavia era rimasto a quel pensiero fisso:il parco.
Giocavano tutti e tre insieme:risate,grida di gioia,carezze.Come sempre.C’è anche il sole a illuminare il parco.Poi Maurizio vede un tizio sdraiato sull’erba.Si agita.Lui e Chiara corrono incontro a quel tipo.Rollo non si fida sente ,avverte,che qualcosa in lui non vada.
“Rollo?”
“Che c’è Poe?”
“Il parco?”
“Si”
“Bè,mi dispiace..Sai,a tutti noi…”
“No,lascia stare.Tanto come potremmo dimenticare?”
L’uomo a terra afferra violentemente Maurizio.Rollo sente le urla acutissime di spavento e dolore del suo amico e poi chissà da dove e come sbucano da dietro le siepi ,dall’interno del parco altri esseri simili.Che si muovono contro ai loro amatissimi compagni.Una donna afferra per i capelli Chiara ,lui si avventa contro di essa per fermarla.Deve salvare la ragazza costi quel che costi.Ma altri si fanno contro ad ella.Le urla squarciano quella bella giornata di sole.
“E lì ti ho visto”Dice Poe
“Già.Dove cazzo correvi in quella maniera?”
“Ah,perchè tu seguivi un piano ben preciso?”
“No,io stavo attaccando..”
“Cosa?”
“Si,li stavo attaccando”
Rollo si avventa sqaurciando la gola della donna che ha assalito Chiara,poi spinto dalla rabbia,dal dolore e chissà da cosa altro punta quelle strane creature che assomigliano tantissimo ai suoi compagni di vita,ma hanno un odore stranissimo e nauseabondo,disprezzabile,pericoloso.Stacca mani,gambe, attacca duramente agli organi genitali.
“Non mi sono stancato mai così in vita mia”
“Comoda starsene in casa,vero?”Domanda Poe
“Molto”
Tutti morti.Tranne loro:cinque in tutto.C’è Poe,Billy e altri tre che avrebbero preso subito altre strade.Sono stanchi.Troppo.Non sapendo cosa fare,appena il più giovane di loro comincia a piangere,tutti lo imitano.
“Non è finita così”
“No,Rollo”
“Anche loro”
“Già”
Poe sente il suo amico piangere silenziosamente.Troppo duro e ingiusto uccidere anche chi ti ha voluto bene per tanto tempo ,durante la tua allegra e spensierata vita.
“Posso?”Domanda Poe al nuovo.
“Cosa?”
“No,è che tanto..Cioè,non credo che riuscirò a dormire.Bè,effettivamente amico non stai facendo dormire nessuno.”
“Mi dispiace…scusa…”La voce è rotta,troppo dolore per riuscire a dominarlo.
“No,non devi scusarti.Sai facciamo finta che non sia successo niente,ma è impossibile no?”Chiede Poe
“Immagino di si,non riesco..”
“Si,si,è regolare.Mancano anche a me.Hai mai conosciuto la gabbia?”
“Gabbia?”
“Era questo posto.Alcuni che trovi qui ci sono stati,come me.Bè,eri chiuso con altri e loro venivano,quando venivano,e insomma erano cazzi.Ti trattavano da schifo,poi c’erano queste risse continue,troppo schifo.Credimi.Loro ci hanno messo lì dentro e altri come loro ci hanno tolto.Non erano gran che,capisci?Ora cerca di…Come hai detto che ti chiami?”
“Tom”
“Si,ecco Tom.Cosa,insomma:come è..”
“Successo?”
“Uh,si:cosa è successo?”
“Era una bella giornata di sole,aveva piovuto ti ricordi?”
“Cazzo,una lunghissima giornata chiara e buia !La ricordo”
“E poi la giornata chiara e buia come sempre,come quelle di oggi!
