Voci.Niente altro che voci.Qualche volta risatine complici e poi qualcuno che parla a bassa voce.Non guarda mai dietro.Uno perchè deve pur sempre guidare,ma sopratutto per non avere brutte sorprese.Tanto sa ,quando in macchina,seduta con i nuovi padroni e i traditori della loro gente,c’è lei.Guida e basta.
Poi va a casa,guarda le vecchie foto di quando era un giovane tenente della milizia popolare socialista.Crollato quel mondo,sepolta la sua vita, è tornato a farsi vedere in giro come autista e guardia del corpo dei riccastri provenienti da ogni parte del mondo.Ha visto anche moltissimi suoi colleghi applaudire felicissimi la svolta che li ha resi schiavi,ma ricchissimi.Cani di lusso,che corrono per masticare l’osso cagato da quel buco di culo putrido che è il capitalismo.Si,talora pensa di essere un grande poeta.
In ogni caso chi è lui?Vladimir Broz,ecco signori chi sono!No,ma dico :chi sei per criticare i tuoi ex compagni?Nessuno,signori.Nessuno.Lavori anche tu per loro?Si.Fai il loro tirapiede?Si.Risolvi anche in modo violento i loro casini?Si.Sei anche un killer a volte vero?Certo.E allora chi sei per criticarci?Nessuno,ve l’ho già detto.
“E questa?”
“Cosa?”
La donna passa al suo uomo una vecchia fotografia.Ritratti fuori da una fabbrica alcuni operai ridevano spensierati e stanchi.
“Costruttori del socialismo,del mondo di domani,che non può che essere socialista!”Dice con voce stentorea l’uomo e ride.Bei tempi
“Non si possono tenere immagini del vecchio regime,lo sai?Ti dovrei denunciare!”
“Immagini del regime?Otto operai?Ora per voi l’amicizia è un reato?”
“No,lo era prima.Ora siamo liberi,vengono persino dall’Italia a costruire le loro macchine qui”Sostiene, con un sottile velo di livore nella voce, la donna
“Eh…noi lavoriamo senza sosta,senza sindacati,con uno stipendio che è il più basso d’Europa,ma siamo liberi.Chi ha ucciso tuo zio Emir?Nel 99 ,chi l’ha ammazzato?Quale bomba piovuta dal cielo?In un mercato…Un mercato!Te lo ricordi?”
“Cosa c’entra?La disgrazia ha voluto che andasse lui a fare la spesa,ma come fai a non ricordare che vita povera …Ma hai visto i negozi e la gente oggi?”
“Purtroppo non sono cieco”
Dice l’uomo mentre si prepara per andare al lavoro.Turno di notte.
Broz entra nella casa del vecchio.Nota il tragico tentativo di mantenere un certo ordine e le immagini del vecchio passato sostituite con foto di sgalettate mezze nude che brandiscono cartelli contro il governo russo.
“Ti ho portato da mangiare”Dice Vladimir
“Da mangiare?”
“Da mangiare”
“Perchè?Secondo te ,io avrei fame?”
“Dovresti.Altrimenti non staresti bene”
“E chi sta bene ora?Tu?”
“Non mi lamento,non dovresti farlo nemmeno tu.”
“Bè,io mi lamento quanto voglio.Se non vuoi sentire un vecchio lamentoso,puoi anche non venire.Tredici anni che tutte le sere devi venire qui.Te lo dissi io?”
“Non ce ne era bisogno.Sei pur sempre stato un mio superiore,il più amato dalla milizia”
“Già,bella roba.Cosa vi ho insegnato?Fate tutti gli agenti di sicurezza,o come cavolo vi chiamano ora.Per ricchi stranieri.L’unico che ha mostrato un po’ di intelligenza è stato quello ..Stankovic?Come si chiamava,quello che è andato a fare l’operaio per la grande fabbrica di acciaio ,quella che poi hanno chiuso e venduto agli italiani ,per farci le macchine”
“La democrazia è questo:decidi della tua vita.Sei libero,così io-liberamente- ho deciso.Hai preso i soldi della pensione?”
“Si,ma metà sono andati via per le medicine.Prima era gratuito,lo sai che mio genero sta facendo da una settimana il doppio turno al lavoro,perchè deve prendere le medicine per sua madre.Costano,hanno privatizzato la sanità.Facciamo all’americana,ecco,fatelo come vi pare,ma tanto nel culo lo state prendendo.Anzi,lo prendiamo.”
“Io sono della vecchia scuola,non lo prendo.Ti dicevo,guarda:ho preso della roba…”
“Non voglio mangiare!”
“Mangia nonno,non romperci i coglioni!”Una voce femminile proviene da dietro la porta chiusa del bagno.Quando si apre esce una ragazzina in reggiseno e minigonna,tacchi a spillo,truccata come quelle donne che talora Vladimir vede adagiarsi sui sedili posteriori delle macchine che guida.
“Dove…dove cazzo vai vestita così?”Sbraita l’anziano
“Al lavoro”
“Lavoro?”il vecchio guarda Broz con espressione basita e meravigliata.
“Certo,al centro commerciale.Promozioni dei Biscotti della Nonna”
“E vendi biscotti vestita così?”
“Attiro la clientela,vendiamo più biscotti”
“Attiri chi?”
“La gente”
“La gente?I porci vorrai dire.Anzi,i maiali son più signori”
“Sei sempre il solito vecchio rincoglionito che deve sempre brontolare!I tuoi tempi per fortuna sono finiti,morti!Perchè non crepi anche tu!”Si infuria la ragazzina
“Ehi,ehi,non dire queste cose a tuo nonno.Sei..sei una ragazzina no?Mostra un po’ di rispetto…”Broz non finisce.La ragazzina esce di casa ,dopo averlo mandato a fanculo.
Alla mensa degli operai si discute vivacemente delle ultime settimane di lavoro.Hanno licenziato un loro collega.Dormiva durante il turno di notte,ma nessuno che si sia lamentato che quello stava facendo un doppio turno,illegale,ma praticato in quella fabbrica.
Stankovic fuma una sigaretta.Si ricorda quando hanno portato via il vecchio e pacifico Slobodan.Doveva lavorare come un matto,per pagare la scuola alla nipote-ora che erano state tutte privatizzate-e le cure alla moglie.Era morto cadendo dal tetto della fabbrica.Il responsabile di quella sera ,si lamentava perchè non riuscivano a vedere bene la partita di calcio:Italia-Francia,un’amichevole.L’avevano preso e portato fuori dalla fabbrica.Non doveva trovarsi li,era venuto fuori infatti che era già in pensione e che li vi lavorava in nero.
La costruzione del socialismo era crollata,e ora stavano costruendo un mondo di merda.
“Non mi dà respiro..Sai cosa intendo vero?”
“Si signore”Risponde educatamente Broz,mentre il suo capo ,un finanziere americano noto per le sue ong e le attività nel mondo dell’informatica,passeggia nervoso per la stanza
“Mi chiama sempre,mi sta sempre attaccata.Ci sono stato qualche volta e allora?Bè,mi dice che ha girato un filmato…Un film…Bè,capisci…Lo vuole mettere in rete o spedire direttamente a mia moglie tramite …Si,perchè ha preso il suo numero.Insomma,devi aiutarmi.D’altronde lavori per me,no?Cioè,so che sei molto richiesto,ma tu mi vedi spesso e volentieri no?Ci lavori bene con me?”
“Si”
“Sei contento,vero?”
“Si”
“Ecco:ammazzala e continuerai ad esserlo”
Broz non batte ciglio
“Hai capito chi è?Quella con i capelli neri,quella che chiamano Dolly Bell”
La casa del popolo è divantetata un club privato per gente in cerca di facili avventure,e le vecchie case ,ristrutturate condimini per le nuove borghesie di passaggio.Broz arriva a casa di Dolly,ragazzini pettinati da coglioni e ragazzine pronte per la strada sciamano come api ubriache di noia e idiozia lungo i vecchi viali,dove un tempo lui e i suoi uomini si sollezzavano a far parate.Bei tempi,non tanto per via del socialismo reale,quanto per le parate.Cazzo se ci sapevano fare.Guardandosi alle spalle ,per vedere se qualcuno lo stesse spiando,Broz improvvisa una piccola marcia.Fischiettando canzoni di rivolta internazionale.
Dolly è in cucina.Seduta su una sedia che è un miracolo di forza della gravità visto che è particolarmente barcollante.Davanti a ella,potete ammirare una tazza colma di caffè.Tra le dita della mano sinistra una sigaretta.Ormai quasi del tutto consumata,visto che la cenere di tanto in tanto,si dà all’attività olimpica di salto nella tazza.Sul letto una valigia aperta.Qualche vestito messo alla rinfusa dentro di essa,il resto sparso sul pavimento della stanza da letto e camera di conversazione della una volta giovane donna.
“Vuoi uccidermi”Più che una domanda una constatazione amichevole.
“Dovrei”
“Dovresti?”
“Dovrei”
“Cosa è?Stai usando il condizionale,quindi…”
“Niente”
“Niente?”
“Esattamente.Cosa combini Dolly?”
“Cosa?”
“Su avanti,tutto questo casino!Ti metti a ricattare un tizio che gaudagna in un mese tutto il nostro prodotto lordo interno,capisci?Cosa pensavi di fare?”
“Soldi,o che lui mi portasse in America.”
“L’America è già qui.Dovunque.Certo che devo ucciderti,sai?Un lavoro”
“Non un lavoro,non chiamarlo così”
“Perchè il tuo lo è?”
“Non faccio del male a nessuno,io!”
“No,non lo fai.Devi essere però intelligente e ..”
“Io non lo sono.Questo vuoi dire Broz?”
“Non riesco a crederci.Sai,ti ricordi Dolly Bell?”
“Cosa dovrei ricordare?”
“Come era prima la vita”
“Una merda.Il Partito di qui,il partito di là.Il Caro Leader vuole questo e quello.Ora…Accendi la tv,dai!Accendila!Abbiamo 1897 programmi,e pluralismo di voci,giornali,e libertà di parola,espressione,tutto questo abbiamo.Ho comprato,ma cazzo quando mai avevamo questi computer e ipad e robe simili?Che vita triste e grigia è stata la nostra?”
“Lavoro,casa,istruzione,sanità,tutto gratuito per il popolo,non lo ricordi questo?La libertà individuale non ci sta forse avvelenando?”
“E allora perchè non sei rimasto con quei 4 gatti del Partito Comunista?Come il tuo vecchio istruttore?Sbaglio o stai lavorando per gli americani,italiani,tedeschi,ebrei?Come me,Si,non sentivo questa sottile disperazione,questa ossessione di avere la felicità sempre tra le mie mani.E la voglia di strafare,per dire che sono viva.Non c’era prima,ma è meglio ora.Credimi”
“La casa del popolo,ora ci vanno i troioni ricchi con i mariti.Scambiano la loro donna e il loro uomo con quelli di altri.La nostra casa del popolo,ti ricordi che tenevi i corsi per le donne socialiste?Il ruolo della donna,libera da..”
“Si vede che erano cazzate,ascolta:mi vuoi uccidere di noia con questi discorsi?”
Broz si alza e…
“…morto,spacciato,scomparso.Come i cd o il cinema nelle sale.Ti dico,fatti un e reader,se vuoi te lo regalo io”L’americano non la smette di parlare.Problema risolto,grazie mille Vladimir.
“Grazie signore,molto gentile da parte sua.Ma..”
“Sei uno di quelli che amano:”odorare l’odore della carta?”Cristo,ma che gente c’è in giro è?”
“Si,una cosa simile.”
“Chissà quale cazzate vi facevano leggere prima.E che film,a proposito di film..Tieniti forte,sai quel mio amico di ieri sera?O era l’altra sera,chi se ne fotte!Bè,produce film e tra poco cominceranno le riprese di un grande film americano,quindi non cinema europeo o quella roba,sai ?Dico :Woody Allen,Paul Thomas Anderson,roba pallosa.No,questo film è america al mille per mille,amico mio!Tratta di voi,poi!Perchè noi siamo un popolo di gente buona,cazzo lo vedi?Vi abbiamo dato la libertà,la democrazia,la civiltà che sono tutte cose genuine d’america.Insomma:Dolph Ludregen o Ludegren,insomma domani sera sarà qui!”
“Red Scorpion?”
“Si,wow!Cazzo che film!L’hai visto:spaccare il culo ai comunisti,cristo che roba!”
“Già.E dice..Cioè,lei mi sta dicendo?Oh ,cazzo …Capo,vuol dire che potrò incontrarlo e insomma..”
“Certo,chi più di te potrebbe ringraziarlo?Penso che anche Dolph ne sarà entusiasta”
Le foto in casa hanno tutte delle voci e delle storie,”Tutte solo per questo vecchio” pensa Dolly.Il vecchio non parla.Deve fare un piacere al suo miglior allievo,dubita solo della nipote.Quella sciocca potrebbe parlare a vanvera con qualcuno.
Lei fuma una sigaretta,lui cerca disperatamente di perdersi nei ricordi del suo grande passato.
Sopravissuto all’assalto dei soldati di Roatta,all’incendio del villaggio,finito a Rab.Centomila morti di fame ,nel campo italiano.Era un bambino,piccolo.Perchè lui è sorpravvissuto e altri no?
Eccolo là il coglione.Un danese nazista di merda,e nemmeno un nazista geniale come il grande Von Trier,no..un pirla.Broz non gli toglie gli occhi di dosso.Lo hanno pure presentato alla star,mai sentito tante cazzate dette da un americano nemmeno nato in america.I peggiori,vittime del loro colonialismo culturale.Bè,Scorpione caro vediamo cosa sei capace di fare a macchina da ripresa spenta.
“Ehi Dolph!”Esclama sorridendo Vladimir
“What?”Il danese non ha tempo per chiedere altro.Il pugno di Broz gli spacca il naso.
Mentre cade per terra travolto da dolore,Broz gli prende il braccio destro.Con un colpo di gomito glielo spezza,sente il crack e quel pessimo attore di pessimi film,per gente pessima che urla.
“Vedi,ti sto facendo un piacere.Non ti conviene girare un’altra delle tue cazzate,coglione!Vai a fare il leccaculo degli americani a Hollywood e inculati Van Damme che magari vi piace !”Broz si allontana poi torna violentemente alla carica e colpisce con un calcio al viso l’energumeno.
Socialismo 1 Red Scorpion 0.
Il giorno dopo c’ è un gran casino.Abbiamo una grande star e questa viene aggredita?Il film non si farà più,comunisti del cazzo!Sempre violenti e bla bla bla.Broz ridacchia.Contento.
New York
Little Italy
Ore 2:30 p.m.
Da Gino’s è il locale preferito da Don Sal Mancuso e i suoi scagnozzi.L’uomo è un feroce e ignorantissimo sadico,un essere squallido imprigionato in un corpo tozzo e marchiato.Con lui ci sono i suoi più fidati tirapiedi.Risate grasse,volgarità come se piovesse nel giorno del giudizio universale delle cazzate,brindisi cialtroni.
“Don Mancuso,mi scusi..Non vorrei disturbarla,mi perdoni,mi scusi…”Gino balbetta davanti al Gran Capo dei Minchioni
“Parla,e che cazzo Gino!Che sono queste minchionerie da sottosviluppato,anzi:oligofrenico.Ti piace questa parola,eh?Nemmeno sai che vuol dire!Che lo sai?Oh,dico a te !Testa di minchia”
“No,non lo so…”
“Vuol dire :Gino.Un ritardato,su che vuoi dirmi?Guardate un po’,ai vecchi tempi questi fetusi parlavano solo di cibo e bevande,ora chissà cosa cazzo ci deve dire..”
“Un prete!”
“Come?”
“Un prete,di là..Non so come abbia fatto ad entrare ,era chiuso..Lo giuro!”
“Un prete?”
“Vuole confessarci,boss?”Ridacchia un suo uomo.Un brutto nasone dal volto sfregiato
“Può darsi e allora..Gino ,ascolta porta una sedia!Perchè mi sa che staremo qui a lungo,se dovessimo davvero confessarci”
Il prete nel frattempo è entrato nella sala.Alto,magro,capelli chiari,viso normalissimo.Occhi terribilmente tristi e severi.
“Venga,venga,si accomodi padre..Possiamo chiamarla così?”Urlacchia con la bocca piena Don Mancuso
Il prete si avvicina alla tavolata
“Sono venuto a trovare i miei fratelli,per sostenerli in un momento così doloroso e importante per loro.”
La banda di delinquenti si zittisce,sono tutti tesi e in ascolto.
“Come sempre nella verde vallata del signore i frutti della vita vengono al mondo e prospereranno nella verità e nella giustizia,mentre per i frutti ormai maturi e pronti per il giudizio è tempo di raccolta.Non abbiate paura!”Detto questo estrae un libro:una bibbia.Gli uomini hanno portato le mani alle fondine delle pistole,ma vedendo che ora il tizio ,(oligofrenico pensa ossessivamente Don Mancuso),ha estratto solo una bibbia ,sono decisamente più calmi
“Non abbiate paura,fratelli!Io sono qui con questo libro per dirvi che nulla è veramente finito e che in questo libro troverete la strada voluta dal signore misericordioso per farvi andare….In pace!”L’uomo getta il libro sul tavolo proprio davanti a Don Mancuso
L’esplosione è abbastanza forte per far volare in aria e far cascare come un sacco di patate il corpo bruciacchiato e squarciato del vecchio boss.
Per due secondi nessuno fiata ,sono tutti immobili.Poi il prete prende la croce che porta al collo,estrae un coltello e lo lancia contro la gola di un mafioso che in mano tiene una pistola,si lancia sul tavolo prima che l’arma caschi sul piatto di spaghetti che l’uomo stava mangiando e afferrandola al volo comincia a sparare contro tutte le teste di cazzo intorno ad egli.Teste che esplodono e toraci bucati.