“Si,continua”
“Era bella,pensavo che saremmo andati come sempre a fare un giro.Perchè vedevo che avevano delle sacche,quelle che prendevano per uscire quando facevo il giro lungo”
“Il giro lungo,che si stava fuori casa”
“Si,e allora mi avvicino ,ma lei mi dice che devo stare a casa.Andavano da dottore e poi tornavano.Non li ho più visti”Conclude lottando contro il pianto Tom
“Eh,anche a me una volta hanno fatto quello scherzo,sai come sono?Si divertono così.Mi avevano lasciato su una di quelle strade,dove corrono quelle strane cose sai?Quelle dove saliamo a volte per fare i giri lunghi”
“Dici quindi che ho ragione ,no?Che torneranno e non mi hanno trovato!”
Poe comprende di aver peggiorato la situazione.
“No,cioè… Tu come sei capitato tra di noi?”
“Mi hanno aperto la porta”
“Chi?”
“Gli altri.Quelli strani,sai?”
“Cazzo se lo so,è da una lunghissima giornata chiara e scura che ci lottiamo contro.Che poi il Professore mi ha insegnato,anzi ci ha insegnato a dividerla in :ieri,oggi,domani.Lui sa moltissime cose,merito della famiglia che lo accudiva.”
“Bè,spero allora che domani sarà meglio.”
“Ascolta,fai una bella cosa.Visto che sei così piccolino e agile,che ne dici se ti chiamo Achille?”Butta lì facendo finta di niente Poe.
“Achille?”
“Lui è il capo degli Avvistatori e segnalatori.Poi ci sono i Guerrieri che sono i più grossi,siamo divisi così.”
“Ok,va bene.”
“Si,ma abbiamo ancora tempo per riposare,vuoi che io stia qui?”
“Si,per favore”
Poe abbraccia Tom,il piccolo ha bisogno di essere difeso.
Il Gran Consiglio si trova a decidere il piano di attacco al Valhalla Supermarket,una leggenda che da anni-Il professore aveva spiegato a loro che ieri,oggi,domani,formano i giorni e che i giorni formano le settimane,a loro volta creano i mesi e così abbiamo gli anni.Non la giornata chiara e buia,come loro avevano sempre pensato-circolava tra loro sopravissuti.I guai sarebbero venuti sia dalle strane creature con le sembianze dei loro cari amici,ormai estinti,sia -e questo per loro è peggio-che dai vagabondi irregolari.Si ricordano le durissime lotte contro di essi per prendere una zona e il cibo.La Base ormai risulta un rifugio sorpassato,non resta che affrontare il viaggio per il Valhalla.C’è cibo,è grande ed accoglie tutti.Non possono fare altro che mettersi in moto.
Sono tutti radunati:c’è la chiamata,ispezione,e poi si parte.A controllare che tutto sia a posto ci sono Joe ,per i guerrieri e Achille per gli Avvistatori. Il Professore,Pio,Il Caro Leader sono già pronti.
Tom è eccitato,sente ancora quella soffocante tristezza,ma ha un suo compito preciso e sopratutto sta entrando in un gruppo.Ricorda prima quando incontrando per strada un suo simile spesso scattavano inutili beghe e risse,dovevano spesso intervenire i loro amici a trascinarli via,ma ora non è più così-a parte i Nomadi che spesso attaccavano e ancora più spesso uccidevano-Achille è un buon capo:autoritario,ma sempre generoso e pronto a battersi per i suoi sottoposti.
Oramai sono pronti alla Marcia .
“Achille?”Chiede Tom mentre corre lungo la strada principale,una volta piena zeppa di gente e di quelle strane cose che il Professore ha detto si chiamavano:automobili.
“Cosa?”Risponde un po’ infastidito il piccolo e robusto capo Avvistatori.
“Da quanto la tua giornata chiara e scura è in compagnia di questi?”
“Non si dice così!Non hai parlato con il Professore?Comunque saranno due anni.Alcuni sono qui da molto tempo prima.Io sono arrivato un po’in ritardo.I miei amici hanno resistito fino a che hanno potuto,il mio padrone era riuscito a mantenere per me i soliti ritmi e mi trovavo con altri come noi.Poi gli Altri hanno sfondato la rete di protezione.Un massacro.Il mio padrone si è sparato.Io sono scappato e sono giunto qui.”
“Hai affrontato i Nomadi?”