Conclusa la mattanza ,il prete si alza e si dirige verso l’uscita.Gino alle sue spalle sta sputando in faccia a tutti i membri della banda e prendendo a pedate il cadavere di Don Mancuso.
“Ehi,ehi padre..Come si chiama?”
“Jesus Chinaski,figliolo”
A casa :bottiglie vuote,rosari,bibbie,vangeli,pillole allucinogene.Il suo mondo.
Bussano alla porta.Non risponde,ma tiene la pistola salda in mano.Poi qualcuno fa passare una lettera da sotto la porta.
Circospetto va a prenderla.Una nuova missione:Un paese dell’est europa.Deve uccidere un certo Broz.
4 mesi prima
“Fratello?”Domanda ,con un tono di voce tra il meravigliato e l’annoiato, l’americano
“Fratello”Conferma Pavel,eroico dissidente e combattente delle libertà individuali contro la dittatura comunista ora eroico presidente e maggiordomo degli americani.
“Uhm..Quindi?Scusa,non ricordavo che tu avessi un fratello..”
“Astro”
“Come ?”
“Bè,a quel fratello aggiunga astro:fratellastro”
“Bè,dimmi ..Vuoi forse del vino o vuoi mangiare anche tu qualcosa?”I due uomini si trovano nella casa dello straniero.Nello studio,l’americano sta finendo una cena frugale.Seduto a un tavolo, posto davanti la sua scrivania.Pavel è seduto anchesso al tavolo,alla destra del suo dio.
“No,grazie.Ecco..Dove posso cominciare?Igor era un po’…Come dire?”
“Non lo so,caro Pavel .Me lo devi dire tu”
“Vivace.Un ribelle,ma sa..In fondo un bravo ragazzo.Amava tutte quelle belle cose che hanno reso grande l’America..”
“La Bomba Atomica e il Piano Condor?”Ridacchia l’americano
“No,no!Lo spirito d’iniziativa,la libera impresa,la libertà dell’uomo sulle catene dei governi.Nel danaro,nel successo,nella fama,nel sogno!Ecco:il sogno!Voi ci avete insegnato a sognare!Quanto tempo ho speso in questi carceri,perchè sognavo?Lui era come me.Solo che,ecco…Oggi ,come ben saprete,l’edilizia è totalmente privatizzata.Basta con quelle orribili case popolari eh?Il capitalismo offre la possibilità di creare opere d’arti nelle nostre città.Quindi abbiamo moltissimi costruttori edili.Tanti si son buttati dentro questa avventura.Mio fratello…”
“Fa il costruttore e tu mi stai chiedendo di lasciargli costruire su quel terreno sulle colline della città.Dove nasceranno le nuove fabbrice della Dream Vision?Ne parlerò con i miei soci,sai che…”
“Mi perdoni,mi perdoni,signore.Scusi se mi permetto di interromperla,ma non è questo quello che volevo chiedergli.No.”
“Allora Pavel ?Dimmelo”
“Dica al suo uomo di fiducia di uccidere l’assassino di mio fratello”
L’americano rimane a bocca aperta ,con la mano che tiene la forchetta a metà aria.
“Come?”
“Mio fratello,l’hanno ammazzato.Una sera,stava lavorando per un costruttore locale molto influente e socio con certi italiani.Avevano avuto un problema,una seccatura,un immigrato clandestino era morto.Precipitato da non so quale piano.Bè,qualcuno ha visto che stavano scaricando il cadavere di quel …di quello,insomma da qualche parte.Nasce una discussione e l’uomo spacca la testa a mio fratello.Con una testata,poi inferocito salta sopra la testa di mio fratello…”
“Chiedi alla polizia,non capisco cosa possa…”
“Le chiedo questo favore,me lo deve…TU ME LO DEVI,IO TI PERMETTO DI STARE QUI!”S’infuria Pavel.
L’americano sta in silenzio per un po’.Cerca pacatamente nelle tasche della sua giacca accendino e pacchetto di sigarette.Accende la sigaretta con calma
“Come mi chiamo?”Domanda a bassa voce l’uomo
“Steve J .Gates”
“Si,esatto.E dimmi : chi è questo Steve J Gates?”
“Un grande manager,un imprenditore di successo.Cavoli tutti sanno chi sei:il proprietario della Dream Vision,computer e robe simili.”
“Computer e robe simili?Allora voglio essere più preciso:perchè tu sei il presidente?”
“Perchè c’è stata una rivoluzione democratica che ha annullato le elezioni precedenti ,dove i brogli…”
Gates ride di cuore,il fumo gli va di traverso,tossisce,beve del vino per far passare il fastidio.
“Ecco!Rivoluzione.Il mio nuovo campo di lavoro.Sai perchè?Perchè piace.Tu fai vedere della gente che manifesta,dici che lo fa perchè vuole navigare liberamente su internet,vuole la parabola,vuole..ancora meglio,CRISTO!Questo è il punto principale del successo che verrà dopo:libertà di parola,espressione,stampa.Ecco,che avrai la simpatia di tutti.Anche dei rompicoglioni che si reputavano comunisti ,in particolare qui da voi.In Europa.Tu Pavel non esisti.Parli di anni di galera,ok?Parliamone.Ti reputi un eroe per questo,no.Sai benissimo che le tue cazzate artistiche,le tue sviolinate mistiche .te le potevi permettere perchè eri un tizio fabbricato da noi.Tu ci piaci perchè sei un piccolo e risibile,ridicolo,borghese.Tanto la gente è piccola,tanto grandi i suoi sogni di gloria.E noi te l’abbiamo data.
Dici Dream Vision,ma quale è l’altro grande marchio che ho inventato?”
“Freedom Call”Mormora umiliato,tenendo il volto abbassato,Pavel
“Ecco.Noterai anche l’ironia eh?Freedom.Una buona canzone di George Micheal,nulla di più.Ti abbiamo costruito,come abbiamo inventato i giovani ribelli pacifici.Come in Iran ho inventato Neda,o in Timisoara le fosse comuni.Ok?Per gli stronzi democratici.Per le donnette anime belle e femministe.La gente non ti vuole ok?Non hai vinto un cazzo di elezione.Sappilo.Qui però per noi,europei ed sionisti,si possono fare buoni affari.Tu sei nostro in tutto e per tutto.Ripeto :non esisti.E dimmi:se tu non dovessi esistere,come sarebbe possibile che tu avessi avuto un fratello?Anzi,parole tue,un fratellastro?”
Pavel non risponde.
“Hai il nome di quello che ha ammazzato tuo fratello?”
“Si”
“Dammelo.Lo darò a un mio uomo.Ha risolto un problema che avevo ,di recente.”
Pavel piangendo e ripetendo grazie,bacia la mano del suo padrone.
Qualche settimana prima
“No,non è quello l’importante”Il professore ,un tempo pezzo grosso del partito e stimatissimo in tutto il paese,tenta di mantenere il filo del discorso.Troppo alcol,troppa tristezza,troppa rabbia,non sa.Non vuole sapere
“E allora cosa?”Chiede ridendo Stankovic.
“Tu parli di codardia,no?Enfatizzi il tizio che si lancia dalla scogliera,che sfreccia ad alta velocità,che ha sprezzo del pericolo.Vero?”
“Si.Un Uomo”
“Un uomo,caro Stankovic?Pensi questo?”
“Perchè vecchio dove sbaglio?”
“Il codardo è prudente perchè ha un grande progetto.Un lungo,difficile,importante progetto per se e per gli altri.Non può sprecare la sua vita,per l’ebbrezza o il capriccio del momento.Tenere alla propria vita per donarla interamente alla causa è un fatto sbagliato?Invece il temerario cerca la morte.La vuole.Inconsciamente anche.Ma la vuole,anche se dovesse essere in prima fila nelle lotte ,nello scontro,lui cerca la morte che dia un senso,un significato alla sua vita.Il codardo pone su di sè la responsabilità della sua vita,che è anche dolore e umiliazione.Sogni infranti,errori,e capitalismo che sbarca da noi.Il temerario no,preferisce azzardare per concludere e non prendersi nessun tipo di responsabilitàQuindi tu sei il vero vigliacco.Io nella mia grigia vita da funzionario di partito cosa ho fatto?Ho lavorato perchè voi operai aveste una casa,uno stipendio decente,le scuole per i figli e la sanità.Certo nessuno comporrà canzoni su di me,mentre i martiri scemi fanno presa sul popolino.Ma loro sono morti perchè non avevano nulla,erano vuoti e se la sono cercata.I veri uomini cambiano il mondo e ci vivono in quel mondo.Tu e le tue spacconate cercate solo un modo chiassoso di crepare e farvi amare da qualche gonzo.”Il vecchio alza al cielo l’ennesima birra media.Barcolla,Stankovic si alza per afferrarlo,ma l’uomo ritrova l’equilibrio
“Al socialismo reale!”Urla il vecchio e tutti in quel bar alzano il bicchiere per un brindisi ai tempi migliori spariti per sempre.
Stankovic guida verso casa.Sta male,il vecchio aveva ragione.Le spacconate sono solo una patetica espressione dei deboli,la loro forza è solo pastafrolla.Demenza.Però,l’uomo vive anche di quelle cose,dell’ebbrezza ,della follia,non solo di ponderate riflessioni politiche.Tuttavia non fa altro che pensare a quel:Al socialismo reale!
Frena di botto.Cinque uomini stanno trascinando sul bordo della strada un tizio.Svenuto o morto.
Il vecchio Slobodan.
“Cosa state facendo?”Chiede
Un tizio tozzo,marchiato,testa rasata da coglione nazifascista ,gli si avvicina.
“Non sono cazzi tuoi”Spintona.
A terra il cadavere di un ragazzino.Un mediorientale.Come Slobodan,stanno facendo la stessa cosa.
“Quello non è morto qui,testimonierò”
Uno dei cinque cerca di aggredirlo.Stankovic gli blocca il braccio.Il rumore di ossa rotte esplode nella notte,come le bestemmie del malcapitato.
Una piccola pausa.Si guardano in faccia.
Il nazistello si getta con violenza contro l’operaio.
Una testata contro quella faccia da cazzo e lui cade.
Stankovic si allontana partendo a razzo,a bordo della sua macchina.
Ecco,alcune cose che Pavel non ha detto al suo amico americano:1)La ditta edile era di proprietà della criminalità locale in associazione con quella italiana,2)suo fratello faceva da caporale,un piccolo Tony Montana del caporalato.,3)aveva trovato la morte non quella sera,ma…
“Abbiamo trovato dove vive quel figlio di puttana”Dice Braccio di Gesso al suo capo
“Si?”
“Certo,mio fratello fa lo sbirro e mi ha dato una mano”
“Perfetto”
Giunti a casa di Stankovic stuprano a turno la sua povera moglie.Poi la uccidono,a martellate.
Sfortuna loro ,l’operaio rincasa in quel momento.
Il fratello di Pavel prova sulla sua testa quanto sia doloroso essere massacrato a martellate.Gli altri scappano terrorizzati.
Qualche giorno dopo a casa del Vecchio
“Non capisco,va in giro vestita da..”l’anziano si blocca.
“Da cosa?”Chiede Dolly Bell
“No,niente.”
“Puttana”
“Cosa?”
“Volevi dire Puttana,non temere.Non mi offendo.Lo facevo e non mi dispiaceva.Però tua nipote non lo è.Questa è la moda occidentale.Le sue cantanti preferite si vestono così.Si deve mostrare…”
“La mercanzia,come bestie al mercato”Dice Broz
“Bestie in un mercato dove tutti vanno,però!”
“Bè,non capisco dove vada tutte queste sere.Ora le case del popolo son diventati bar di lusso,ti rendi conto?I ragazzi si ubriacano,drogano,non lo so..Lei è la sola cosa che mi rimane della famiglia.”L’anziano si sta commovendo.
“Non succederà nulla.Cresce,la prossima estate andrà in campeggio con il suo ragazzo”Dice Dolly
“Cosa?Quale campeggio?”
“Freedom Call Summer Field”
“No,da quelli e con quel pirla del suo moroso no!”S’infuria il vecchio.Dolly e Broz ridono.
Il cellulare suona.Broz si alza e va prenderlo
Gates.
Risponde.
Un altro fottutissimo lavoro sporco .
Stepovijc lo aspetta a quello che un tempo era il grande parco Lenin.Ora hanno messo la statua di un prete collaborazionista con gli ustacia,ai tempi della guerra,i nuovi martiri tanto amati dagli occidentali liberali.
“Il nostro posto preferito”Dice l’uomo a Broz
“Certo.Su questa panchina,seduti,ne abbiamo bevuta di birra e di sogni da ragazzi”
“Entrare nella milizia,questo era il nostro.Visto oggi ,molto modesto.Non trovi?”
“Forse Step.Dimmi?”
“Il tuo lavoro”L’uomo passa una busta gialla,all’interno foto della loro vittima e informazini varie
“Lo conosco..”
“Anche io.Sì,è Stankovic”
“Cosa ha fatto?”
“La cosa giusta:ammazzare il fratellastro di quello stronzo di Pavel”
“Aveva un fratello?”
“Fratellastro”
“Fratellastro”
“Si,certo.Un coglione di uno.Caporalato,capisci di che parlo?Una cosa simile ,ai nostri tempi..”
“Non esisteva.Sono le novità della democrazia”
“Già,bè senti come lavoro non mi piace,ma sai…No?”
“So.Sapete dove si nasconde…”
“Si,bè..Leggi.Abbiamo dovuto usare le maniere forti con gli amici.”
“Ti piacevano a te,no?”
“Certo.Come a te uccidere.In fondo non siamo cambiati.”
“Più vecchi e più stronzi”
“Già,con il tempo miglioriamo.Come il buon vino.”
Stepovijc si alza e saluta l’amico .Poi se ne va.
“Il posto non è il massimo,sai..”
“No,non importa .Grazie”Risponde Stankovic all’amico che lo nasconde in una sorta di masseria di campagna.Sperduto sui monti.Gli pare di essere un partigiano ai tempi della guerra.Quanti film aveva visto su quelle battaglie eroiche!
“Come stai?”Chiede l’uomo
“A pezzi.”
“Vorrei dire che ti capisco,ma..”
“Certo che puoi.Una cazzata dei borghesi quella che devi per forza subire qualcosa per capirla.Noi ,per esempio,anche prima sapevamo che era una gran merda il capitalismo.Non c’era bisogno di provarlo,no?”
“Già.Solo ora ,però,toccandolo con mano abbiamo capito”
“Popolo di tontoloni”Ride Stankovic.
Stanno zitti per un po’ ,si passano una bottiglia di rhum,e pensano.A prima e ad ora.A loro due,alle loro famiglie,a chi è morto nella guerra degli euroatlantisti contro il loro governo legittimo,le false rivoluzioni,le bombe sganciate da aerei senza piloti,perchè vengono guidate attraverso un computer.Mentre il tizio che spinge un bottone sta in America.
Lentamente Stankovic canticchia l’Internazionale.L’amico ,stonando,lo segue.Aumenta il volume delle loro voci:sgraziate,potenti,ubriache….FELICI!!!
Fuori la notte cala sui sogni di due disperati.
“Lo ucciderai?”Chiede Dolly a Broz
“Ho salvato una vita.Una sola:la tua”
“E lui?”
“Mi pagano bene.Voglio costruirmi una grande villa,con piscina,garage…E non uno qualsiasi,no!Uno che contenga almeno 15 o 20 ferrari.Voglio fare la bella vita”
“Bella vita,ma forse dovremmo piantarla di sognarla o cercarla.Forse,dovremmo.”
“Fai,come vuoi…Ascolta:lavoro con Stepovjic,Ti conosce.E conosce questo posto.Vedremo di spostarti da un’altra parte.Non oggi,ma appena torno da questo soppraluogo.Stai attenta ok?”
“Ok”La donna è in piedi di fronte alla finestra della cucina,lui seduto su una sedia che guarda verso il salotto.
“Promesso?”
“Prometto”Dice lei sorridendo malinconicamente e lanciando uno sguardo verso l’esterno.Cercando di arrivare oltre quella giungla di palazzi,ciminiere,hotel e tanto rumore..Cercando di arrivare in paradiso.
Da almeno tre settimane sapeva dove stava il suo bersaglio umano.Lo sapeva da tempo.Però targiversava,stava elaborando un piano per farlo scappare.Aveva ammazzato per anni troppa gente ,per ordine dei suoi padroni capitalisti e di varie nazioni,almeno una ventina di persone che conosceva.Qualcuno aveva tirato in ballo l’amicizia e robe simili,ma lui non aveva mai avuto un attimo di esitazione.Poi con Dolly era arrivata la redenzione,il riscatto,l’alleluia gente !Basta ammazzare i suoi ,sarebbe stato meglio eliminare un po’dei bastardi responsabili della fine della sua nazione e del loro splendido mondo socialista
“Non ci posso credere.Quello era il mio eroe.Uno dei tanti.Sai chi amavo moltissimo?”Chiede l’agente Bornestein a Broz
“No”
“Tony Scott.Hai mai visto Top Gun?”
“No.Non credo che ai nostri tempi…Ma aspetta un attimo..Tom Cruise?”
“Certo!Wow!Un grande film.La battaglia finale è splendida.Poi ha fatto anche L’Ultimo Boy Scout e tantissimi altri.Per non parlare di Harlin.Un grandissimo,te lo ricordi lo scontro finale in 58 minuti per morire.Mi piacciono quei film”
“Per questo fai questo lavoro”
“Si,anche .Mi gasa”
“Sei simpatico,ti ammazzerò per ultimo”Mormora glaciale Broz
“Come?”Esclama spaventato l’agente
“Commando”Spiega ridendo Vladimir
La pace delle montagne,il sollievo di stare a un passo dal cielo.Non so quanti capiscano la bellezza di tutto questo.La montagna ci divide in due categorie,e chi l’ama fa certamente parte di quella migliore.