“I Vagabondi irregolari?Si,mi hanno anche ferito,vedi qui dietro l’orecchio e sul fianco sinistro?Una durissima battaglia .Loro sono i nostri veri nemici.Noi siamo civili,abbiamo un’organizzazione,il Caro Leader,loro no.Sono disperati e cattivi.Devi eliminarli senza pietà,perchè non sono noi,ok?”
“Partecipiamo anche alla battaglia allora?”Domanda spaventato Tom.
“Si,ragazzo.Spero che tu possa sopravvivere”
“Grazie!”
“Perchè se tu dovessi morire ,sei troppo poco per poter soddisfare la fame di tutti noi”Dice Achille.
Il silenzio domina la Città.Si avvertono dei rumori,ma spesso sono solo i vecchi palazzi che crollano.Macchine bruciate o sfasciate occupano le strade.Fuochi e detriti.In giro ci sono sempre gli Altri che si muovono disperatamente,visto che ormai il cibo a disposizione-quelli che vivono-è pressochè scomparso.Cercano di nutrirsi della carne di quelle altre strane creature che paiono dominare nella loro zona.
Certe volte qualche labile immagine,della loro vita precedente,richiama dalla tenebre della memoria ,ormai persa,quelle “cose” che si muovono più veloci dei vivi e sono così difficili da prendere.Confusamente il cervello ormai putrefatto dei morti,ricorda che erano animali.Gli animali li stavano facendo morire per la seconda e definitiva volta.
Joe torna con del cibo per tutti.Lui e i suoi guerrieri avevano trovato un branco di quelle schifose creature con sembianze umane.Non era stato difficile circondarli e poi attaccarli e sterminarli.
C’è da mangiare per tutti il Caro Leader-la loro preziosissima guida-aveva dato disposizione affinchè ogni singolo sottoposto abbia da mangiare esattamente come loro.O quasi.
“Che roba è?”Borbotta nauseato Tom
“Buona,fai finta che sia carne in scatola”Ridacchia Rollo,un Guerriero amico di Poe.
“Bè,ma ha un sapore!”
Si avvicina Achille e risponde al nuovo arrivato
“Stai mangiando una di quelle creature”
“Cosa?”
“Si,è il nostro cibo!Cosa cazzo credi che mangiamo noi?”
“Bè ci sono le prede”
“Tu che mangiavi signorino?”
“Avanzi”
“Bene e che tipo?”
“Dei Nomadi”
“Ah,si?E secondo te che mangiavano?”
“Topi,gatti,il nostro cibo in caso di emergenza e roba vegetale”
“No,caro!Loro mangiano noi.Ti sei alimentato con i cadaveri dei nostri amici!”Sbotta Achille cercando la rissa con Tom
“Ehi!Ehi!Piccoletto,stai tranquillo ok?”Interviene Joe.
“Fa tanto il difficile e poi era uno spazzino dei Vagabondi Irregolari?!”Riprende il capo degli Avvistatori.
“Ok,doveva sopravvivere .Non poteva fare altro.”Taglia corto il capo dei Guerrieri.
Gli altri osservano la scena:quel Tom,quante cose doveva imparare.
Il Professore era l’idolo di tutti loro.All’inizio per lui era stata durissima :spiegare tutte quelle cose a quelle bestie!Ma ci era riuscito.Lui e il Caro Leader erano i pilastri del gruppo.
Aveva perso il suo Amico tanto tempo prima,quando gli Altri erano davvero tanti e forti.Si erano rifugiati sottoterra,ma poi sai come è?Gli umani sono scemi e qualche errore grossolano aveva aperto le porte a protezione degli esseri umani vivi.I morti avevano invaso la Base e divorato tutti i vivi,anche il suo amatissimo compagno di vita.Si erano salvati in tre :lui ,Caro Leader,e suo fratello.L’avevano perso di vista,aveva preferito la libertà anarchica e selvaggia dei Vagabondi Irregolari.Un grande dolore per il Caro Leader,sommato alla perdita dei suoi Amici.
“Manca ancora molto,poi giungeremo al Valhalla.Il nostro cibo è tutto lì.Dicono che ce ne sia molto”Mormora mezzo appisolato il capo della banda.