Stankovic si gode tutto questo,un piccolo attimo di dolce quiete.Rivede il volto della moglie e le lacrime giungono puntuale.Come piccoli pugnali di fuoco che lo marchiano bruciandolo con il senso di colpa.Non era stato un buon marito,non erano stati una grande coppia.Pochissimi ricordi persi in un mare di noia.
La porta viene abbattuta con violenza da un tipo.Un giovinastro delle ultime generazioni.
Alle sue spalle c’è un uomo,uno di quelli che come lui si stan avviando verso la vecchiaia.Con troppi incubi e casini chiusi negli armadi.
“Bene,bene,eccolo qui.Stankovic”Il giovane lo colpisce violentemente al volto.L’operaio sente qualche dente saltargli.Lo sputa con il sangue che esce copioso dalla bocca
“Solo l’inizio caro,solo l’inizio!Qualcuno ha fatto male al mio mito:Dolph.E io sono incazzato per questo,molto!Quindi me la prenderò con te.Poi ti farò ammazzare da questo …”
“Broz!Vladimir Broz!”
“Già,già .Lo conosci.Bè,allora ti userà le cortesie che si usano agli amici.Vieni avanti Broz”Dice Bornenstein
Vladimir entra nella spoglia e gelida stanza ,il rifugio di un uomo disperato
Stankovic è paralizzato dalla paura.
“Ehi”Dice Broz
“Cosa?”Chiede l’agente
“Sai quando ti ho detto che ti avrei ammazzato per ultimo?”
“Si????”
“Mentivo”Dai polsi delle maniche della giacca di Vlad scendono due piccoli cacciaviti
Con estrema violenza li caccia dentro alle tempie dell’agente .L’uomo lascia cadere la pistola,Broz la raccoglie al volo e gli scarica l’intero caricatore nello stomaco.Poi mentre l’uomo ormai cadavere sta cadendo a terra ,lo colpisce violentemente con un calcio alla testa.
“Scappa,vai via!”
“E te?”
“Non ti preoccupare!Vai!”
Mentre Stankovic scappa,Broz colpisce il muro con la testa due volte.Causandosi una ferita alla testa.Dopidiche chiama aiuti dalla macchina dell’agente Bornenstein.
Cosa è successo?Dove si trova?
“Sei svenuto.Per fortuna ti abbiamo trovato.”Stepovjic.Una sala malamente illuminata da una luce al neon.Lui è sdraiato e legato su un letto.L’amico è seduto su una sedia e alle spalle quattro brutti ceffi,quattro energumeni.
“Si,quel Stankovic…”
“Stankovic?”
“Certo,lui era lì..Ma qualcuno ci ha assaliti di sopresa…”
“Sorpresa?Dici sorpresa?”
“Si”
“Continua,raccontaci questa bella storia.”
“Non è una bella storia”
“No?Dipende.Quindi qualcuno ha assalito voi due di sorpresa vero?”
“Si”
“Sai ci sono diversi tipi di sorpresa.Una ,ad esempio,è certamente quella capitata a te.Invece a noi ,è capitata un altro tipo.Vero ragazzi?”Domanda Stepovjic ai suoi.I ragazzi ridacchiano
“Non capisco…”
“Non capisci?Bene,allora te lo spiego io.Volevamo Stankovic morto,ma invece troviamo morto quel povero agente Bornenstein.Tu ferito,certo..Ma non importa.Dicevo,se non fosse per i miei ragazzi,ora Stankovic sarebbe vivo.La cosa più stupefacente ,invece,è un’altra.Ti ricordi di Dolly Bell?Ecco,un nostro amico.Un nostro amico comune,anzi il nostro padrone,è stupito:”Ma come non era morta quella?”Mi dice.E io che ne so.Ho dovuto portare a termine il tuo lavoro.Peccato che abbia dovuto anche eliminare due preziosi testimoni.Il nostro ex istruttore all’accademia della milizia e la sua nipotina.Colpa tua,ma ora andrai all’inferno per farti perdonare.”
Broz urla disperato,il collega si allontana ridendo.Lasciandolo in compagnia dei quattro brutti ceffi
“Slegatelo e alzatelo,lo dobbiamo impiccare.Poi lo useremo come sacco per i pugni.”
Il tipo che parla è un tizio biondo ossigenato e lampadato,che disgusto suscita in Broz.
Lo slegano,lo alzano.Due cercano di legare la corda alle inferiate della finestra,ma non son soddisfatti,cercano un punto migliore.
“Sbrigatevi ”
Alla fine decidono di usare le inferiate
Broz ne approfitta per darsi uno slancio con i reni e colpire violentemente in faccia uno dei due malcapitati ,il quale vola contro violentemente al pirla lampadato.Cascono entrambi.Con le braccia prende per il collo il tizio che gli sta alle spalle.Lo fa volare davanti a se e poi lo colpisce violentemente in volto con due potentissimi pugni della mano sinistra.La testa del tipo si spacca come un melone maturo.Sangue,ossa,materia cerebrale colano dalla mano di Broz.Il lampadato cerca di alzarsi,nella mano destra una pistola .Spara,ma Vladimir prende al volo il quarto uomo,che si becca la pallottola al cuore e viaggio in crociera verso l’inferno in un colpo solo.Il lampadato urla .
Stepovjic cammina tranquillamente con il suo bicchierino del caffè nella mano destra.Sta andando a vedere se i suoi ragazzi hanno fatto un buon lavoro.Proprio mentre si trova a pochi passi dalla stanza,la porta esplode.E il suo uomo,il lampadato,vola come un pallone lanciato ad alta velocità verso il muro.Dove va a schiantarsi.
Il bicchiere del caffè cade per terra.Step è impietrito.Sa cosa l’aspetta.
Broz,sorridendo da folle,esce dalla stanza.
L’agente Zinoviev ride con il collega israeliano Guron.Quando sente dai corridoi le voci concitate dei loro colleghi.
“Vieni!”Dice al sionista.
Pistole e mitra spianati contro un tizio che tiene in ostaggio il loro capo.
“Merda!”Urla Zinoviev puntando la pistola contro Broz.
“Al parco,mi era sembrato che tu fossi come me”Dice Broz
“Cosa?Cosa sei?La nostalgia ,certo…Ma ora tutto è finito.Non contiamo più un cazzo.Ma se pensi che questi sono i nuovi padroni.Anche qui,quanti agenti di paesi diversi.Tutti al servizio di Pavel e di Gates.Ora mi ammazzerai,ma tu sei morto.Morto da troppo tempo,non sei niente!”Ribatte Stepovjic
“Sono morto?E allora non devo temere nulla ,nemmeno questi idioti”.Detto questo Broz spinge l’ostaggio contro la parete sinistra,abbassandosi e girandosi indietro colpisce al ginocchio un agente armato di mitra.Un uzi,mentre l’uomo casca lascia cadere l’arma.Broz l’afferra al volo strisciando con la schiena sul pavimento e ruotando per prendere il mitra .Con una mano falcia a colpi di pistola gli agenti che ha davanti,Zinoviev e Guron compresi,con l’altra fa fuori a colpi di mitra gli agenti alle sue spalle.
La luce,dopo un lungo giro senza sosta nelle tenebre, infastidisce Stankovic.Qualcuno l’ha preso,curato,ora si trova in una casa.Piccola,modesta,piena di libri.Tantissimi .Vecchie carcasse di carta,polvere,grandi idee disperse.
“Per fortuna mia nipote ti ha trovato”Una voce,famigliare.
“Professore…”
“Si,io.Felice di rivederti,vecchio mio”Sorride l’anziano.
Stankovic cerca di rialzarsi,ma il dolore è ancora forte.Una fitta alla spalla destra,la testa che sta per esplodere.
“Devi riposare ancora un po’”Risponde l’uomo di lettere.
“Broz è scappato”Stepovjic è imbarazzato profondamente.Il suo capo Radek,non è per nulla contento.
“Chi lo sente ora Pavel,per non parlare dell’americano.Comunque non credo possa essere andato lontano.Lo troveremo.Raduna tutti gli uomini”
“Solo i nostri?”
“In che senso?”
“Nel senso che non basterebbero gli eserciti dell’intera Europa per fermarlo.Lo conosco,era tra i migliori.”
“Ecco,appunto:tra i migliori.Non IL.Non possiamo lasciarlo vivere.Questa è una tua missione,devi portarla al termine”
Stepovjic non può fare altro che accettare l’ordine e comportarsi di conseguenza.