“Si,Caro Leader.Dovrebbe essere così,secondo l’avvistamento di Nicolaj.”
“Povero Nicolaj,lo chiamavamo l’Idiota,ma era molto più in gamba di noi.”
“Si,la malattia lo ha colpito duramente.Peccato”
“Pio va avanti a blaterare di Dio e quelle cose lì”
“Serve per quella parte arretrata che ci segue,per quelle masse che si uniranno con noi.Non basta che vi siano solo le nostre regole.L’illusione di vivere e morire per qualcosa di grande e illimitato,è una delle stupidaggini che i nostri ci hanno dato in eredità.Noi non possiamo far altro che migliorare caro Vissarionovic”Il Professore Karl,era l’unico che poteva chiamare il Caro Leader per nome.
“Ne sono convinto.Temo solo che i Vagabondi sappiano anche loro del nostro Valhalla Supermarket.Mio fratello è un loro leader da tempo ,sai?”
“Avresti dovuto eliminarlo.Come eliminammo gli altri”
“Già.Temo che non sarà possibile fare altro”.
Perchè questa atroce,lunga,dolorosa ,agonia?Il manifestarsi lucidamente di pensieri,ricordi,sensazioni del prima, quando ancora era un Vivo,pur sapendo benissimo cosa sia diventato.Momenti brevi che non superano i venti o trenta minuti,che arrivano improvvisi .Allora sente e ricorda.Non è il solo in quelle condizioni,altri quattro suoi collaboratori sono nelle sue condizioni.Vedere la stessa pena sui visi di quelli che un tempo erano i suoi più stretti collaboratori e amici fraterni,trasforma quei pochi momenti di ritrovata lucidità,quel timido riaffacciarsi alla vita,un tormento insostenibile.
Poi si ricade nel buio.Un istinto pigro e inesorabile li portava ad attaccare i vivi,per cibarsi.Non solo.Qualcosa di più antico e profondo,come l’istinto di uccidere e cacciare,alla base della ridicola e complessa creatura chiamata razza umana.Ricorda ancora uno di quei momenti di tremenda presa di coscienza ,quando si trovò con una mano di sua figlia tra le manidbole e il corpo straziato di lei sul pavimento.Per fortuna poi è tornò l’oblio che spezzò il suo urlo di disperazione.
La città era loro,come altre città e nazioni.Poi improvvisamente mancando i vivi,una lenta apatia li aveva colti.Erano apparsi i primi sintomi di decomposizione.
Così molti di essi morirono una seconda volta.Non mangiavano per nutrirsi,ma per evitare la putrefazione.
Nella mano ora tiene la foto di famiglia:lui-il rispettabilissimo Dottor Fulci-la moglie,la figlia e il loro cane:Karl.
La lunga marcia continua,instancabili si muovono nelle strade cittadine.Hanno fame,vogliono al più presto raggiungere quel paradiso,quel posto perfetto tanto decantato dal loro Caro Leader.Tom un po’ alla volta sta facendo amicizia con i compagni della sua squadra.Si muovono veloci nelle vie,si arrampicano abili lungo i sentieri più difficili,poi riferiscono al resto del gruppo.Organizzati,disciplinati,uniti.
“Guarda.”Dice Tom ad Achille
“Cosa?”
“Un gruppo di quelli.Gli Altri.”
In mezzo a una via alcune di quelle strane creature fissavano dei locali vuoti.Il professore dice che si chiamavano negozi.Mete molto ambite sia per i vivi,che quanto pare per i morti.
Un gruppo di zombi stavano lì:fermi,fissi,osservavano.Una decina,ma improvvisamente uno di loro perde prima una mano,poi una gamba ,poi la mascella,infine diventa polvere.Gli altri indifferenti guardano ,rapiti,un vetro sfasciato,dei manichini fatti a pezzi,un locale abbandonato.
“C’è cibo!!!!”Avverte Tom.
Il resto della compagnia urla verso il cielo trionfanti e ferocemente allegri.
“Guerrieri!Guerrieri!Avanti!”Grida Joe.