Tutto cambiato.Non c’è un luogo che possa funzionare da rifugio sicuro.La città risplende di mille colori e centinaia di tentazioni,ma lui si sente estraneo a casa sua.Come tanta altra gente,che passivamente,accetta questo cambiamento che arricchisce i corrotti,i carrieristi,gli opportunisti.Seduto su una panchina,con lo sguardo perso nel vuoto e la mente in disordine,Broz non sa dove andare,ma sa cosa farà:li ammazzerà tutti.
C.O.A.I
centro organizzativo affari interni.
Una volta era il centro della milizia popolare e della polizia politica,ora sede di stanchi e ridicoli mercenari svenduti,per vivere,al nuovo ordine mondiale.
Una struttura vasta,con almeno duemila uomini tra agenti,spie,impiegati.
“Vladimir Broz,lo Scorpione.Uno dei nostri uomini migliori,sotto la dittatura comunista.Esperto in qualsiasi tipo di disciplina,che se non ti ammazza ..ti stermina!Responsabile della morte di alcuni cittadini della nostra Repubblica Democratica.In particolare di una ragazzina di appena 17 anni Ana Djarkovic.Ha assassinato anche il nonno di questa povera figliola.Era un nostro ex istruttore.Uomo di grande rigore morale,noi che l’abbiamo conosciuto sappiamo bene quali qualità avesse.”
Mentre l’uomo parla ai suoi agenti,mostrando le foto di Broz e enfatizzandone le capacità omicide,il custode Radic è immerso in immonde letture di guerrieri dotati di poteri paranormali che salvano città americane ,da cattivi troppo intelligenti per quel popolo.
“Ciao”Sente una voce,ma non dà attenzione
“Ciao”risponde automaticamente.Poi stancamente alza lo sguardo per vedere chi fosse.Un uomo delle pulizie.Ora?Forse avranno cambiato orario.Che ne sa lui?Sempre l’ultimo a essere informato.
Broz avanza con calma ,portando davanti a se un bidone di plastica.Capellino a coprire i suoi occhi,divisa da uomo delle pulizie.Tutto in ordine.Ecco la stanza della caldaia.Entra e posiziona il bidone.90 minuti.Sufficente per divertirsi un po’.
L’uomo ripassa davanti al custode.
“Ciao”dice Radic
“Oh,ritorno..Ho dimenticato una cosa”Risponde Vladimir.
L’uomo torna a immeggersi nel suo mondo fatato ,di sogni e bisogni imposti dal colonialismo culturale yankee,ma a lui va bene così.Come a tanti.
Improvvisamente un rumore.Come un fischio che parte da lontano e piano piano si avvicina ,diventando sempre più pericoloso e minaccioso.Il rumore del vetro che si rompe in mille pezzi della porta d’entrata.
Radic urla.Il missile lanciato dal bazooka gli si infila nella bocca come un simpatico cazzo esplosivo.
L’esplosione scuote il palazzo e terrorizza gli uomini
“Cosa succede????”Urla Stepovijc
La gente urla,scappa,impreca.
Fumo nel corridoio.Qualcuno sta sparando a ripetizione con un’arma dotata di razzi o qualcosa di simile.
“Broz”Mormora l’agente .
Vladimir avanza tranquillo.Infila un razzo e spara.La gente si trasforma in un ammasso indistinguibile di corpi fatti a brandelli,ossa,arti mozzati,teste spappolate.
“Fermo!”Il tocco freddo di una canna sulla sua tempia sinistra.Un uomo lo sta tenendo sotto tiro.
Broz finge di mollare il bazooka.L’altro per un secondo si rilassa.Vlad con forza colpisce l’uomo allo stomaco infilzandolo.
“Buon viaggio”Dice mentre schiaccia il grilletto e il cadavere dell’uomo viene spinto ad alta velocità contro due suoi colleghi.
Vuole demolirlo pezzo per pezzo quel fottuto edificio.
Stepovjic guida un manipolo di disperati,chiaramente votati a una brutta fine,per eliminare quel maledetto bastardo di un Broz.La corrente va e viene,Gli uomini temono di colpire i loro colleghi.
Uno di loro tenendo fermo il fucile a pompa tra le mani si guarda in giro.Guardingo,spaventato.Respira affannosamente.Per via del fumo e del stremizi.
Una mano lo afferra per il collo.Non ha tempo nemmeno di fiatare.Il collo si spezza con la stessa facilità del grissino sul famoso tonno.
Due uomini di Stepovjic corrono lungo il corridoio che porta alle caldaie.
“Ehi!”Urla Broz.
I due si girano.L’uomo avanza sparando e caricando.il fuoco che corre sul soffitto seguendolo a ogni passo,come se si portasse apresso l’inferno.
Uno viene colpito in pieno.Vola per diversi metri con la pancia squarciata e gli intestini fuoriusciti fino a schiantarsi contro il muro.L’altro la gamba completamente maciullata e a fatica cerca di trascinarsi da qualche parte.
Broz prende la mira:la testa.Qualche secondo dopo il corridoio e le sue bianche mura sono vernciate di rosso,frammenti di osso e cervello.
“Eccolo!”Il Toro è l’uomo più forte delle nuove leve di agenti governativi.Si lancia con violenza correndo sul pavimento bagnato-è entrato in funzione il sistema anti incendio-Broz gli corre incontro,poi si lascia scivolare sul pavimento.Giunto vicino al Toro,estrae dalla manica della divisa da uomo delle pulizie un coltello.Le balle del toro cadono sul pavimento.L’uomo urla.Broz gli spara un caricatore della sue beretta in testa.
Stepovjic è rimasto solo.Fumo,fuoco,acqua sul pavimento,un edificio ridotto a maceria.Dove è Broz?
Vladimir esce dal palazzo.Cammina tranquillo.
“Broz!!!!!”Una voce urla il suo nome.
Stepovjic.
“Vai all’inferno”Mormora l’uomo
L’inferno sotto forma di esplosione,detonazione,arriva a prendere Stepovjic ,carbonizzandolo e riducendolo in brandelli di carne arrostita.Il palazzo salta in aria ,illuminando di cattivissimi presagi la città.
“Cosa?”Urla Pavel
“Si,completamente distrutto.”Dice Radek
“Dove è ora?Non lo sapete?”
“No”
“Fate qualcosa!Trovatelo!”
“Non è facile”
Pavel per la rabbia e l’impotenza colpisce con i pugni la sua scrivania e urla incazzato nero.
L’incendio ha devastato l’intera casa-un intero palazzo in pieno centro città – di Gates.Il quale chiaramente non l’ha presa bene.
Dopo aver fatto un cazziatone entrato nella storia e nella leggenda dei Grandi Cazziatoni Universali.Gates decide di contattare il migliore killer americano:Jesus Chinaski.
“Fatto buon viaggio?”Chiede Gates al prete sicario.
“Si.”Risponde l’uomo fumando un sigaro cubano.
“L’uomo che lei deve uccidere si nasconde da qualche parte.Verrà aiutato da ..”
“Dio.Lui vede e sente tutto,il più grande informatore della storia .Lui,solo lui mi indicherà la via.Per esempio:dove è la via per il bordello più vicino?”
Gates teme di essersi rivolto a un grandissimo pirla.
Fra i tanti clienti che hanno avuto,nessuno che citasse interi capitoli della bibbia durante una fellatio.Quante cose che impari ,quando fai la troia.Eh?
Ringalluzzito per la scopata con due povere pecorelle perdute,da lui subito redente-lo scoprirà la polizia,il giorno dopo.Due ragazze fatte a pezzi sadicamente- Jesus è pronto a portare una buona e lieta novella di mazzate e morte al miscredente comunistaccio Broz.
Stankovic piano piano si è ripreso.Il tempo passato con il vecchio professore è stato importante.Hanno rammentato il passato e analizzato il presente.Discusso di politica,di economia,filosofia.L’importanza della cultura è uno dei passi necessari per creare un popolo forte non solo fisicamente,ma anche in grado di comprendere il mondo e contestare le sue devianze dalla costruzione del socialismo reale.Il mondo che li circonda offre allettanti libertà illusorie,l’essere umano -debole per natura-le trova irresistibili,ma non è affatto così.Sono specchietti per allodole,che nascondono la vera natura del capitalismo che esiste solo grazie allo sfruttamento interno delle sue classi lavoratrici e proletarie e all’esterno grazie al colonialismo,all’espansionismo dell’impero euroatlantista e sionista.Le sinistre occidentali sono debolissime,dopo il 1989 hanno abbracciato in maniera ancora più marcata rispetto agli anni 70,la strade di un liberalismo dirittocivilista di mero opinionismo,usato spesso come cavallo di troia dalle nazioni colonialiste per costruire false rivoluzioni atte a rovesciare governi di nazioni indipendenti.Vedi la Libia e la Siria.
Dopo questo piccolissimo spazio politico,vai con le mazzate!
“Ho sentito un mio vecchio allievo,Broz.”Dice il professore
“Broz?Quello che mi ha salvato la vita..”
“Si,lui”
“Cosa succede?”