Poe,Rollo,Billy e altri si fanno avanti.In perfetto ordine pregustando l’attacco,lo smembramento delle vittime,la ferocia della loro violenza scatenata sulle prede.
Silenziosi si muovono seguendo le direttive degli avvistatori.Tagliando per vie,zigzagando e tenendo sempre d’occhio le loro vittime,che imbambolate stanno ferme a guardare le vetrine.
“Mi fanno pena”Mormora Rollo a Joe
“Perchè?”
“Una volta erano nemici formidabili,ricordi?Ora?Non è più guerra,ma mattanza.”
“Sono cibo,solo questo.Come i nostri amici lo erano per loro i nostri Amici”
Ormai sono vicini.I morti non sentono il pericolo,evidentemente sono un gruppo di quelli che sono vicini alla seconda morte per decomposizione.Malati.Forse sanno che fine li attenda ,magari per loro è meglio così.Joe e Poe chiuduno la via a sinistra,mentre Rollo e Billy quella a destra.Incominciano a prendere la rincorsa,sentono l’adrenalina che pompa nelle vene,sono vicini al loro cibo…Dall’interno del negozio qualcosa afferra un morto e lo trascina all’interno,in rapida successione anche gli altri lo seguono.
“Cosa????”Domanda Joe a Billy
“Non so..”Risponde sbigottito il guerriero
Stanno fermi ed aspettano.Fissano quel luogo abbandonato,cosa si nasconde?
Poi li vedono uscire:i Vagabondi Irregolari.
“Eccoli qui”Dice Victor un loro ex compagno che aveva scelto in polemica contro il Caro Leader di unirsi al fratello ribelle.
“Questa zona è nostra,mi pare”Puntualizza acido Joe.
“Chi si rivede.Scusa se parlo di vista .Però per te ho un regalo:l’occhio che ti manca.”Dice il leader dei ribelli gettando l’occhio di un morto contro Joe.
“Victor,dovevamo ammazzarti tempo fa.Noi però i rifiuti non li tocchiamo,sai?Quindi ti conviene tornare con la tua quinta colonna verso quel posto di merda che chiamate Uthopia,tienitela.Noi abbiamo altro da fare”Taglia corto Poe,in difesa dell’amico umiliato.
“Abbiamo di meglio,ci puoi scommettere.Sai dove andremo ora?Venite compagni spiegatelo a loro dove andremo”Dal buio del negozio escono altri cinque scagnozzi del fetido Victor.
“Valhalla”Dice Mikail,uno dei peggiori tra i ribelli.Viscido e crudele.
“Ah,si?Scordatevelo.Vi abbiamo lasciato questo di cibo.Ma il Valhalla,mai”Ringhia Rollo.
All’improvviso Mikail parte attaccando Poe,ma mentre si getta contro il nemico per sgozzarlo,giunge velocemente Tom che con un morso taglia la gola al possente cane.
Per dei lunghissimi secondi c’è silenzio.Immobili da una parte e dall’altra fissano il cadavere del Vagabondo Irregolare.
Tom il viso sporco di sangue si trova in mezzo,da una parte i suoi compagni e dall’altra i nemici.Si fissano,ringhiano.
“Andiamo”Ordina Victor.Poi si allontanano.
Tom urla di gioia verso il cielo,il suo urlo di vittoria viene ripreso e ampliato dai suoi compagni.
La morte di Mikail segna la lunga nottata dei Vagabondi Irregolari.Riuniti in una delle loro confuse,sgangherate riunioni,dove pagano duramente la loro voglia di effimera libertà,senza “burocratizzare la nostra rivoluzione”,Lev lo sa.Mentre suo fratello Vissarionovic,quel dittatore rinnegatore della loro rivoluzione,ha costruito un suo regno efficente e disciplinato,lui è circondato da disperati,teste calde,rifiuti di ogni tipo.Litigiosi in eterno.Non possono vincere contro il loro gruppo rivale,lo sa.Lui non è sprovveduto o sciocco,anzi.Aveva nella testa un progetto rivoluzionario ampio,permanente,ma impossibile da trasformare in realtà.Aveva perso contro suo fratello e ora si trovava lì:Uthopia.Una prigione dorata,una maledizione benevola.Isolato,però.