“Gli ho detto che non sei morto.Era contento,ma poi mi ha dato una bruttissima notizia.La morte di un mio grande amico.Un amico che mi ha fatto compagnia per tutta la vita :Emir Djiarkovic.E della nipote.Quanto pare stavano tentando di nascondere una donna,una certa Dolly Bell.Sai una cosa?Non c’è ragione di vita se manca un amico.Se te lo ammazzano come un cane.Torturandolo.Umiliandolo.Ti ricordi della fine di Gheddafi?Cosa hanno fatto quei maledetti ratti?Ecco,lo stesso è capitato al mio povero amico.Non hanno rispetto,nemmeno bestie possiamo chiamarle.Sono rifiuti che devono finire nella spazzatura della storia ,come i Menscevichi di Martov o il trockjismo.Non riesco..la cultura,il sapere,l’intelligenza umana,non può e non riesce ad essermi di aiuto.Mi ha detto che vuole incontrarvi.Ha intenzione di colpire Gates,durante la consueta cena del premio Freedom Call,ci saranno tante star internazionali.Ha bisogno anche di te.Eri nella milizia,no?”
“Si”
“Mi ha detto se hai ancora la divisa”
“Certo,perchè?”
Jesus Chinaski si sta scolando la decima bottiglia di Jack Daniels,e di tanto in tanto sniffa cocaina.Delirando canta inni religiosi e poi a seguito bestemmia contro l’intero paradiso.
I clienti lo guardano turbati e schifati.Sopratutto perchè il prete killer ubriaco vomita nel bicchiere pieno di whisky ,ci mette due cubetti di ghiaccio e poi beve.
“Non temerò la morte,la grande meretrice.Perchè cammino tra l’inferno e il paradiso.Io me la fotto,la morte!”L’uomo afferra con violenza una cliente.La sbatte con la faccia sul tavolo e la prende con forza da dietro.Ringraziando il Signore e citando passi della bibbia alla cazzo di cane.La donna urla disperata sotto gli sgurdi scioccati dei clienti.Il barista cerca di fermare l’aggressione ,attaccando il prete con una mazza da baseball,ma Jesus estraendo dalla croce che porta al collo un piccolo coltello,colpisce l’uomo in fronte.Poi afferra per i capelli la testa della donna e la pesta violentemente per quattro volte contro il tavolo.Spaccandola
La povera femmina cade a terra morta.
“Bravi figlioli,avete pagato il tributo a dio per le vostre misere vite di peccatori.Tenetevele strette le vostre anime stasera.”
Il sogno è bellissimo:Broz balla in un cortile con Dolly Bell.Il vecchio seduto su una sedia dietro alla grande tavolata ,suona una vecchia canzone patriottica,la nipote canta.C’è tranquillità,serenità.Lei sorride,un sorriso sincero,libero.I resti del cibo sulla tavola,bottiglie di vino finite e altre appena iniziate.Poi sente le voci.E li vede:gli amici di una volta ,che arrivano per salutare la coppia e unirsi al ballo.Ci sono tutti,anche Stepovjic.”Scusa”Mormora lacrimando Broz.”E di cosa?”Chiede l’amico ridendo.Sono tutti lì,fantasmi.Inghiottiti dal falso progresso,in realtà reazione e rapina ,del capitalismo
Fantasmi.Tutti morti.Lui solo vivo.Forse però quella festa è per lui:lo stanno portando con loro,nel regno dell’oblio,della scomparsa,tra le fauci del nulla.
Vladimir si sveglia di colpo.Spaventato per via di quel sogno.Poi ci pensa su bene.Perchè spaventarsi?Quella è la sua fine giusta.Ormai il socialismo reale è definitivamente finito.Per sempre.Non tornerà.Gli mancava solo un bel finale.Un finale con il botto.Presto l’avrà.
“Come quel film…Goodbye Lenin”Dice il professore mentre versa da bere a Broz e a Stankovic.Sono nella casa del vecchio.
“Qualcosa di simile.Senza quella speranza,senza quella poesia.Noi sappiamo benissimo quale è la verità.Non ci facciamo illusioni.Non tornerà nulla,ma perlomeno ci porteremo all’inferno un po’ di quinte colonne.”Risponde Broz.
“Già.Non torneremo mi sa.Ma un uomo merita una fine gloriosa,non ha altro che questo da desiderare:non morire da vigliacco collaborando con i suoi aguzzini,ma uccidere i suoi carcerieri.Si,siamo alla fine.Non ci saranno discorsi ufficiali,la banda,il popolo nemmeno ci piangerà e canterà come eroi.Terroristi,folli,ecco come ci chiameranno.Saremo odiati per le cose che faremo questa sera.Non importa.Accettiamo anche questo”Dice Stankovic
“Bè,allora..Un ultimo bicchiere di vino?”Propone il professore
“Un ultimo brindisi al socialismo reale,e un ultimo brindisi a quello che sarebbe potuto essere oggi”Risponde Broz.I tre tristemente e con un nodo alla gola prepotente,lacrime calde che sembrano un niagara di disillusioni e rimpianti pronti ad esplodere,brindano alla vendetta,al fuoco,alla giustizia proletaria.
Epilogo
“Anche questo anno Mr Steve J.Gates ha aperto la serata della Freedom Call,associazione che si occupa di monitorare quelle zone che ai nostri tempi vivono sotto regimi dittatoriali che non permettono libertà di opinione e di libero mercato nel mondo.Tanti gli ospiti della politica,dello sport,dello spettacolo”
La bionda giornalista in estasi parla agli spettatori rimbecilliti davanti alla tv ,dal palazzo presidenziale.
Una serata in grande stile.Orchestra che suona noiosi pezzi classici,camerieri frenetici che corrono come matti da un tavolo di ricchi stronzi a uno di stronzi ricchi
Broz si alza da tavola.Il professore si è addormentato.Dorme il sonno dei grandi saggi,dei giusti,dormi compagno Davidovic Vigansky.Leggendario intellettuale e ottimo compagno,dimenticato da questo mondo di teste di cazzo.
Va in camera.Sul letto c’è la divisa della milizia popolare.Da quanto tempo che non l’indossa ci starà dentro ancora?
“Ehi,è strettina”Dice Stankovic
“Non per me.Mi son mantenuto in forma”Scherza Broz.
I pantaloni militari mimetici.La giacca ,la spilla con il marchio della milizia.Un uomo che brandisce un Ak-47 con alle spalle un grande sole rosso .Stivali,berretto rosso con al centro una grande stella gialla e all’interno di essa una falce e martello.
“Siamo pronti?”
“Andiamo”Dice Stankovic
Broz gli stringe la mano e poi l’abbraccia
“Ok,forza””
“Ma prendiamo il bus?”
“Certo!”
L’uomo non sa se è colpa della troppa birra o realtà:due delle milizia popolare con due grandi sacche ,sul bus?
“Scusate compagni dove andate?”
“A prendere a calci in culo il capitalismo,fino a quando a furia di prenderle diventerà rosso…Comunista!”Ride Stankovic
Sul bus pieno di proletari e di sconfitti,di dimenticati ,gente che il cambiamento ha reso ancora più soli e miseri ,comincia un applauso che aumenta sempre di più.
“Ehi compagni ditemi dove dovete andare che vi ci porto!”Urla l’autista
“Al palazzo presidenziale”
“Ok,andiamo a mangiarci un po’ di hamburger di carne americana!”Dice l’autista schiacciando a manetta l’acceleratore
Nella hall del palazzo presidenziale,i soliti elegantoni che decidono attraverso le loro agenzie di rating il destino del mondo,brindano.Ridono,spettegolano,propongono affari per le loro tasche e carestia per le nazioni.
“Ma cosa è?”Domanda un bastardo banchiere italiano
“Cosa?”Risponde un crucco fetente
Il bus entra con una forza devastante,alla sua guida l’autista urla felicissimo,come non lo è mai stato negli ultimi venti anni.La gente si spaventa e corre,ma l’uomo li rincorre e li mette sotto.Banchiere italiano e crucco fetente compresi.
“Ok,compagni!Tocca a voi!”Grida l’uomo a Broz e Stankovic
Le porte del bus si aprono,come se si aprissero le porte del paradiso dei proletari internazionali, e i due uomini potrebbero essere due angeli stalinisti e vendicatori.
Scendono con passo marziale i gradini e nel frattempo preparano i lanciagranate.Ecco che davanti a loro si agitano i padroni del mondo,con i loro tirapiedi del cazzo.
“Sei pronto?”
“Sono nato pronto”
“Un onore morire con te “Dice Broz
“Compagno non temere ,che corro al mio dovere…Trionfi la giustizia proletaria!”I due sparano.Volano smoking di carne maciullate e vestiti della sera di ossa di vecchie troiacce liftate.
I due ridono divertiti.
“Cosa succede?”Domanda Gates dal palco,mentre la gente seduta ai tavoli nella grande sala si guarda in faccia smarrita.Colpi,urla…
Salendo le scale Broz spara con il mitra all’impazzata falciando gli uomini di Pavel e i mercenari di Gates,le pallottole lo sfiorano,lo colpiscono,ma lui non cede.
Stankovic con il lancia granata fa esplodere porte e persone.Le urla dei loro nemici e il loro sangue li eccitano come bestie feroci.
Jesus Chinaski è in bagno sniffare un po’ di cocaina.Alle sue spalle,nella toilette,le gambe di un ragazzino.Sodomizzato e sgozzato dal prete killer.Rumori fuori dalla stanza.Urla e suppliche.
Jesus ride fortissimo.Il Demonio è venuto a prenderlo e lui vuole dargli gli onori di casa.
La porta del bagno esplode e il prete esce con passo deciso.Ha in mano un fucile a canne mozze.Nessuno.Solo cadaveri.Li benedice.
Poi :eccolo.Un uomo con una divisa militare.In piedi .Fermo.Ferito.Non gravemente,purtroppo.
Chinaski spara,ma manca il bersaglio
Dio gli ha fatto tremare la mano,perchè?
Broz parte alla carica lo afferra alla vita e lo spinge con violenza dentro i bagni del palazzo
Scivolano per terra.Poi Broz rialzandosi colpisce con tre pugni in faccia il prete.Lo afferra per il collo e lo getta dentro a un cesso.Vladimir vede con la coda dell’occhio le gambe del povero ragazzino uscire dal cesso di fianco al loro
“Era una pecorella smarrita,che ho solo riportato a casa..Da nostro signore..”Piagnucola Jesus Chinaski
Broz lo afferra per le spalle e gli infila la testa nel cesso.Poi chiude la tazza premendo sul collo del prete,che si dibatte .Infine salta per tre volte sul cesso con estrema violenza.Il collo di Jesus si spezza,ma Broz continua a saltare fino a sfondare la tazza e maciulla la testa del prete dentro al cesso.
Pavel e Radek cercano di svignarsela,lasciando la sala cercando di non farsi notare.
Bono e Madonna corrono per un corridoio.
“EHI,EHI!”Urla Stankovic
I due si girano.Madonna viene abbattuta con un colpo di fucile a pompa in faccia
“Mai creduto”Dice Stankovic
Bono è disorientato
“Mi fai schifo.Ti spacci per uno che sta con i popoli,ma sei solo un democretino.Dovevi morire dopo Joshua Tree”Così dicendo spara a ripetizione contro il cantante.Riducendolo a brandelli.
“Mi ha sempre fatto schifo la tua canzone in favore di Walesa,e questo è il mio modo per dirtelo”Esclama Stankovic.
“Ti ricordi di me?”Una voce,alle spalle di Broz
Si gira:quel coglione di Dolph Ludgren
“Oh,guarda chi si rivede.”
“Già,ma non sono solo questa volta.Comunista di merda”
“Ah,no?E chi ti accompagna?La mamma?”
“No loro:ragazzi!”Al suo fianco arrivano Jean Claude Van Damme e Chuck Norris.
I tre si mettono in posizione da combattimento.Broz ha pietà di loro
“Vi darò un vantaggio.Non vi farò morire…Vi farò morire morendo”
Chuck parte veloce e prepotente,quanti comunisti nei suoi film di merda ha fatto fuori,vi ricordate Invasion Usa?
“Calcio volante …roteant..rotolan..come cazzo”mormora Broz.
In effetti il vecchietto è in aria che si svulazza come un piccione ripieno di stronzate ammmeregggane.
Broz gli blocca senza fatica la gamba.Un rumore di ossa rotte.Un urlo.Quello di Chuck
Il vecchio però non vuole darsi per vinto e sostenendosi con la gamba sana spicca un altro volo.Broz lo afferra di nuovo al volo.Gira su se stesso a gran velocità ,tenendo l’ammmeregggano per la gamba e poi lo getta violentemente contro Van Damme .Di nuovo rumore di ossa rotte.Chuck e Jean Claude si son schiantati.
Il belga però è ancora vivo,si alza a fatica.Broz lo colpisce duramente al volto ,macciullato per l’impatto con il viso di Chuck,fino a quando la testa esplode,si spacca.
Poi scarica due caricatori sui corpi
“Ti spiezzo in due!Non dicevi così?”Sfotte Broz
“Maledetto!”Il danese si lancia contro di lui.Broz lo evita girandosi sul lato sinistro all’ultimo secondo.Dolph sfonda con la testa la parete.Broz lo afferra per il collo della maglietta e lo estrae dal muro.La faccia è una maschera di sangue.
“Ok,il film è finito”Vladimir prende estrae dalle maniche della divisa due piccoli cacciavite ,poi con le mani colpisce violentemente le tempie del danese Bucandogli il cervello
Si allontana,ma prima svuota un caricatore contro la merdaccia.
Un esplosione fa saltare la porta della sala dove sono riuniti i parassiti mondiali.
Stankovic entra.Sigaro in bocca,cappello leggermente inclinato sul lato destro della testa.Appoggia per terra la sacca e tiene in riposo sulla spalla sinitra l’AK 47
“Buonasera ratti,è tempo di deratizzare”Poi imbraccia il mitra e fa piazza pulita della feccia.
Steve J Gates sta cercando di scappare alla cazzo di cane.Spaventato,protetto da tre guardie del corpo.
Una musichetta,come un vecchio carrilion.
“Era la sua musica preferita.Dolly la cantava sempre”
“Broz..aspetta…”Piagnucola l’americano.
Tre colpi.Le tre guardie del corpo finiscono decapitate.L’americano urla coperto di sangue,materia cerebrale,ossa dei suoi dipendenti.
“Uno,per il vecchio,uno per ana,uno per dolly…e questo:da parte mia”Il razzo parte velocissimo dal bazooka che Broz tiene ben saldo sulla spalla sinistra.
L’americano viene colpito in pieno .Esplodendo in un festival di merda e ancora merda.
Stankovic esce dal salone.Sono tutti morti.
Radek però lo colpisce alle spalle.Il miliziano cadendo però riesce a girarsi verso la direzione degli spari e a far fuoco con il fucile a canne mozze.Radek è ferito al ventre ,sbattuto contro il muro
“Ecco i fuochi di artificio per la tua festa ,stronzo!”Urla Stankovic,prendendo dalla sacca una bomba e gettandola contro il capo della polizia.La bomba finisce tra le gambe di Radek che urla .Poi esplode.
“Lo sapevo:non hai i coglioni!”Ride tossendo sangue Stankovic.Sente dei passi..Broz
Ferito gravemente.
“Posso”Chiede Vladimir
“Certo”Risponde Stank
Broz si siede a fatica accanto all’amico.
“Ne valeva la pena”Mormora,ridacchiando
“Certamente.Ne valeva la pena”
Broz passa una sigaretta a Stankovic
“No,grazie:il fumo uccide”I due uomini ridono.Affettuosamente Broz da una pacca sulla spalla a Stankovic,poi appoggia la testa e muore.
L’uomo accarezza la testa dell’amico e poi a fatica si rialza.Non è ancora morto.Ha un conto in sospeso.
Pavel scappa .Vivo!Vivo!
Una macchina:la salvezza
Spaccando il finestrino con un sasso ,si butta dentro e avvia il motore.
Ride.Poi dei fari lo accecano.Sul lato destro qualcuno sta puntando un bus contro di lui.
“Largo al comunismo”Urla l’autista prendendo in pieno la macchina e gettandola a svariati metri di distanza.
Mio dio,sono ferito,gravemente…odore di benzina,non voglio morire bruciato…no!Poi qualcuno che lotta contro le lamiere.Sente delle voci che dicono:lascia stare esplode tutto,ma quel santo uomo continua a lottare per estrarlo vivo
Ecco finalmente libero!
“Gra…”Pavel non finisce:Stankovic è davanti a sè
“Per la tua carriera di traditore,e per mia moglie”L’uomo mette la canna della sua pistola in bocca a Pavel e poi spara.La testa del coglione esplode.
Stankovic ora può anche morire.
OGGI
Nelle settimane successive tutti piansero come vittime la marmaglia di politici,economisti,banchieri,finanzieri,decimati da Broz e Stankovic.Terroristi nostalgici di un periodo di barbarie per l’umanità.Il sistema liberale funziona così.
Io però ho scritto molto su facebook,sul mio blog,su tweeter.Dicendo quello che ho visto quella sera.Io e i passeggeri del bus.Di come dopo anni di bugie,corruzione,miseria,violenza,quei due ci abbiano fatti sentire vivi e forti.Per una sera.
Abbiamo diversi contatti,nascono gruppi,molti ragazzi.Un giornalista italiano si sta occupando di loro e della loro memoria.”Magari li avessimo in Italia”Mi ha detto,lasciandomi un dvd sulla serbia di Milosevic.Abbiamo pianto la vita di due eroi.
Forse è l’inizio di qualcosa o forse no,ma io sto bene,ora.Lo spero anche per Broz e Stankovic,ovunque si trovino.
Fine