“Vanno anche loro a prendere Valhalla.Dobbiamo arrivarci prima noi”Tuona Victor
Gli altri si gasano e inneggiano alla presa del loro paradiso.E alla morte degli avversari. Lev non è così sicuro di farcela.Però non può impedire nulla ai suoi,loro non credono nell’organizzazione,ma nella democratizzazione dei rapporti tra compagni.Sarà la loro inevitabile fine.
Il Valhalla Supermarket,decenni e decenni prima,era anche il paradiso dei vivi.Un grandissimo centro commerciali,pieno di ogni ben di dio.Le famiglie ci passavano ogni fine settimana,le coppie andavano in cerca di oggetti utili per le loro case.C’era tanta gente.Ora è pieno di morti.Si sono ritrovati quasi tutti lì.Vagano e spariscono per effetto della decomposizione.Il loro cimitero all’aperto.
Il Dottor Fulci,con i colleghi:Martino,Deodato,Lenzi, è il capo di quel luogo.Che tenta di organizzare ,ma poi perde la lucidità e si ritrova a vagare insieme agli altri.
Vorrebbe che quei momenti in cui la coscienza ritorna,vorrebbe trascorerli con i suoi fidatissimi amici.Invece questo non capita quasi mai.Soli nella monotonia della morte e anche nel tristissimo risveglio.Tuttavia quando è lucido e vivo cerca di disciplinare alcuni morti a basilari sistemi di difesa del loro rifugio,ma poi tutto si perde.Cosa è successo?Perchè si sono ridotti così?Non riesce a ricordare.
“Saremo capaci di governare il mondo che rimarrà?”Chiede il Caro Leader a Karl.
“Non lo so,pensavo di si.Ma ora che i nostri Avvistatori dicono di averlo trovato..”Si interrompe non riesce a continuare.La voce è rotta dall’emozione:ci stanno arrivando
La gioia è irrefrenabile e corre veloce ad eccitare tutti i partecipanti a quella lunga marcia.Domani!Domani! Arriveremo al Valhalla.
Nel buio,i Vagabondi li spiano.Pronti alla grande battaglia finale.
Il grande giorno è uguale agli altri,niente di particolare:lo stesso squallore,la stessa distruzione,lo stesso abbandono.Loro si rimettono in marcia.Conquisteranno il paradiso.
“Il paradiso è dei dannati della terra,quindi nostro!Che non abbiamo mai tradito i nostri valori rivoluzionari.Che non abbiamo cercato il compromesso con nè con i vivi che ci maltrattavano,nè con i morti!Prendiamoci il Valhalla una volta per tutte!”
Eccita la sua folla di disperati e perdenti ,il grande Lev.
Si trova davanti alla vetrata principale del Supermarket.Scosso come ogni volta che ritorna a galla dal profondo buio della morte.
Fuori tutto sembra calmo,ma qualcosa ..Rapidi movimenti,piccoli rumori,poi l’impressione di aver visto chiaramente quei predoni letali che da tempo si cibano di loro,come loro si cibavano dei vivi.
“I cani…sono qui”Dice stancamente Fulci,ma come sempre nessuno è lucido in sua compagnia.
Corrono veloci:prima gli Avvistatori,poi i Guerrieri.I cani,unici sopravvissuti all’orrore stanno arrivando
Il primo è Joe a gettarsi contro la vetrata:Valhalla è nostra!
Fulci è chiuso nell’ufficio.A fatica ha chiuso la porta e spostato dei mobiletti.Ha preso gli altri suoi amici e rimane immobile,come da decenni ormai,mentre sprofondando nel buio pensa che sarebbe bello morire una seconda volta così divorato mentre è incosciente.
I cani corrono veloci e si avventano spietati sugli inermi morti viventi.Squarciano ventri,staccano mani e gambe,staccano organi genitali putrefatti,sgozzano.Una vera mattanza.Crudeli e spietati le bestie si ingozzano con quel poco di appetitoso i morti possiedono ancora.In poco tempo hanno la situazione in mano.Il Valhalla è loro.
Di nuovo lucido:sono fuori.Li sente mentre con le zampe graffiano la porta,li sente ululare,gemere,hanno fame .Vogliono loro come cibo.Afferra un coltello e offre ai suoi spaesati amici gli stessi strumenti.
“Cosa succede?”Chiede Deodato.
“I cani”Risponde
“Questo cosa è?”
“Un coltello,ti ricordi come si usa?”
“Spero di si”
“Apro?”
Deodato guarda gli altri che ciondolano nel buio,persi,inciampando.
“Finiamola ora”Mormora.
I cani si gettano sulle loro prede.Joe,Rollo,Poe e Billy sono i primi e i più feroci.
Fulci vede i suoi amici cadere sotto i morsi delle bestie.Deodato urla ,in modo insopprtabile,come griderebbe un Vivo divorato vivo da un esercito di bestie affamate.
Lui scappa ,ma le gambe sono quelle di un morto e la fuga dura poco.Cade.Naturale e giusto che sia così.Pensa alla sua vita prima:la scienza,la famiglia,le piccole cose e Karl,poi il contagio,l’angoscia,il ritorno a una non vita,la fame e la caccia spietata ai vivi.Il declino,la seconda morte e i cani.I cani.Affamati e crudeli.
Un rumore impercettibile,come qualcuno che stesse piangendo.A fatica Fulci alza la testa dal pavimento e guarda davanti a sè:ha la vista appannata,tra poco cadrà nell’oblio.
Eccolo lì:il suo cane.Uno schnautzer gigante.Il suo Karl
“Amico”Sussurra.
Gemendo per la rabbia e il dolore,e l’istinto a cibarsi Il Professore si getta sul corpo del suo Padrone.Divorandolo.
Stanchi e felici i cani si riposano.C’è ancora molto cibo in giro.I morti sono ancora molti..Il posto è grande ed accogliente.
Tuttavia Il Professore lo sa.Non è diverso agli altri posti che hanno incontrato durante il loro viaggio.Presto lo scopriranno e molti saranno delusi.Tuttavia per ora va bene così.
“Hanno ucciso Tom!”Il grido di Achille rompe la tranquillità pomeridiana.
“Come ?”chiede Joe.
“Lo hanno circondato e ucciso.Lo stanno divorando.I Vagabondi!”
I cani si rimettono in piedi:c’è un’ultima battaglia da combattere.
In ogni piano del centro commerciale ci sono i Vagabondi,pronti a rubare il Valhalla al gruppo organizzato del Caro Leader.Si sono infiltrati all’interno del gruppo da tempo,per studiarne le mosse e dare informazioni utili a Victor e Lev.
Lo scontro scoppia devastante e furioso.Una battaglia per la supremazia che non conosce sosta nè pietà Sincerissima distruzione del nemico.
Nella battaglia Joe vede morire Rollo colpito e assalito a tradimento da tre vagabondi.Furioso li attacca e li ammazza sgozzandoli.Pieno di sangue e con il solo occhio funzionante il guerriero piange l’amico scomparso.
Poe aggredisce Victor,mentre questi cerca di prendere alle spalle Achille.La lotta è spietata per la sopravvivenza,ma alla fine il laido Victor muore,cadendo dal terzo piano del centro commerciale e andando a schiantarsi sul terreno.
Il gruppo ha la meglio sui Vagabondi:organizzati e uniti distruggono anche le ultime disperate offese da parte dei nemici.
“Vissarionovic,sono qui.Tuo fratello”Dice Lev.Ferito a morte e abbandonato dai suoi compagni ,scappati in cerca di salvezza.
Il Caro Leader si avvicina. Osserva in silenzio per un po’ il fratello.Poi con un morso alla gola lo sgozza.
La calma scende sul Valhalla Supermarket,paradiso per ancora qualche anno.Poi inventeranno un’altra leggenda e partiranno
I vivi ormai sono solo ricordi,che piano piano scompaiono. I morti sarannoa ancora per un po’ il loro cibo,mentre tristemente cadono sotto i colpi della seconda morte.
Il mondo continua nonostante tutto a girare.